Ott 08
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Pierluigi Bersani: sciacallo e cazzaro
Pierluigi Bersani, parlando del governo Berlusconi e dell´attuale crisi economica:
“Ci hanno messo tre anni a portarci alla crescita zero (si riferisce al governo di centrodestra del 2001, ndr), stavolta sono bastati tre mesi“.
Il dottore in Filosofia Bersani, dovrebbe spiegare alcune cose. O meglio: forse qualcuno dovrebbe spiegarle a lui.
Cioè.
Visto che la manovra economica del centrodestra è stata approvata tra luglio ed agosto (dopo essere stata presentata il 19 giugno), com´è possibile abbia prodotto effetti nei mesi precedenti al suo varo?
In genere, ma forse il romagnolo dottore in Filosofia non lo sa, le finanziarie danno risultati dopo essere state approvate, e non prima. Almeno sul pianeta Terra (su Marte, lo confesso, non so come vadano le cose).
Ad esempio.
Nel primo trimestre 2008 (gennaio/febbraio/marzo), quando governava Romano Prodi (e quindi Bersani), il Pil su base annua è cresciuto dello 0,3% (mentre il suo andamento congiunturale è stato dello 0,5%). Dunque la crescita zero era già presente nel nostro paese, prima che arrivasse Silvio IV.
Non solo
Joaquin Almunia – il commissario Ue agli affari economici -, già nell´aprile 2008 – cioè prima che il governo Berlusconi fosse formato, e quando era ancora in carica° l’esecutivo Prodi -, lanciava l´allarme relativo alla crescita zero per l´Italia:
“Ancora una previsione negativa sullo stato di salute dell´economia italiana. L´economia del nostro Paese crescerà dello 0,5% quest´anno e dello 0,8% nel 2009, nettamente al di sotto del potenziale che è dell´1,6% circa. Lo dice la Commissione Ue nel rapporto di primavera che ha riveduto al ribasso di quasi un punto percentuale la stima per il 2008 che era di +1,4% nel rapporto autunnale (poi aggiustato a +0,7% a inizio marzo) e ha dimezzato quella per il 2009 (da +1,6% in autunno)”.
Ancora.
Nel febbraio 2008 – ho detto febbraio 2008!!! – il centro Studi di Confindustria, in una sua analisi, stimava una crescita del Pil (riferita a tutto il 2008) dello 0,3%! E all´epoca, la crisi economica e finanziaria non s´era ancora abbattuta appieno sull´Italia.
Ancora.
Il 9 aprile 2008 – cioè prima ancora che si votasse per il rinnovo delle Camere (le elezioni si sono svolte il 13 e il 14 aprile), e quando ovviamente Prodi era ancora al governo -, il Fondo Monetario Internazionale (mica pizza e fichi!), prevedeva quanto segue:
“L’economia italiana crescerà al modesto ritmo dello 0,3% sia nel 2008 che nel 2009, facendo segnare una brusca frenata rispetto al +1,8% del 2006 e al +1,5% del 2007: sono le nuove stime fornite dal Fmi nel World Economic Outlook pubblicato oggi, mercoledì 9 aprile. A ottobre il Fondo prevedeva una crescita dello 0,8% per l’anno in corso e dell’1% per il 2009″.
Devo aggiungere altro?
Sì, un´ultima cosa.
Quando l´opposizione smetterà di raccontar balle, forse inizierà a fare il bene della Nazione.
Se volete, votate Ok.
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