Inorridisco: sta per arrivare il sottosegretariato alle questioni etiche

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Non ci voleva un genio per capire che, terminata la partita relativa alla nomina dei ministri, se ne sarebbe aperta un´altra – ancora più complessa – avente ad oggetto la designazione dei sottosegretari; e che quest´ultima manche sarebbe stata anche più delicata, perché avendo Berlusconi escluso dal governo figure cattoliciste o teocon, le stesse sarebbero rientrate in gioco grazie a qualche sottosegretariato. 

Non ci voleva un genio per capire tutto ciò, altrimenti il sottoscritto non avrebbe previsto la cosa.

Il problema, però, è che nemmeno il più pessimista degli osservatori, avrebbe mai potuto immaginare quanto di seguito si riferirà .

E cioè che Berlusconi – per venire incontro alle richieste delle “alte sfere” – starebbe per accingersi a creare una figura inedita di sottosegretario: quello con delega alle “questioni etiche”.

La notizia, lo confesso, mi ha gettato nello sconforto più totale.

Anche perché – a quanto riferisce oggi Libero a pagina 6 – il nome che circola, in relazione a questo posto chiave, è quello di Eugenia Roccella.

Persona priva di moderazione e temperanza; intransigente – sulle questione che le stanno a cuore – come poche altre; avvezza a generare scontri, lacerazioni, fratture e divisioni.

Insomma: esattamente ciò di cui non ha bisogno il Paese, ancora prima che il governo Berlusconi!

Partiamo da un dato, sicuramente politico.

Il centrodestra non deve rimediare a danni – in riferimento all’ambito di cui si parla – prodotti dal centrosinistra.

Semplicemente perché se c´è un segmento su cui il governo Prodi nulla ha fatto: è proprio quello che afferisce alle questioni eticamente sensibili.

“Attentati” alla Famiglia o alla Vita non ne sono stati fatti: la falange prodiana non ha varato i matrimoni gay, ad esempio; né si è premurata di legalizzare l´eutanasia o di introdurre nel nostro ordinamento il cosiddetto “divorzio breve”.

Il centrosinistra italico – fortunatamente, almeno dal mio punto di vista – non è una coalizionezapaterista“. Anzi.

Se penso a figure di spessore e rilievo – come la Binetti – non posso fare a meno di affermare, a ragion veduta, come la coalizione in questione sia perfettamente in sintonia con una parte considerevole di cattolici.

Insomma – al di là  dei toni da propaganda, usati dal centrodestra – se c´è una cosa che non può essere rimproverata a lorsignori della sinistra, è proprio quella di aver nuociuto alla Famiglia, alla Tradizione e al senso religioso di milioni di italiani (ovviamente io parlo di leggi approvate, e non già  di dichiarazioni espresse da singoli esponenti del centrosinistra).

Da questa considerazione, dunque, ne scaturisce un´altra.

“Estremizzare” la contrapposizione tra “noi” e “loro”, sulle questioni eticamente sensibili: è assolutamente ingiustificabile.

Ripeto: noi non dobbiamo rimediare ad alcun danno, da loro prodotto in tal ambito.

Semplicemente perché i danni prodotti dal centrosinistra, non riguardano la sfera della biopolitica.

Non solo.

Chi avesse in mente una contrapposizione – destra versus sinistra – da definirsi in ragione di una opposta visione sulle questioni eticamente sensibili, dimostrerebbe di aver poca conoscenza della realtà .

Le due coalizioni – o i due principali partiti, se preferite – annoverano al proprio interno, con percentuali grosso modo analoghe, cattolici quanto laici.

L´equazione che alcuni vorrebbero imporre, tale per cui il centrosinistra sarebbe la coalizione dei laicisti anticlericali; e il centrodestra – dunque e per forza – la compagine degli strenui difensori dei valori della Tradizione (religione in primis): non solo è provinciale (e suscita l´ilarità  di molti). Ma non ha alcuna corrispondenza, colleganza, declinazione nella Realtà !

Diciamo anche più chiaramente: qualche “ossesso”, fondamentalista e paranoide, immagina una realtà  che vive, tuttavia, solo nella sua mente. Ringraziando Iddio!

E questa realtà  – che forse s´appalesa dalle parti di Iperuranio – è opposta alla Realtà : che ognuno di noi vive.

