30.000 persone in piazza contro la riforma Gelmini. Più che un´Onda, una goccia

Goccia foto

30.000 persone hanno manifestato ieri a Roma, secondo la Questura capitolina. Davvero poche. Una goccia nell´oceano.° ° ° 

Un numero talmente esiguo di dimostranti, da rappresentare al massimo lo 0,00001% di tutta la popolazione scolastica ed universitaria italiana.

Basti pensare, che gli scritti al primo anno della Facoltà  di Giurisprudenza dell´Ateneo Federico II (di Napoli), sono più numerosi.

Una minoranza, dunque, ha sfilato ieri. Una microscopica ed infinitesimale minoranza. Che ha tutto il diritto, beninteso, di organizzare cortei e di protestare in piazza. Ma che non ha titoli alcuno, per occupare scuole ed università : visto che non rappresenta, nemmeno lontanamente, la maggioranza della popolazione studentesca italiana.

La democrazia, infatti, è questione di numeri, è rapporti di forza, è osservanza del principio di rappresentatività .

E nessuno può sentirsi esonerato dal rispetto di queste regole, che incarnano i valori-cardine su cui poggiano i sistemi democratici.

All´opposto, invece, i regimi illiberali, i sistemi antidemocratici (fascisti, nazisti e comunisti) hanno sempre e soltanto avuto origine da minoranze che, a colpi di spranghe, armi da fuoco e facendo ricorso a forme varie di violenza (anche psicologica), hanno finito per imporre la propria volontà  alla maggioranza dei cittadini.

Ora, ribadire questi concetti ovvi e banali dovrebbe essere inutile. Ma la democrazia, ahinoi, non è accettata da tutti.

Sicuramente è calpestata da quanti, magari in numero di cento, occupano Facoltà  che vantano 100.000 iscritti ciascuna!

Ma confidiamo nel fatto che, dopo l´evidente pessima performance di ieri, questi fanciulli smettano di agire in modo violento (rinunciando ad occupare scuole ed università ): sono una minoranza assai minuta, ed ora è un fatto noto a milioni di italiani.

Detto questo, ciò che al sottoscritto preme sottolineare, però, è altro. E riguarda l´insieme delle misure (presentate dalla Gelmini) contro cui – inconsapevolmente? – hanno protestato i manifestanti.

Essi hanno detto No:

  1. All´incremento del tempo pieno nelle elementari, introdotto dalla Riforma della scuola. Un incremento che, probabilmente, non sarà  inferiore al 50%. E che potrebbe portare il numero degli alunni che ne beneficiano, dagli attuali 672.000 a circa un milione (a dirlo non è il sottoscritto, ma un´organizzazione indipendente e che opera nella scuola da 35 anni: TuttoScuola).
  2. Alla attribuzione, nella forma del bonus, di circa due miliardi di euro agli insegnanti. In buona sostanza, nel 2012, 250.000 docenti riceveranno 7.000 euro in più (in busta paga). Ma, a detta del Ministro dell´Istruzione: “Già  a partire dal 2010-2011 però verranno erogati gradualmente i primi premi di produttività  a un numero di docenti inizialmente più limitato ma che entro la fine della legislatura 2013 coprirà  una percentuale rilevante di docenti“. Anche questo è previsto dalla Riforma della scuola.
  3. Allo stanziamento di 135 milioni di euro, per borse di studio, a favore di 180.000 studenti universitari. Come ha ribadito la Gelmini: “è la prima volta che il Paese riesce a coprire tutte le necessità  e a garantire tutti gli aventi diritto. In genere venivano esclusi circa 40 mila ragazzi, per la prima volta 180 mila ragazzi riceveranno questa borsa di studio“.
  4. Alla destinazione di ulteriori 500 milioni di euro a favore della ricerca (il 5% del Fondo di finanziamento ordinario), che saranno ripartiti tra gli Atenei, non “a pioggia”: ma premiando il merito.
  5. All´erogazione di 150 milioni di euro per assumere, a partire dal 2009, 3.000 nuovi ricercatori.
  6. All’impiego di ulteriori 65 milioni di euro° destinati alle residenze universitarie,° grazie a cui° saranno° creati 1.700 posti letto aggiuntivi per gli studenti.

Chi è sceso in piazza, ieri, ha protestato contro questo.

Da leggere: legge 133, quello che c´è da sapere. Roberto Perotti, “L´università  truccata”: si spende tanto e male.

Se volete, votate Ok.

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà .

78 Responses to "30.000 persone in piazza contro la riforma Gelmini. Più che un´Onda, una goccia"

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