Lug 08
18
Industria: crollano gli ordinativi
Ovviamente è colpa del precedente governo Prodi; della sua politica fiscale assassina; e della sua dolosa sottovalutazione della crisi economica internazionale (che è bene ricordare: è “scoppiata” un anno fa).
Quando è prossima una congiuntura sfavorevole, si cerca di mantenere – nei limiti del possibile – la pressione fiscale entro confini ragionevoli, contraendo la spesa corrente.
Viceversa, se come ha fatto Prodi – con l´appoggio del Partito democratico e dell´Italia dei Valori -, si spremono i contribuenti: la domanda al consumo crolla logaritmicamente, e trascina nel pantano industrie e lavoratori.
E purtroppo è quanto si sta verificando; e quanto era già facile prevedere al momento del varo della Finanziaria 2008.
L´Istat, infatti, traccia un quadro impietoso dell´andamento degli ordinativi dell´industria.
Che a maggio – su base annuale – sono diminuiti del 5,3% (rispetto ad aprile, invece, la contrazione è del 3,1%).
Andamento analogo si registra anche per il fatturato: che a maggio segna un meno 2,7% (su base annua), e un meno 1,7% rispetto ad aprile.
Insomma lo scenario è fosco.
Prodi ha lasciato un´eredità gravosissima: il nostro debito pubblico che continua a crescere in valore assoluto. Così, ad esempio, a marzo e ad aprile.
L´inflazione che corre come una locomotiva: ed è° arrivata in giugno al 3,8%, il livello più alto dal 1996.
La domanda che flette senza sosta, da 7 mesi a questa parte.
Veltroni, invece di organizzare scampagnate (per il prossimo 25 ottobre): dovrebbe forse spiegarci come mai il governo da lui appoggiato, nella precedente legislatura, nulla abbia fatto per cercare di “sterilizzare” gli effetti della crisi internazionale, sulla nostra economia.
Dovrebbe spiegarci, inoltre, come mai il suo partito – così come l´Italia dei Valori -, invece di preoccuparsi della riduzione del prelievo fiscale sui redditi medio-bassi, avesse come priorità : quella di condonare i Comuni campani, inadempienti rispetto agli obblighi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Obblighi che, se fossero stati rispettati, avrebbero evitato alla Campania: il triste sputtanamento planetario che ha subito!
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