Giu 08
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Ovviamente non si fornisce alcuna rivelazione, in questo post. Semplicemente ci si limita a confermare un´ipotesi che circola da molto.° °
Ovverossia: Berlusconi non sarà più il candidato Premier del centrodestra (nella prossima campagna elettorale).
La prova – diciamo così – matematica, è arrivata con le parole del Ministro Alfano (che ha chiarito i dettagli tecnici del Lodo Schifani):
“Sarà breve. Razionale. Inattaccabile. Abbiamo tenuto conto dei rilievi che fece la Corte Costituzionale quando bocciò il lodo Schifani. La tutela potrà valere solo per un mandato, ma potrà essere rinnovata se si cambia funzione“.
Traduco.
Siccome Berlusconi è indagato e ricopre ora l´incarico di Presidente del Consiglio – e il Lodo Schifani che si vuole approvare, prevede che l´immunità dai processi possa valere solo un mandato, ma altresì che possa “essere rinnovata se si cambia funzione” -, se è intenzionato (ovviamente sì) ad essere ancora “protetto” dal processo Mills, Silvio IV dovrà cambiare “funzione”.
Vale a dire: dovrà farsi eleggere Capo dello Stato.
Napolitano è in carica dal 2006, e il suo settennato finirà nel 2013 (anno in cui cadrà anche il termine di questa legislatura): per quella data, Berlusconi farà in modo – se vuole fruire dell´immunità del Lodo Schifani – di essere eletto alla Presidenza della Repubblica. E se l´attuale inquilino del Colle, facesse la “cortesia istituzionale” di dimettersi un annetto prima della scadenza del suo mandato: semplificherebbe la vita a tutti.
Azzardo anche qualcosa in più.
Tremonti (sic) sarà il futuro candidato Premier del centrodestra (sic): se così non fosse, la Lega uscirebbe dalla coalizione (penso).
Non a caso il Ministro dell´Economia – ripeto: non a caso – sta puntando molto all´obiettivo del pareggio di bilancio (da raggiungersi nel 2011). E lo sta facendo lui, cui le rigidità dell´Unione Europea (e del Trattato di Maastricht) mai sono andate a genio. Vorrà pur dire qualcosa, o no? Per non parlare, poi, del libello che ha scritto: che è una chiarissima Opa alla premiership del centrodestra; oppure della Robin Tax o della poor-Card: che servono a renderlo popolare – visto che è così spigoloso e antipatico – presso un certo tipo di elettorato (che altrimenti difficilmente lo accetterebbe).
Ovviamente – se le cose vanno come ho descritto – Tremonti avrà gioco facile a presentarsi agli italiani, come colui che ha portato l´Italia a raggiungere il pareggio di bilancio; e come colui che ha tolto ai ricchi per dare ai poveri. Un buon biglietto da visita.
Altra questione: cosa farà Gianfranco Fini da grande?
E´ una domanda cui solo in parte si può dare una risposta.
E´ probabile – anzi: quasi certo – che si giochi la sfida per la guida del Popolo della Libertà (alla cui costruzione si deve lavorare alacremente, altrimenti il centrodestra rischia di andare in frantumi nella fase post-berlusconiana).
Chiaramente, avrà dei rivali. Uno su tutti: Roberto Formigoni.
Certo, fino ad ora il centrodestra ha sperimentato l´identità tra candidato premier e leader del maggior partito della coalizione.
Ma questo meccanismo poteva funzionare quando in pista c´era Re Silvio.
Se lui passa la mano: il pollaio si riempie di altri galli.
Ognuno dei quali, dovrà avere almeno un contentino (questione non proprio facile da risolvere).
In conclusione.
Stante ciò che ha detto il Ministro Alfano – e stante, quindi, il contenuto del Lodo Schifani -, si comprendono ancor meglio le aperture fatte da Fassino e dalla Finocchiaro.
Al centrosinistra converrebbe non poco “eliminare” Berlusconi dalla contesa politica: sia pur piazzandolo al Quirinale.
Per questo motivo, è molto probabile che il Pd farà di tutto per partecipare all´approvazione del Lodo Schifani.
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