Nov 08
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Oggetto del contendere, queste allucinanti dichiarazioni della senatrice Paola Binetti.
Che hanno spinto Paola Concia – parlamentare del Pd e già leader di GayLeft – a scrivere a Veltroni:
“Isoli i pregiudizi di Paola Binetti“, “chiarisca in maniera definitiva come nel nostro partito i diritti civili delle persone lesbiche, gay e transessuali siano un valore accettato e riconosciuto, come accade, d’altra parte, in ogni grande partito democratico e riformista in occidente“.
“Non è la solita querelle tra Paola Concia e Paola Binetti all’interno del Pd non è cosa da tribunali ma si tratta di una questione politica. Non voglio che sia espulsa né tanto meno mi sognerei di condannare le sue opinioni se non fossero, come è accaduto, infondate dal punto di vista scientifico e della comune esperienza nonchè lesive della dignità individuale e sociale di milioni di persone“.
“Noi ci riferiamo nella nostra carta dei valori alla Carta dei Diritti Fondamentali della Ue e alla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, ci ispiriamo ad Obama, che è stato esplicito sui diritti degli omosessuali: non possiamo lasciare che i peggiori stereotipi razzisti siano espressione, per quanto a titolo personale, del Pd“.
“L’atto di odiosa e intollerabile omofobia è proprio accaduto sotto i nostri occhi, in casa nostra. Paola Binetti ha detto che un gay può essere affetto da una tale immaturità affettiva e relazionale da poter diventare un pedofilo. Questo significa ipotecare sull’orientamento sessuale uno dei reati più odiosi e gravi che esistano, alimentando paura e la diffidenza verso i gay. Non mi pare democratico e neppure civile, non va nella direzione delle pari opportunità “.
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