Tutti gli inquisiti dell’Italia dei Valori
“E cosa pensasse di Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina arrestato nell’ambito dell’Inchiesta su appalti truccati della Acqua latina: un giro da 15 milioni di euro, anch’esso esponente di Italia dei Valori ed indagato per concussione e associazione mafiosa. Franco La Rupa, nel 2005 è stato indagato dalla Procura di Paola per presunti brogli elettorali e illeciti nell´utilizzo di fondi della legge 488, mentre l´estate scorsa lo ritroviamo coinvolto nell´operazione «Omnia», indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Pm s´è battuto per l´arresto, il gip si è opposto. La Rupa viene nuovamente in seguito nominato nell´inchiesta «Nepetia» per collusioni con la ´ndrangheta perché avrebbe favorito la cosca Gentile.
In Liguria due consiglieri su tre hanno avuto problemi giudiziari e quando s´è trattato di svolgere il congresso provinciale, le fazioni in lotta se le sono date di santa ragione. Gustavo Garifo, capogruppo provinciale dell’IDV di Genova, lo hanno ammanettato a ottobre per aver lucrato sugli incassi delle multe. Andrea Proto, consigliere comunale, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto. Quanto a Giuliana Carlino, consigliere comunale Idv, indagata per averne falsificato migliaia di firme, Di Pietro si è scagliato contro l´ipocrisia della legge e nonostante fosse «iscritta» l´ha candidata alle comunali.
Per corruzione aggravata è entrato in carcere il segretario Idv di Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Vatiero, che secondo i magistrati favoriva alcune Spa in cambio di quote societarie. E che dire di Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel luglio del 1998 accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio. Il filone è quello dello smaltimento dei rifiuti che secondo gli inquirenti era totalmente controllato dai boss Virga e Santapaola. Tre anni dopo beccò 10 mesi di reclusione per infrazioni di carattere amministrativo sul funzionamento di due discariche. Sette anni dopo, fuori dall´Idv, Buscaino corse con la Margherita ma inciampò in un´altra storia di mafia a appalti.
Così Fabio Giambrone, coordinatore siciliano del partito dell´Idv, pretese il ritiro della candidatura dell´ex collega di partito: ma di fronte alla conferma della fiducia a Buscaino da parte dell´Ulivo, l´Idv non protestò più di tanto. Tra i dipietristi c´è anche chi è accusato di aver preteso dai propri collaboratori una percentuale delle loro retribuzioni.
è il caso di Maurizio Feraudo, consigliere regionale calabrese, indagato per concussione (per anni avrebbe preteso la corresponsione di un tot sullo stipendio da un suo autista) e truffa, causa domande di rimborso su missioni mai compiute. Feraudo è stato contestato perché, come componente della commissione regionale antimafia, ha espresso solidarietà a Pietro Giamborino, inquisito nell´operazione antimafia «Rima». A Foggia, invece, l’ex assessore ai Lavori pubblici e coordinatore provinciale del partito, Orazio Schiavone, è stato condannato a un mese e dieci giorni per esercizio abusivo della professione.
Un altro ex assessore dell´Idv, questa volta a Pescara, e rimasto coinvolto nell´inchiesta «Green Connection» sulla gestione del verde pubblico: è Rudy D’Amico, accusato di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, tentata turbativa d´asta e tentata corruzione. E ancora. Vincenzo Iannuzzi, ex sindaco di Lungro (Cosenza), condannato nel 1992 per «falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale» e riabilitato dal tribunale di sorveglianza di Catanzaro qualche anno dopo: Di Pietro l´ha premiato candidandolo al Senato.
Giuseppe Soriero a cui il foglio calabrese «Il Dibattito» ha dedicato spazio per l´imbarazzata testimonianza al processo di Palmi sulle infiltrazioni mafiose al porto di Gioia Tauro. L´importante esponente Idv si sarebbe rifiutato di fare il nome del mafioso suggeritogli da un imprenditore per evitare ritorsioni.
E se l´Idv, ufficialmente afferma di «ripudiare la P2 e similari associazioni che tendono a sostituire il potere legale con un potere senza consenso democratico», proprio nell´Idv si materializza un ex piduista. è Pino Aleffi, tessera 762 della loggia di Licio Gelli, candidato in Sardegna. C´è poi Giuseppe Astore, deputato e coordinatore regionale in Molise, coinvolto nel 1989 nell´inchiesta sull´Erim (Ente risorse idriche molisane) poi uscito dal processo.
