Il messaggio degli elettori ai Repubblicani

Guardarsi allo specchio foto

Avranno° molto° tempo a° disposizione, per° valutare a fondo° i motivi della sconfitta.° ° 

Se potessi,° tuttavia, consiglierei ai Repubblicani° di partire° dalle analisi di Michael D. Tanner° (del Cato Institute). Che individua nelle politiche fiscali espansive – da big government – di Bush, la ragione prima del loro fallimento elettorale:

“Nel settembre 2008, un sondaggio Gallup ha evidenziato che il 53 per cento degli elettori riteneva che “il governo sta cercando di fare troppe cose che dovrebbero essere lasciate ai singoli individui e alle imprese“, mentre il 41 per cento postulava che “il governo dovrebbe fare di più per risolvere i problemi del nostro paese“.

“Allo stesso modo, un sondaggio di Rasmussen elaborato nello stesso mese ha sottolineato che dal 43 al 51 per cento degli elettori riteneva che il governo “sta esercitando un controllo eccessivo sull´economia“.

“Infatti, la prima lezione che i Repubblicani dovrebbero trarre è che il “conservatorismo del big-government” è una cattiva politica”.

“Dopo otto anni di amministrazione Bush che ha fatto crescere la spesa federale più velocemente di qualsiasi presidente dai tempi di Lyndon Johnson (…) i Repubblicani hanno perso la capacità  di differenziarsi dai Democratici. Quando i Repubblicani hanno subito la loro prima grande sconfitta nel 2006, più del 65 per cento degli elettori riteneva che “i Repubblicani dovrebbero essere il partito della crescita economica (…) e dei limiti all´ingerenza dello stato in economia, ma negli ultimi anni, anche molti repubblicani a Washington hanno finito per diventare come i big spender cui si sono sempre opposti“”.

Se i Repubblicani non invertono la rotta, dunque, e non tornano ad essere il partito delle libertà  economiche, aggiunge Tanner:

“Data la possibilità  di scegliere tra due “partiti che propugnano il big government“, gli elettori sceglieranno sempre i Democratici. Se la scelta, invece, include un partito repubblicano che si ispiri ai valori – à  la Reagan-Goldwater – del governo limitato e della libertà  individuale, il risultato potrebbe essere molto diverso”.

“La seconda lezione per i Repubblicani è che hanno bisogno di espandere la propria base andando al di là  della destra religiosa. In tutta la campagna elettorale i social-conservatori hanno continuamente minacciato che sarebbero rimasti a casa se i Repubblicani non avessero soddisfatto questa o quella loro pretesa. Ma alla fine, circa il 74 per cento dei bianchi evangelici rinati cristiani ha votato repubblicano nel 2008, sostanzialmente in linea con il modo in cui ha votato negli ultimi due o tre decenni, e leggermente in misura superiore rispetto alla percentuale del 2004”.

“La lezione che viene dal voto è che se i Repubblicani vogliono ritornare ad essere il partito di maggioranza in questo paese, devono nuovamente inserire in agenda i temi del governo limitato, del libero mercato, e della libertà  individuale. Quante altre sconfitte saranno necessarie prima che arrivino ad ascoltare questo messaggio?”.

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà .

12 Responses to "Il messaggio degli elettori ai Repubblicani"

  • nicoletta says:
  • camelot says:
  • nicoletta says:
  • camelot says:
  • nicoletta says:
  • nicoletta says:
  • camelot says:
  • Gab says:
  • camelot says:
Leave a Comment