Dic 08
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Come noto: in Italia esistono più leggi che persone intelligenti. Viviamo, infatti, in una Repubblica che più che essere° “fondata sul lavoro“, come recita l´articolo 1 della nostra Carta,° pare° fondata sull´eccesso di norme.° °
Un computo preciso che riveli quante leggi attualmente siano in vigore nel Bel Paese, è probabilmente impossibile. Di sicuro, però, svariate diecine di migliaia di esse non hanno alcuna utilità . Anche perché in molti casi, si tratta di norme ereditate da stagioni passate: quando, ad esempio, era ancora in auge la monarchia; o quando era al potere il regime fascista.
Ciò detto – e come rivelano Gianni Macheda e Luigi Chiariello, sul numero odierno di Italia Oggi (a pagina 29) -, tra oggi e domani, in Consiglio dei Ministri dovrebbe approdare un decreto legge redatto da Roberto Calderoli.
Obiettivo del provvedimento: abrogare 29.084 norme.
E´ bene precisare, però, che sotto l´accetta del ministro leghista sono finite soprattutto alcune disposizioni legislative che – udite bene – risalgono addirittura al 1860. Norme di indubbia attualità , dunque.
Come, ad esempio, la legge n.1 del 21 aprile 1861 “che stabilisce la formula con cui devono essere intestati tutti gli atti intitolati in nome del re“. O come la norma che prevedeva l´erogazione di 100 mila lire per l´acquisto dell´isola di Montecristo. O come la disposizione 6165 del 1870, con cui il Regno d´Italia ebbe ad annettersi la provincia di Roma.
Insomma: norme polverose, diciamo così.
Va detto, poi, che col decreto-Calderoli verrà istituita “Normattiva“: vale a dire una banca dati, al cui interno saranno presenti tutte le disposizioni legislative della Repubblica, e che ogni cittadino potrà consultare gratuitamente.
Inoltre, il taglio delle 29.084 leggi garantirà un risparmio – si stima – di 6 milioni di euro.
Se volete, votate Ok.
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