Ott 08
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Berlusconi: “Tagliare le tasse per sostenere l´economia”

Silvio Berlusconi foto

E´ un Berlusconi “prima maniera” (stile â€˜94), quello che oggi esterna:

“Dobbiamo sostenere l’economia reale“.

“E´ la riduzione della pressione fiscale“.

“Tutti ci stiamo domandando come fare” a superare la crisi economica, e la soluzione è “avere il coraggio di ridurre la pressione fiscale“.

Il problema, però, aggiunge il Premier, è l´evasione fiscale:

“Il 22% del Pil italiano (forse addirittura il 30%, ndr) è sotto il tavolo. Se si pagassero le tasse su questo 22%, l’erario incasserebbe ogni anno 100 miliardi in più“.

Porta l´esempio, poi, della Romania:

“Questa mattina i romeni mi raccontavano che per far ripartire la loro economia hanno portato le tasse sulle imprese al 16% e hanno ottenuto quasi il raddoppio delle entrate“.

Silvio, facce sogna´: taglia le tasse.

P.S.: peccato che il paragone con la Romania, sia improponibile: non ha il nostro debito pubblico (che è il terzo al mondo, e il primo in Europa).

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà .

This entry was posted on Ottobre 9, 2008 at 4:00 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in Cronaca e Società Politica by camelot 25 Comments

Simone82 says:

Ottobre 9, 2008 alle 7:47 pm

Tutt’è sta nel trovare i fondi per sostenere l’impatto primario del taglio: l’idea di Baldassarri di avere una manovra a “fisco zero” e non a “fondo perduto”, collegare federalismo fiscale e quoziente familiare e tutte le cose che sono nel programma del PdL ma che non vanno direttamente sotto la voce “taglio delle tasse” sono i primi provvedimenti da prendere.

camelot says:

Ottobre 9, 2008 alle 7:55 pm

Risposta a Simone82:
Si deve tagliare ancora, più di quanto si sia fatto…comunque il quoziente familiare è strumento impervio: primo, perchè si deve vedere come strutturarlo, perchè appare più utile per le fasce di reddito alte e medio-alte:
https://www.camelotdestraideale.it/index.php/2008/08/31/berlusconi-contro-il-carovita-bonus-bebe-e-quoziente-familiare/
E in secondo luogo, è costosissimo…però è l’obiettivo (così come ridurre la pressione fiscale sulle imprese, che forse produrrebbe più effetti ancora, in termini di argine alla crisi economica)…

nicola says:

Ottobre 9, 2008 alle 9:03 pm

Se Berlusconi riuscisse subito a ridurre le tasse (sia alle imprese che ai cittadini), congiunto con la card per quelli che già non pagano tasse perchè hanno un reddito miserrimo, manderebbe Veltroni e Bersani in terapia psichiatrica intensiva.

Astrolabio says:

Ottobre 9, 2008 alle 9:40 pm

se segue i consigli rumeni prometto che salvo cazzate strasferiche lo rivoto (o voto il successore se promette di continuare su questa lunghezza d’onda) il problema comunque non è tanto il debito pubblico (alla fine le entrate aumentano) quanto piuttosto il trattato di maastricht che per via del patto di stabilità vincola il rapporto deficit/pil ecc.. per cui se se tagli le tasse a nastro non puoi andare a dire ai burocrati europei che tanto le entrate aumentano lo stesso.

Ottobre 10, 2008 alle 12:01 am

Si è vero, dipende da come lo leggi. Di sicuro con il quoziente i single se la prendono dove non batte il sole, risultando i più svantaggiati…
Di certo chi guadagna milioni di euro non ha bisogno di detrarre nulla, quindi un tetto può essere intelligente, almeno all’inizio (=necessità di controllare i rubinetti statali).

Però io credo che si debba necessariamente puntare a misure strutturali che rivedano completamente la fiscalità italiana. Far rimanere tutto immutato e poi regalare 40 centesimi al giorno ai pensionati (come ha fatto Prodi), scusate ma a me sa di elemosina e mi fa un po’ schifo… Quando una sacca di sangue in Calabria costa 4 volte che in Lombardia capisci che c’è qualcosa che non quadra; quando in Calabria ci sono 12.000 guardie forestali ed in Lombardia 250 capisci che c’è qualcosa che non quadra. Non è più sostenibile un fisco dove io pago le deficienze altrui. Le cose vanno di pari passo: il quoziente (al di là dei correttivi che necessita) rischia di rimanere una cosa isolata se non è collegato al federalismo fiscale. Cmq si farà tutto, il programma del PdL è chiaro: resta solo da vedere l’attuale situazione quanto sposta temporalmente le decisioni da prendere, se cioè le allontana o le avvicina.