Per l´ex tesoriere dell´Udeur passato con l´Idv, Tancredi Cimmino, nel 1998 fu chiesto prima il suo arresto e poi il rinvio a giudizio per associazione camorristica, falso e peculato per appoggi elettorali del boss Carmine Alfieri. L´arresto fu negato, poi prosciolto. Aldo Michele Radice, portavoce Idv in Basilicata, consigliere del ministro Di Pietro, è invece alla sbarra dal 2006. Il Pm ha chiesto 9 mesi per una storia simile a quella di lady Mastella: la raccomandazione di un manager sanitario.
Poco prima della presentazione delle liste 2006, Di Pietro fu costretto a rinunciare alla candidatura di Alberto Soldini, contestato presidente della Sambenedettese calcio: gli ultrà gli tirarono addosso pietre e sputi. La black list continua con Sergio Scicchitano, avvocato personale dell´ex Pm, e dal 20 luglio 2006 membro del Cda dell´Anas con Di Pietro ministro delle Infrastrutture. Candidato nel 2001 al Senato e capolista, nel 2005, alle regionali del Lazio, Scicchitano è il liquidatore giudiziale della Federconsorzi, il cui crac coinvolse 15mila risparmiatori.
Sul sito di Tonino i fan accusano Scicchitano di non aver eseguito, in almeno due casi, sentenze passate in giudicato che risarcivano in parte i piccoli risparmiatori. A dirla tutta, nel 2002, Scicchitano viene anche nominato dal comune di Roma delegato per la tutela dei consumatori. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, non la prende bene: «La nomina di Scicchitano è illegale, rappresenta il pagamento di un debito politico da parte di Veltroni all´Idv per il suo appoggio politico». Voto di scambio, per dirla coi Pm di Napoli.°
Anche lo stesso Di Pietro è indagato dalla Procura di Roma – con la tesoriera del partito, l´onorevole Silvana Mura – per truffa aggravata, appropriazione indebita e falso in un procedimento che cerca di fare luce sulla gestione delle risorse finanziare dell´Italia dei Valori. L´ex Pm è «sotto processo» anche all´ordine degli avvocati di Bergamo perché quando lasciò la magistratura per fare il legale, prima difese il suo miglior amico accusato della morte della moglie a Montenero di Bisaccia, eppoi si costituì parte civile nello stesso procedimento. Tradendo due volte: l´amico e il cliente”.
Da leggere, Di Pietro moralista: Idv zeppo di inquisiti. Di Pietro ha candidato un indagato per Mafia. Gli inquisiti dell’Italia dei Valori.
Se volete, votate Ok.
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senza parole…
(sarò monotematica, ma guarda un po’… “voto di scambio” con chi??)
Risposta a nicoletta:
I moralisti sono tutti così…e poi finiscono arsi al rogo, dai loro seguaci…sempre 😉
A me risulta che La Rupa fosse dell’Udeur… in ogni caso sarebbe interessante conoscere tutto l’excursus della loro carriera politica
Si sà che molti corrono sul carro dei vincitori… vedi Di Gregorio
Risposta a Gab:
Ma Di Pietro è Savonarola, è Torquemada, non può accettare cani e porci: altrimenti, anche agli occhi di lo vota pensandolo un “santo”, finisce per apparire solo un cialtrone, un ipocrita, un mentitore e un opportunista 😉
pensare che quest’articolo è stato si’ scritto a Marzo, ma l’analisi anche da parte della Casta è di tempo prima. I tifosi della sinistra (parlo dei fanatici) ostentavano il famoso libro come se fosse la loro bibbia, ma o non lo hanno mai letto o non hanno mai notato che nell’IDV c’era da ammanettare un sacco di gente, altro che battaglie per il parlamento pulito!!
Come non si è mai parlato del PAN di Bassolino..
insomma quando è la sinistra ad avere gli scheletri nell’armadio, tutti tacciono..
e poi saremmo noi il popolo bue ..
Attenzione perché Franco La Rupa non è mai stato nell’Italia dei Valori, ma è un ex Udeur (di male in peggio potreste dire).