La Realtà  (politica) che noi si ha di fronte – e quando dico noi, intendo innanzitutto° noi che pratichiamo questo sport (a quanto pare) elitario che consiste nel leggere i giornali; e quando dico noi, intendo noi che un minimo capiamo di politica (è autoironico, ma non troppo), diversamente da altri che non capendone un cazzo, presentano liste “pazze” che prendono poi tre voti (e nemmeno rinunciano, dopo sesquipedali gaffe, a pontificare come statisti o Machiavelli del Terzo Millennio) -, dicevo: la Realtà  (politica) che noi si ha di fronte, non richiede e non necessita di contrapposizioni sulle questioni eticamente sensibili.

Proprio perché non esistono due Visioni del mondo contrapposte: una incarnata dalla destra, l´altra invece dalla sinistra.

Non ESISTONO!

Esistono, viceversa, analoghe sensibilità  cattoliche: da una parte come dall´altra.

E allo stesso tempo: esistono analoghe sensibilità  laiche, da una parte come dall´altra.

Per questo motivo – e in ragione di ciò che offre la Realtà , e non le ossessioni di qualche paranoide – non si può “disegnare” la contrapposizione tra i due poli, immaginando che essi rappresentino – ripeto – due Visioni del mondo contrapposte!

E’ da pazzi! Da persone scollate dalla Realtà !

Che Dio ci liberi dagli Utopisti. Anche nella loro odierna configurazione: quella dei “Crociati”!

Il secolo breve, di fondamentalismi truci, ne ha già  vissuti troppi: e le bare sono ancora troppo calde, per consentire a noi tutti il lusso della dimenticanza!

Se la contrapposizione novecentesca avveniva tra “fasci” e “compagni”, a suon di spranghe, molotov e bombe: quella del nuovo secolo, pare incardinarsi lungo un sentiero ancora più perverso. Che vede – alcuni lo vorrebbero, lo sognano, e Don Abbondio è tra questi! -, una nuova straziante divisione tra laicisti e cattolicisti (o atei devoti e teocon).

Questi nuovi fondamentalisti, sono il pericolo vero per la democrazia, la pacifica convivenza e il sereno dispiegarsi della vita!

Laicisti e cattolicisti: andrebbero emarginati, ignorati, silenziati. Ridotti a ciò che la dura regola dei numeri, democraticamente sancisce.° Perchè coloro di cui si parla, altro non rappresentano se non una minoranza delle minoranze.

E da che mondo è mondo – almeno nelle democrazie, s´intende -, le minoranze non impongono il loro credo alle maggioranze!

E men che mai stabiliscono l´agenda di governo!

E men che mai possono immaginare di definire l´architettura legislativa di un esecutivo, imponendo la “calendarizzazione” di questioni che alla stragrande maggioranza – nel nostro caso: degli italiani – non interessano affatto!

Viviamo – molti opinano – una delle peggiori crisi economiche da sempre. C´è chi scomoda il ´29.

E noi che facciamo? Creiamo – o immaginiamo di farlo – per la prima volta nella storia repubblicana, un sottosegretariato alle “questioni etiche”?

Dico: ma Berlusconi ha perso la trebisonda, o cosa?

Dov´è l´urgenza, la premura, l´indifferibilità  dell´affrontare – da parte del governo – la disciplina di “questioni etiche”?

Dov’è? Di quali cacchie di questioni etiche si parla? Quali, di grazia?

Il Parlamento deve affrontare le questioni eticamente sensibili! Il Parlamento!

E deve farlo il Parlamento, proprio per le ragioni sopraesposte: e cioè che i cattolici e i laici sono – in percentuali analoghe – presenti in entrambi gli schieramenti!

Non si può con l´accetta dividere a metà  i laici dai cattolici: e quanto ne consegue. Non si può! Perché la Realtà  non lo consente!

Sul testamento biologico, ad esempio, ci sono posizioni analoghe – e si potrebbe dire: identiche – tra i cattolici dei due schieramenti, e ovviamente tra i laici dei due blocchi.

Non esiste la “Posizione” della destra, o viceversa la “Posizione” della sinistra. Né mai ci sarà ! Mettetevelo nella zucca, neofondamentalisti!

