Nov 08
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Rai: Travaglio nel Cda e Belpietro al Tg1
Allora, l´assegnazione della Presidenza della Vigilanza Rai ad un esponente dell‘opposizione, è solo una manche di una partita ben più complessa.° °
Il gioco vero, inizierà solo dopo l´insediamento di Sergio Zavoli. Quando, cioè, la commissione da lui presieduta, dovrà nominare i componenti il Cda di Viale Mazzini: 7 in tutto.
Secondo consuetudine, 3 consiglieri spettano all´opposizione, e 4 alla maggioranza.
La questione, però, è che con la nomina di Zavoli alla Vigilanza (al posto di Leoluca Orlando), sono saltati gli accordi che l´opposizione aveva precedentemente siglato, al proprio interno. Accordi in base ai quali, all´Italia dei Valori sarebbe andata la Presidenza di quella commissione, mentre il Pd e l´Udc si sarebbero aggiudicati i 3 consiglieri del Cda Rai.
Nel frattempo, però, le cose sono andate diversamente, come sappiamo. E Di Pietro è rimasto a bocca asciutta.
Dunque le carte devono essere rimescolate. In che modo?
Presto detto.
Innanzitutto, pare che il Tonino nazionale ora rivendichi una cadrega nel Cda della tv di stato. E pare abbia anche in mente un nome, per occupare quella casella: Marco Travaglio.
Non solo.
Visto che ora il Pd ha un proprio uomo a Palazzo San Macuto, non può più pretendere due poltrone a Viale Mazzini: potrà averne solo una.
E questo crea non pochi problemi, visto che occorre soddisfare gli appetiti dei due soci di maggioranza del partito: i Ds e la Margherita.
A quale di queste due “parrocchie” spetterà il consigliere Rai?
I margheritini pare non abbiano dubbi, al riguardo: spetta a loro.
In particolar modo, l´ex ministro Gentiloni rivendica una poltrona per Nino Rizzo Nervo. Anche se rimangono in vita altre due candidature: Gianni Borgna (veltroniano) e Marcello Del Bosco (dalemiano doc).
In casa Udc, invece, si fanno due nomi per lo scranno in palio: quello di Marco Staderini e quello di Erminia Mazzoni.
Mentre i papabili in quota Popolo della Libertà (cui spettano 4 posti nel Cda Rai) sono (come riferisce oggi Marco Castoro, su Italia Oggi): Angelo Maria Petroni, Giuliana Del Bufalo (o Giuliano Urbani), Giovanni Bianchi Clerici, Guglielmo Rositani, Rubens Esposito (o Alessio Gorla).
Altra questione rilevante, poi, è quella della Presidenza Rai.
Fino a qualche giorno fa – fino a quando, cioè, non è uscito dal cilindro il nome di Sergio Zavoli, per Palazzo San Macuto -, la Presidenza di Viale Mazzini doveva essere attribuita al Partito democratico. Ora non più.
Per questo motivo, pare definitivamente tramontata l´ipotesi di una riconferma di Claudio Petruccioli (esponente del Pd, appunto); così come pare non abbia più chances, Fabiano Fabiani.
Restano in vita, invece, le candidature di Pietro Calabrese, Pier Luigi Celli e Andrea Mondello (sostiene sempre Castoro, su Italia Oggi).
Alla direzione generale, poi, non dovrebbe più andare Stefano Parisi. Adesso, per questo incarico, circolano i nomi di Gianfranco Comanducci, Lorenza Lei e Clemente Mimun.
Altra partita, poi, è quella della nomina dei direttori dei Tg Rai.
Per il Tg1, in questo momento, si fa con insistenza il nome di Maurizio Belpietro (l´attuale direttore di Panorama).
Update delle 16.17:
Villari, per ora, non si dimette.
Se volete, votate Ok.
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