Sulle aziende continuo ad essere molto attratto (nella mia ignoranza) dall’idea baldassarriana del “fisco zero”, dove 30miliardi di euro possono essere presi ed invece di essere elemosinati a pioggia, utilizzati in maniera più intelligente e proficua.

Forse sarebbe il caso che facessi un post su questo argomento, io non sono capace e in questo momento non ho proprio tempo. è un tema di stringente attualità , se ne è riparlato ieri sera a Porta a Porta ed insomma, 30miliardi rimangono sempre 30miliardi… 😉

ellekappa says:

Ottobre 10, 2008 alle 9:44 am

Ironia della sorte: Dopo il problema dei rumeni il miraggio della Romania.

Bene abbassare le tasse, ma sempre ai soliti? Mai un euro in meno sulla busta paga dei lavoratori? Sempre e solo alle imprese con la scusa che poi “avrà delle ricadute positive ANCHE per i dipendenti”?

Inoltre nell’esternazione ha detto:
“Conosco bene il problema della corruzione”… eh, già !.

Poi parole oscure su “caos e anarchia” che vogliono dire tutto e niente e per questo inquietantissime (incrociamo le dita).

Infine la litania dell’opposizione che non è mai abbastanza governativa e anche se lo è, lui “se ne frega” (su questo tema S.B. è riuscito in un capolavoro: convincere gli italiani che l’opposizione si fa votando a favore del governo o al massimo astenendosi, un grande davvero).

Ormai la parola del Grande Timoniere non si discute: lo dice pure Paolo Guzzanti (PDL).

Chiudo con quell’estremista di Montanelli di cui vedo sei un fan:
“Gli italiani non sanno andare a Destra senza prendere il manganello”.

Ora voi: crocefiggetemi per leso Timoniere. 🙂

Gab says:

Ottobre 10, 2008 alle 1:36 pm

Ridurre le tasse?? In recessione e col debito che aumenta?
Non capisco…

Caldanei says:

Ottobre 10, 2008 alle 2:18 pm

Ma io dico…
ma io mi domando e dico…
ma quando Bersani fece la sua lotta all’evasione Berlusconi dov’era?
Mi risponderete “evvabe’ però si pagavano/pagano troppe tasse”
e perchè allora non si misero d’accordo allora per diminuire le tasse e combattere il mondo sommerso (si ricorda che non si deve combattere solo chi non paga le tasse o dichiara di meno, ma anche e soprattutto il lavoro nero)?
Io mi domando e chiedo perchè solo dopo un anno e tutto l’ostruzionismo alla magistratura (unico potere dei 4 che gli manca) si rende conto di quel che deve fare?
Se la priorità è il paese Italia perchè si sveglia solo ora?
E se non ci fosse la crisi mondiale siamo sicuri che si sarebbe svegliato (sembra che Mills non lo faccia dormire la notte)?
Io non ho nulla contro Berlusconi, non pensiate male, io nutro risentimento nei confronti di chi continua a votarlo senza prima aver costruito una bella tabella dei PRO/CONTRO ha fatto per questo paese, il suo paese.
Non sopporto l’idea che basti un po’ di pubblicità e qualche parola ben detta e falsi sorridi per conquistare così tanto consenso da parte della popolazione.
Tornando alla questione… ancora si parla di detassare le aziende. Ma di quali aziende stiamo parlando?
Cioè piccole e medie aziende devono essere detassate, ci sto.
Ma quando penso a multinazionali o a quelle imprese che chiudono in Italia per aprire in Asia dove non esistono regole sullo sfruttamento della manodopera…. ma perchè anche queste “aziende” anzi chiamiamole come si devono chiamare e come piace loro sentirsi chiamare MULTINAZIONALI devono essere comprese nel taglio?
Per far risparmiar loro ancora più soldi?
Tanto non significa mica che abbasseranno i costi delle loro merci.
In Italia (se ve ne siete accorti) tutto è Cartello!
Dalle banche (non vedo molte offerte devastanti tra l’una e l’altra per accaparrarsi correntisti/azionisti/fondisti e le condizioni sono sempre molto simili), alle tariffe telefoniche (3 operatori e tariffe più alte d’Europa), passando per la grande distribuzione (5 sole grandi compagnie che decidono i prezzi.. tutto funziona al contrario!!!).
Quindi che senso ha diminuire le tasse che pagano ‘sto branco di ladri? Tanto le condizioni che offrono Cina, India e paesi simili in Italia non le troveranno mai! Fino a quando potranno sfruttare la manodopera lo faranno (maiali!).
Non voglio continuare perchè risulterei pesante.
Cmq pensate anche a questo quando parlate di tasse. Come avrete capito odio le multinazionali e i cartelli.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ciao a tutti.

