Lug 08
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Partiamo dalla scelta – ampiamente attesa – assunta ieri dalla Banca Centrale Europea.° ° ° ° °
L´istituto presieduto da Jean-Claude Trichet ha adottato una stretta monetaria:
“Ha aumentato i tassi di interesse dell’euro di 25 punti base portandoli così al 4,25%. Il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento sale al 5,25% e quello sui depositi presso l’istituto al 3,25%”.
“Prevenire effetti di “second-round” sui prezzi, perché restano rischi al rialzo per l’inflazione nel medio periodo“.
“L’inflazione è preoccupante“.
Essa, infatti:
“Rimane la principale preoccupazione, dei cittadini di Eurolandia, da qui la decisione odierna“.
“I prezzi al consumo rimarranno alti per un periodo più lungo di quanto previsto“.
Le dinamiche iper-inflattive che investono l´Europa, sono uno degli effetti della crisi internazionale:
“Dopo l’ultimo rialzo dei tassi da parte dell’Eurotower l’ondata di insolvenze sui mutui subprime Usa ha innescato una gigantesca crisi finanziaria globale, tuttora in corso, che ha sconvolto i piani di tutte le banche centrali”.
Ecco, soffermiamoci sulla “gigantesca crisi finanziaria globale“. E solo per qualche istante.
Ieri, infatti, un lettore di sinistra di questo blog – unpirlaqualsiasi – a commento di un post del sottoscritto, postulava – essendo lui uno dei tanti italiani che non leggono quotidiani -, che la crisi economica internazionale non avesse effetti sull´Europa e sull´Italia (infatti, proprio così!); e che quindi il sottoscritto – in quanto berlusconiano – andava a descrivere la situazione economica attuale, per mero interesse di parte, in maniera più fosca del dovuto.
Senza dubbio. Infatti oltre a quanto sopra riportato, “la gigantesca crisi finanziaria globale“, è il sottoscritto ad aver “inventato” un consistente calo delle vendite° su base annua ad aprile (ad esempio), ed una altrettanto rilevante contrazione dei consumi – sempre su base annua – a maggio. Poteri di Camelot!
Per non parlare del calo delle vendite nel settore automobilistico. Per non parlare, poi, di un aumento del tasso di disoccupazione: ovviamente sempre cose inventate dal sottoscritto.
Per non considerare gli incrementi di prezzo dei generi di prima necessità .
Aumento del 40% (in un anno e mezzo) del prezzo della pasta: inventato dal sottoscritto.
A giugno aumento (su base annua) del prezzo del pane del 13%; quello della pasta aumentato del 22,4%. E quindi contrazione del 5,5% nel consumo di pane, e del 2,5% nel consumo di pasta.
Tutte cose, ripeto, inventate dal sottoscritto: per mettere le mani davanti. Per dire: “Guardate che Berlusconi non può fare miracoli”. Proprio così.
Infatti la Bce ha attuato una stretta monetaria, per sfizio: perché non aveva di meglio da fare. Mica perché la situazione è drammatica!
Chiuso il siparietto, andiamo avanti.
La stretta monetaria adottata dalla Bce, stretta più che sacrosanta, avrà degli effetti ulteriori, oltre a quello di rallentare – almeno per un po´ – la crescita delle economie dell´Eurozona.
Il rialzo dei tassi di interesse, voluto da Trichet: necessariamente renderà agli italiani più oneroso il pagamento del mutuo (sulla casa).
L´associazione dei consumatori Adusbef, ha già fatto delle stime.
Per chiunque abbia contratto un mutuo di 100.000 euro, l´incremento di un quarto di punto operato dalla Bce, si tradurrà in un maggior costo annuo per un ammontare pari a 168 euro (ulteriori dettagli qui).
A conti fatti, quindi, è probabile che per alcuni di costoro, la stretta adottata da Trichet renda nullo il vantaggio dell´abolizione dell´Ici, decretata dal governo Berlusconi: come se non esistesse, per loro (il guadagno derivante dall’abolizione dell’Ici, viene “neutralizzato” dalla maggior spesa per il rimborso del mutuo).
Purtroppo non è finita qui.
Gli analisti già prevedono un ulteriore rialzo dei tassi – sempre ad opera della Bce – in ottobre.
Ieri Tobia De Stefano su LiberoMercato, ha intervistato Roberto Anedda: il vicepresidente di MutuiOnline.
A fronte di un ulteriore incremento dei tassi ad opera della Bce (in ottobre), nell´ordine dello 0,5%, si stima un aggravio di spesa di ulteriori 348 euro annui, per un mutuo ventennale di 100.000 euro, legato all´Euribor a un mese più l´1,20 per cento.
Ecco cos´ha dichiarato Anedda:
“In questo caso° via via che ci si avvicinerà al mese di ottobre soprattutto l´Euribor a un mese potrebbe riprendere la corsa e arrivare tra il 4,75 per cento e 5 per cento“.
Per concludere è necessario far riferimento a quanto ha detto il governatore di Bankitalia – Mario Draghi – in relazione alla “gigantesca crisi finanziaria globale“:
“C´è una stagnazione generalizzata con un calo di consumi provocato dall´aumento dell´inflazione“.
E l´incremento del prezzo del petrolio è:
“L´ultimo atto, la terza fase, della crisi finanziaria e reale iniziata un anno fa“.
Questo con buona pace di chi si ostina a dire che non esista alcuna crisi economica internazionale.
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