Il pericolo che potrebbe scaturire dalla presenza di un sottosegretario – con delega ad hoc, alle “questioni etiche” -, è quello di ritrovarci – da qui a qualche mese – a parlare di cose “trascurabilissimeper la stragrande maggioranza degli italiani!

Ma dico, voi vivete in Italia o dove? L’esperienza non vi insegna un cazzo?

L´Unione prodiana a noi tutti ha offerto una lezione importantissima: sono stati un anno – dicasi un anno – a parlare di Dico. Hanno avuto lacerazioni, divisioni, e Prodi è caduto, su questo tema!

Lo avete già dimenticato?

Avete dimenticato che Prodi – riavuto l´incarico per formare un altro esecutivo -, dovette poi invertire rotta, definendo il famoso “dodecalogo”, da cui miracolosamente furono stralciati i Dico?

Sapete cosa vuol dire l´ipotesi di Eugenia Roccella come sottosegretario alle “questioni etiche”?

Vuol dire: eventualità  che si intraprendano interminabili discussioni relative ad un “rimaneggiamento” della 194. Mentre in piazza imperverseranno centinaia di migliaia di persone, che strumentalizzeranno le intenzioni, accusandola (accusandoci) di voler abolire la legge sulla interruzione volontaria delle gravidanze! Non aspettano altro! Non sognano altro! Non attendono altro – comunisti in primis -° che rappresentarci come quanto di peggio, codino e reazionario ci sia in circolazione! Lo capite, o no?

E poi.

Non abbiamo un cazzo di diverso di cui occuparci?

Se dobbiamo avere la piazza contro, la Stampa contro, i Sindacati contro: non possiamo immaginare di fare altre “crociate”? Passibili di portare il pane – con l´occupazione – a centinaia di migliaia di italiani?

Perdonate il cinismo: ma se devo immaginare una “crociata”, io la immagino sull´abolizione dell´articolo 18 (dello Statuto dei Lavoratori); se devo immaginare una “crociata”, io la immagino sulla privatizzazione delle università  (con conseguente abolizione del valore legale del titolo di studi, e creazione di laute borse di studio per i meno abbienti più meritevoli).

Si vuole tutelare la Vita? Perfetto!

Chi vi si oppone?

Il bonus bebè serve a questo; la creazione di nuovi asili, serve a questo; altri contributi per le donne che non vogliano interrompere la gravidanza, servono a questo; la creazione di una fiscalità  di vantaggio per le famiglie – che tenga conto della numerosità  delle stesse -, serve a questo.

In questo modo si difende la Vita e la Famiglia. E non si creano fratture o lacerazioni: perché non si fanno “crociate”!

Ancora.

Volete abbassare di molto gli aborti? SACROSANTO!

Abbassate l´Iva sui preservativi!; inviate opuscoli in tutte le scuole, per informare i giovani sulle tecniche contraccettive, e iniziate dalle scuole medie inferiori, perché già  a quell´età  si iniziano ad avere rapporti sessuali, e di 13enni che abortiscono ce n´è – purtroppo – un fottio! E far finta di non vedere o non sapere queste cose, è da bestie! Chi vuole la riduzione degli aborti a zeroio sono fra questi, voi non so! – deve volere necessariamente pubblicizzare le tecniche contraccettive!

Alcuni preti, magari, storceranno il naso. Anche i cattolicisti lo faranno.

La politica però – e non c´è bisogno di scomodare la “laicità “, basta far riferimento all´intelligenza -, deve farsi carico di risolvere i problemi, scegliendo le soluzioni migliori. Che non sono quelle che vengono dai dogmi, ma sono quelle che nei fatti si dimostrano più efficaci per raggiungere lo scopo.

Aborto, no grazie? Allora usa il preservativo!

La Roccella, farebbe una campagna del genere? No, mai, per niente!

Ed è per questo che mai – ripeto mai – potrà  o dovrà  avere un sottosegretariato alle “questioni etiche”.

Aggiungo di più: solo in uno Stato Etico si può immaginare di avere un sottosegretario alle “questioni etiche”.

Silvio, ma che cazzo ti passa per la testa?

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28 Responses to "Inorridisco: sta per arrivare il sottosegretariato alle questioni etiche"

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