p.s. Nn aggreditemi, parliamo civilmente 😉
p.p.s. e cmq le aziende grazie ai vari contratti ora esistenti per i lavoratori pagano molto meno tasse. Pensate che chi lavora con contratto a progetto non viene versato lo stesso INPS che viene versato a chi svolge lo stesso lavoro a tempo indeterminato. Senza parlar di stage… bah… sembra ci dimentichiamo che l’Italia è formata prima da italiani e poi dalle aziende…

Ottobre 10, 2008 alle 4:24 pm

Risposta a Caldanei:
Facciamo così, rispondo molto in breve.
Innanzitutto, il professor Ricolfi – che è uomo di sinistra – ha stimato che il centrodestra (nel 200/2006) ha recuperato più evasione fiscale di Visco:
https://www.camelotdestraideale.it/index.php/2008/04/10/tutte-le-balle-del-partito-democratico-e-de-la-sinistra-arcobaleno/
Facciamo che tutto il resto che hai scritto, io non l’abbia letto che è meglio. Troppi pregiudizi, questo governo in 5 mesi – è un dato inconfutabile – ha fatto più e meglio di Prodi in due anni.
MI raccomando, leggi quel post (se hai tempo), leggilo per bene…ci sono dati, numeri, “piccole o grandi verità ” 😉

Ottobre 10, 2008 alle 4:25 pm

Risposta ad ellekappa:
Amico mio, i tuoi cari eletti, hanno fatto un salasso agli operai, e a tutti gli altri. Però, ironia della sorte, hanno abbassato l’Irap a banche, petrolieri ed assicuratori (e Tremonti l’ha rialzata, per finanziare con il maggior gettito la social-card per un milione di pensioni al minimo) 😉

Ottobre 10, 2008 alle 4:27 pm

Risposta ad Astrolabio:
E’ così, per quel che riguarda Maastricht…ma non si può introdurre nessuna flat tax in Italia (non lo dire nemmeno, che sennò qualche economista liberista ti sculaccia, e ti dice che sei un bifolco: mi riferisco ad un economista in particolare, che è anche un blogger) 😉

Ottobre 10, 2008 alle 4:31 pm

Risposta a Simone82:
Il quoziente familiare per essere buono, deve essere declinato nella realtà in modo efficace. Non solo vedere la soglia di accesso ad esso, ma anche altro…è questione molto complessa…e in più, crea problemi per gli incapienti…per questo va studiato e strutturato bene…
La questione è il Federalismo fiscale, nel senso che Bossi e i leghisti, vogliono rimangano in vita le Province. Se, invece, si fosse deciso di abolirle, lo stato avrebbe messo in cassa – come risparmi – 10 miliardi di euro l’anno. Con i quali, hai voglia quanta riduzione di tasse si potrebbe fare….

Ottobre 10, 2008 alle 4:33 pm

Risposta a nicola:
Sì, anche se sarebbe l’ultima delle motivazioni per fare provvedimenti del genere…abbassarle ora, serve innanzitutto ad arginare effetti “reali” sull’economia, prodotti dalla crisi…
Comunque sono abbastanza ottimista, ora come ora: ho condotto una mia piccola indagine, e ho appurato che per ora, gli italiani non sono stati presi dal panico, e a breve – almeno – non ritireranno soldi dalle banche…poi magari ne parlerò in un post….

