Giu 08
17
La faccio breve.
Quanto prima entrerà in vigore un provvedimento che sancirà l´illiceità della diffusione – anche in Internet – delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini.
Fin qui – direte voi – nulla di nuovo: visto che in proposito era già intervenuto il Garante della Privacy – a seguito dell´inquietante messa online dei profili fiscali degli italiani, sul sito dell´Agenzia delle Entrate -, definendo la pubblicizzazione di questi dati, in contrasto con la normativa in materia di privacy.
No, qualcosa di nuovo c´è.
Il governo, infatti, è intenzionato a sanzionare – con multe che possono arrivare fino a 90.000 euro – anche la divulgazione dei redditi dei Vip (che brutta parola!).
Dunque: non si potrà nemmeno riportare – ad esempio su un blog – quanto guadagni un calciatore, piuttosto che una “velina”, un attore o chiunque altro abbia un “ruolo pubblico”.
Il diritto alla privacy, quindi, prevarrà in valore assoluto.
E non potrà essere più calpestato, invocando la notorietà di un personaggio, al fine di diffondere informazioni sensibili che lo riguardino.
Il provvedimento, ovviamente, varrà per tutti: giornali in primis. E come ogni norma: non potrà avere valore retroattivo.
Però, siccome è meglio essere prudenti (ed evitare il rischio di essere multati): forse è meglio che i blogger che hanno diffuso le dichiarazioni dei redditi dei Vip, cancellino i post contenenti queste informazioni (non si sa mai!).
Io l´ho fatto.
Certo, magari eguale premura dovrebbe avere anche chi gestisce il sito della Rassegna Stampa della Camera dei Deputati.
Dove ancora si leggono articoli come questo.
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