Set 08
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Il Capo dello Stato s´è detto contrariato dalle parole espresse da Luciano Violante, in riferimento al Fascismo e ai volontari della Repubblica Sociale Italiana.° °
Ecco il pronunciamento di Violante:
“Oggi del Risorgimento prevale un´immagine oleografica e denudata dei valori profondi che lo ispirarono.
La Resistenza e la lotta di liberazione corrono lo stesso rischio e, per di più, non appartengono ancora alla memoria collettiva dell´Italia repubblicana.
Mi chiedo, colleghi, me lo chiedo umilmente, in che modo quella parte d´Italia che in quei valori crede e che quei valori vuole custodire e potenziare nel loro aspetto universale di lotta alla tirannide e di emancipazione dei popoli, non come proprietà esclusiva, sia pure nobile, della sua cultura civile o della sua parte politica, mi chiedo – dicevo – cosa debba fare quest´Italia perché la lotta di liberazione dal nazifascismo diventi davvero un valore nazionale e generale, e perché si possa quindi uscire positivamente dalle lacerazioni di ieri.
Mi chiedo se l´Italia di oggi – e quindi noi tutti – non debba cominciare a riflettere sui vinti di ieri; non perché avessero ragione o perché bisogna sposare, per convenienze non ben decifrabili, una sorta di inaccettabile parificazione tra le parti, bensì perché occorre sforzarsi di capire, senza revisionismi falsificanti, i motivi per i quali migliaia di ragazzi e soprattutto di ragazze, quando tutto era perduto, si schierarono dalla parte di Salò e non dalla parte dei diritti e delle libertà (Applausi). Questo sforzo, a distanza di mezzo secolo, aiuterebbe a cogliere la complessità del nostro paese, a costruire la liberazione come valore di tutti gli italiani, a determinare i confini di un sistema politico nel quale ci si riconosce per il semplice e fondamentale fatto di vivere in questo paese, di battersi per il suo futuro, di amarlo, di volerlo più prospero e più sereno. Dopo, poi, all´interno di quel sistema comunemente condiviso, potranno esservi tutte le legittime distinzioni e contrapposizioni”.
(via DestraLab).
P.S.: avete rotto il cazzo – tutti, senza distinzione alcuna – con questi riferimenti al Fascismo. Siamo tutti antifascisti, e per di più viviamo tutti nel 2008! Semmai – proprio a voler cercare il pelo nell´uovo – si attende una presa di distanza del Pd dal Comunismo (italiano e non), che ha prodotto lo sterminio di 100 milioni di essere umani. Fin quando persone come D´Alema o Veltroni non diranno di essere anticomuniste, il loro antifascismo non sarà pieno e completo. Com´è, invece, quello di noi destri. Che, considerando tutte le dittature un abominio, siamo antifascisti e, dunque, anticomunisti (e la Resistenza – di cui ovviamente noi riconosciamo il valore -,° fu in larga parte fatta da persone che comuniste non erano!). L´”esame del sangue”, lo si deve fare a sinistra. Magari a quelli che ancora oggi flirtano con organizzazioni terroristiche! Punto.
Se volete, votate Ok.
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