Sull’argomento vi invito a leggere quello che ho scritto anche nel mio blog: http://malarablog.wordpress.com/2008/10/10/italia-dei-valori-e-delle-contraddizioni/
Risposta a Stefania:
Appunto 😉
Io sono di Bergamo, originario di Bergamo anche se vivo in provincia di Brescia.
DiPietro è un nostro concittadino d\’elezione, sappiamo bene chi è.
Ho lasciato il partito IDV da tre anni circa perchè me lo sentivo standardizzato (come gli altri partiti) oggi me ne avate dato prova con l’articolo in oggetto. Comunque volevo chiarire chi il Di Pietro, visto che l’ho conosciuto, è uno con le palle forse se IDV ha fatto questa fine è pò colpa di tutti (destra e sinistra che lo hanno sempre attaccato, anche per le cose giuste tipo Via i condannati). La vedo nera – poco rispetto per il prossimo poca moralità e spiritualità .
destra e sinistra che vuol dire oggi ? è solo un marchio per gestire le menti offuscate come il cristianesimo, testimoni di geova ecc….
viva la spirtualità dell’essere che rispetta il prossimo e la natura
risposta a camelot che risponde a nicoletta.
non ti senti, con la risposta che hai dato , anche tu moralista?
Risposta a gianni:
Assolutamente no. Perché dovrei sentirmi tale? Che ho scritto, meglio, per apparire tale ai tuoi occhi?
L’articolo è superficiale, poco approfondito, cioè di ogni cosa che viene citata non si fanno riferimenti ad atti processuali (con link specifico)
il solito demagogico tentativo di far credere i politici tutti uguali.
vergogna! il sistema puo’ cambiare davvero!
Risposta a ros:
Una delle fonti è il libro la Casta di Gian Antonio Stella. Comunque vuoi altre fonti? O altre informazioni correlate?
Eccole:
https://www.camelotdestraideale.it/index.php/2008/12/28/di-pietro-ha-candidato-un-indagato-per-mafia/
https://www.camelotdestraideale.it/2008/12/31/franco-barbato-o-di-pietro-caccia-i-delinquenti-o-lascio-il-partito/
https://www.camelotdestraideale.it/2009/02/04/questione-morale-di-pietro-sfiduciato-dai-suoi/
https://www.camelotdestraideale.it/index.php/2009/01/18/tangentopoli-napoletana-indagato-il-senatore-idv-nello-di-nardo-e-non-e-il-solo-dipietrista/
Altre informazioni, poi, puoi trovarle nell’apposita rubrica: “Gli inquisiti dell’Italia dei Valori”:
https://www.camelotdestraideale.it/category/gli-inquisiti-dellitalia-dei-valori/
Buona lettura 😉
Volevo far notare come, effettivamente, la faccenda del “parlamento pulito” sia stata presa come una lotta a tutte le minacce di crimine in parlamento, quando non è così; non la minaccia è combattuta, ma la CONCRETA prova lo è, e dev’essere ostracizzata, sennò è come togliere le bottigliette d’acqua sugli aerei, o controllare le valigie.
L’intelligence deve portare a qualcosa, questo è il punto.
Le indagini agli avversari politici sono un vecchio metodo di denuncia, per puntare un dito e gridare “ah, orrida persona! Guarda per cosa sei indagato!”
Voglio che capiate che in parlamento non debbano entrare CONDANNATI, non INDAGATI.
Chiarita questa enorme, evidente mancanza, saluto.
Sono Trapanese e conosco bene il citato Buscaino(è stato sindaco della mia città)…ebbene non c’è niente di vero…mai stato nell’idv( prima ds poi margherita)…mai stato condannato, sempre prosciolto…E’ stato l’unico sindaco di trapani che ha tentato di rompere quel legame che va avanti ormai da anni tra Mafia-Massoneria e politica che governa da sempre la mia città e per questo l’hanno fatto fuori (politicamente)!
Una delle fonti può essere il libro “La Casta”… ma poi ci si perde per strada nell’articolo!
Paride Martella, ad esempio, è stato sospeso dal partito!
Mica come altri partiti che se sei stato CONDANNATO (che è ben diverso da INDAGATO) ti promuovono a ministro!
Altri 2-3 nomi sono stati chiariti da altri utenti…
E c’è chi si stupisce di essere etichettato il “popolo bue”. Din don, facciamo buona informazione, non superficialità, grazie.