Giu 08
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Indovinello politico (difficilissimo)
Questo manifesto chi l´ha realizzato: Rifondazione comunista o Giulio Tremonti?
Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà .
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This entry was posted on Giugno 4, 2008 at 2:19 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Politica Tremonti il socialista by camelot 13 Comments
Caro Camelot, torno adesso da un viaggio di lavoro e, dando una sbirciatina qua e là sui post che mi sono perso, apprendo che sei diventato ostile al “socialista Tremonti”.
Ad essere sincero non capisco proprio: in alcuni frangenti ti dici concorde, dato che la situazione impone ridimensionamenti e sacrifici….
Credo che la politica economica adottata fin qui (quello che trapela, dato che misure serie si vedranno solo col dpef e con la successiva finanziaria) non presenti punti discutibili, almeno da chi si professa di “destra”.
Quanto alla tanto famigerata “stangata” per i petrolieri ritengo che sia più un modo di ricattarli a minimizzare i loro guadagni piuttosto che una misura seriamente presa in considerazione. A tal proposito vorrei solo constatare come sui carburanti si stia assistendo ad una truffa colossale: il petrolio sale costantemente di prezzo e la benzina alla pompa pure …. non fosse che il petrolio sale in dollari al barile mentre il dollaro perde continuamente con l’euro ! Fatti i conti dovrebbe rimanere quasi inalterato il costo alla pompa. Certamente ne guadagna lo stato, con le varie accise e iva ma altrettanto certamente v’è un cartello dietro a tali aumenti ingiustificabili. E lasciare che dei cartelli inibiscano la concorrenza non è un comportamento da “destra moderna”.
Risposta a Marco:
Io Tremonti non l’ho mai potuto tollerare: altrimenti non esisterebbe una Rubrica a lui dedicata, dal titolo “Tremonti il socialista”.
Ma al di là di questo, e al di là della situazione critica su scala internazionale: deve far riflettere che lui voglia fare qualcosa in tutto e per tutto collimante con quelli che erano i propositi di Rifondazione comunista.
Aumentare le tasse ai ricchi petrolieri?
No, grazie: vorrei delle differenze rispetto a Rifondazione…ci sono le accise e c’è l’Iva, come hai detto anche tu: che si taglino quelli…
Sulla concorrenza siamo perfettamente d’accordo: ma allora perchè non cercare di incrementare quella?
Se il Dollaro perde valore nei confronti dell’Euro, il petrolio si alza di prezzo per controbilanciare. Il governo vuole solo fare cassa sia tassando i petrolieri, sia mantenendo accise e iva inalterate. Tanto noi con la benzina e il gasolio, siamo proprio poco elastici. Ci lamentiamo ma mettiamo sempre benzina… e lo stato lo sa bene!
Nessuno dei due
Nei fatti
Perchè credo che la concorrenza non funzioni di fronte ad organi, quali l’anti trust, ad esempio, completamente inefficenti. Sappiamo tutti benissimo che esistono in questo paese delle associazioni di categoria che creano cartelli, tariffari identici approvati dai vari ordini e che impediscono concorrenze.
Per quale motivo, cito vari esempi, i notai, i dentisti, le assicurazioni, le banche …. e anche i petrolieri debbono coalizzarsi per far pagare di piu i loro servizi?
Tagliare l’Iva e le accise, oltre a portare un grosso danno economico per il sistema paese, non farebbe altro che dare una concreta mano all’imprenditore che vi stà dietro: se si toglie l’Iva dal pane (e, quindi, il pane costa l’80% di ciò che costa oggi) arriverai a trovare il pane al medesimo prezzo col risultato che il fornaio si intasca un ulteriore quota.
E, aggiungo, non dico questo essendo contrario per principio all’arricchimento, figurarsi! Il tema è che in un momento grave e di crisi come quello che viviamo non credo sia “socialmente giusto” (nel senso di destra sociale, anche) consentire che cartelli di associazioni tali da essere di “prima necessità ” (pane, pasta …e benzina) speculino sulla pelle di tutti gli altri.
Be’, visto che metti le mani avanti, ammettendo tu stesso che Tremonti ti sta antipatico, non posso accusarti di essere accecato dalla passione, in questo caso.
Trovi davvero che tassare i petrolieri sia una roba da rifondaroli? Guarda che i rifondaroli, alla prova dei fatti, hanno tassato la povera gente e NON tassato le banche e tantomeno i petrolieri.
Quindi mi pare che il tuo paragone non regga proprio e poi, Cam, vediamo di tenere i piedi in terra: qui di soldi non ce ne sono, forse neanche per coprire l’ abolizione dell’ ICI e la detassazione degli premi e degli straordinari, quindi bisogna pur fare cassa e siccome di aumentare le tasse ad aziende e famiglie, ovviamente, manco se ne parla, una sforbiciata alle rendite parassitarie dei petrolieri non mi pare un attentato ai nostri sentimenti liberali e liberisti!
La mia sensibilità liberale è molto più offesa dall’ ingerenza della Chiesa nella faccenda del reato di clandestinità e dal baciamano che il nostro Berlusconi andrò a fare in vaticano domani ….
Tremonti quando era colaboratore di Franco Reviglio era nella corrente lombardiana del PSI, la stessa in cui 20 anni prima militava Bertinotti, sui profitti della società petrolifere c’è un piccolo particolare, che il 75 % dela benzina in Italia passa attraverso l’ENI, che è ancora amministrata da uomini nominati dal governo.
Insomma lo stato tassa una società che lui stesso amministra con la scusa di profitti ingiustificati.
Be’, a me pare che stando così le cose, caro Pietro, l’ iniziativa di Tremonti sarebbe ancora più meritoria, o no?