Fini: le riforme costituzionali si fanno con l´opposizione
Oggi, il Presidente della Camera ha rilasciato un´intervista. Per chiarire come auspica proceda il lavoro costituente del Parlamento:°
“Non temo il federalismo fiscale, perchè è un modo per rendere effettivo il principio dell´autonomia e dell´autogoverno delle regioni. Occorrerà naturalmente individuare strumenti che non penalizzino le regioni meridionali“.
“E’ opportuno sottolineare che la riforma deve essere vista nel suo insieme. Non c´è solo il federalismo, ma le questioni del bicameralismo e del rafforzamento dei centri della decisione politica. Dobbiamo guardare al quadro complessivo delle istituzioni. E il problema da evitare è che possano determinarsi squilibri all´interno del sistema. Tutta l´impalcatura della nuova Repubblica dovrà tenersi bene in piedi ed essere ben bilanciata tra le sue varie parti“.
Dunque le riforme costituzionali, vanno fatte tenendo conto della necessità che cambi l´intero assetto della Nazione: l´eliminazione del bicameralismo perfetto; l´introduzione di un premierato forte; l´incremento dei poteri del governo; il federalismo fiscale.
Il quadro deve essere coerente: in quanto ciascuna riforma, deve essere compatibile con le altre.
“La riforma istituzionale dovrà essere uno dei connotati essenziali della legislatura appena cominciata. è ancora presto per dire quale sarà la via che seguiremo. Non credo comunque che la strada della Bicamerale possa essere percorribile, visti gli insuccessi di tali commissioni in passato. Rimane in ogni caso un punto fermo: le riforme si fanno insieme con l´opposizione. è un fatto importante e qualificante che lascia ben sperare per il futuro“.
Il coinvolgimento dell´opposizione: è un presupposto fondamentale, perché questa legislatura sia davvero costituente.
La nostra Carta – giova ricordarlo – stabilisce all´articolo 138, una procedura ben precisa, per le riforme costituzionali. Le quali, devono essere approvate a maggioranza dei 2/3 del Parlamento (in seconda lettura). Altrimenti sono soggette a referendum.
E il centrodestra, che già nella legislatura del quinquennio 2001/2206 provò a fare riforme, senza però l´appoggio dell´opposizione: dovrebbe ricordare come andò a finire, allora.
Fu indetto un referendum perché le modifiche costituzionali erano state approvate a maggioranza semplice; e gli elettori bocciarono quelle riforme, anche perché l´opposizione fece campagna elettorale per il No.
Errare è umano, perseverare è diabolico.
Questa legislatura, o riesce ad essere costituente e a dare risposte° all’esigenza di° modernizzazione° del Paese: o la prossima volta vincerà il proto fascismo di Beppe Grillo.
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Mi viene un dubbio: ma se invece a essere la Costituzione a non funzionare, fosse questa classe politica? :-O
Risposta a Gab:
La classe politica è uno specchio del popolo che rappresenta, così come le leggi e qualunque altra cosa…
Camelot scusa l’intrusione e il fuori tema… ma non posso fare a meno di venire a vedere la foto, che hai scelto, di Fini.. da innamoramento!!!
Risposta a Tizia:
E scusa di che? Buongustaia! 😛
Ebbè allora saremo inadeguati anche noi
devo dire che, anche su questo, concordo con tiziana 😉
Risposta a nicoletta:
Uè, uè: io sono geloso! 😛
eh… ma tu provochi 😉
smack! 😉 tutto bene oggi?
Risposta a nicoletta:
Sì, più o meno: e a te?
bene… a parte una stanchezza devastante…
“più o meno”… mi spiace…
Risposta a nicoletta:
Beh, “più o meno” perchè ieri mi hai sfiancato!
eh già … la mia stanchezza da dove ti credi che nasca??
devo riuscire… oggi trottolo!
baci baci, a domani! smack!
Risposta a nicoletta:
Buon divertimento, allora. Smack smack 😛