Ottobre 10, 2008 alle 4:37 pm

Risposta a Gab:
Perchè sei di sinistra! 😀
Scherzo: se abbatti le tasse, aiuti i consumi. Se aumentano i consumi, aumentano le entrate (Iva in primis). Così avviene in tutto il mondo….ma noi abbiamo il terzo debito pubblico al mondo (che ci costa solo d’interessi 80 miliardi di euro l’anno), e i vincoli di Maastricht….un bilancio in cui si tagli le tasse, è un bilancio al “buio”: nel senso che non sai quali entrate “certe” avrai…e questo crea problemi con la Ue…

cat says:

Ottobre 10, 2008 alle 6:56 pm

forse ci si dimentica anche che le aziende sono fatte da italiani…
quanto al discorso sui cartelli purtroppo ha ragione, ma la lotta all’evasione spesso criminalizza chi lavora invece che colpire il crimine che è la prima causa dell’evasione. è un po’ come il carcere per chi butta la spazzatura dell’altro post: si tende a fare leggi sempre più feroci e restrittive che rendono la vita impossibile a chi cerca di rispettarle ma che non toccano chi non le seguirebbe comunque, perchè poi non c’è il controllo e nemmeno la punizione.

Ottobre 10, 2008 alle 6:59 pm

Risposta a cat:
Con me sfondi una porta a perta, sulla questione (appartengo, da parte di madre, ad una famiglia di imprenditori che esiste da 70 anni. Per me l’impresa è sacra: dà lavoro, crea ricchezza, crea gettito fiscale, consente con le proprie tasse, di abbassarne ad altri, è l’Alfa)….

Ottobre 10, 2008 alle 7:53 pm

e l’omega … (non la romeo, spero)
azzz… ma quanto sono stupida stasera?
ok, ok non più del solito 😀

Giancarlo says:

Ottobre 10, 2008 alle 8:58 pm

Basta che abbassi davvero le tasse, ma temo che passerà alla storia come quello che per 20 anni ha promesso di abbassare le tasse guardandosi bene dal farlo.

Ottobre 11, 2008 alle 11:17 am

Risposta a cat:
Su, su, che la crisi è bellissima, cat….tranquilla…quando c’è crisi, le persone intelligenti fanno un mucchio di soldi…è sempre accaduto, e continuerà ad accadere…anche in questo momento….bisogna mantenere la calma, e valutare le nuove opportunità ….come comprare azioni di società più che solide, che in questi giorni stanno raggiungendo un valore di mercato assai basso…valore che, da un certo momento in poi, potrà solo salire….viva la crisi! la crisi è bellissima…e nuovi ricchi (ex poveri) sotto la spinta degli animal spirit nasceranno 😉

Nicola says:

Ottobre 14, 2008 alle 8:36 am

una politica come quella di Reagan negli anni ’80 utilizzando il “modello Laffer”. Sappiamo poi come è andata: un fallimento totale

Ottobre 14, 2008 alle 10:20 am

Risposta a Nicola:
Senza dubbio!
Infatti per questo motivo tutti – dicasi tutti – i Paesi europei ex comunisti, adottano flat tax e crescono a saggi da paura 😉

Ottobre 16, 2008 alle 5:37 pm

quei paesi non hanno la nostra economia, escono dall’economia comunista. E’ più facile crescere quando sei così arretrato.
In più le flat tax favoriscono i ricchi e affossano i poveri

Ottobre 16, 2008 alle 5:43 pm

Risposta a Nicola:
“In più le flat tax favoriscono i ricchi e affossano i poveri”
Assolutamente falso! Sono uno degli strumenti mediante i quali si incentiva l’occupazione (che dà lavoro ai poveri), e mediante il quale i ricchi finiscono per contribuire nel pagare più tasse per erogare servizi di cui godono i poveri.
Come d’altra parte è falso – in generale – che i tagli alle tasse finiscano per avvantaggiare soprattutto i ricchi, è smentito dai dati empirici:
https://www.camelotdestraideale.it/index.php/2007/09/12/contro-le-tasse-perche-abbattere-le-imposte-si-puo-si-deve-il-nuovo-libro-di-oscar-giannino/