Dic 08
30
Tutti gli inquisiti dell’Italia dei Valori
“E cosa pensasse di Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina arrestato nell’ambito dell’Inchiesta su appalti truccati della Acqua latina: un giro da 15 milioni di euro, anch’esso esponente di Italia dei Valori ed indagato per concussione e associazione mafiosa. Franco La Rupa, nel 2005 è stato indagato dalla Procura di Paola per presunti brogli elettorali e illeciti nell´utilizzo di fondi della legge 488, mentre l´estate scorsa lo ritroviamo coinvolto nell´operazione «Omnia», indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Pm s´è battuto per l´arresto, il gip si è opposto. La Rupa viene nuovamente in seguito nominato nell´inchiesta «Nepetia» per collusioni con la ´ndrangheta perché avrebbe favorito la cosca Gentile.
In Liguria due consiglieri su tre hanno avuto problemi giudiziari e quando s´è trattato di svolgere il congresso provinciale, le fazioni in lotta se le sono date di santa ragione. Gustavo Garifo, capogruppo provinciale dell’IDV di Genova, lo hanno ammanettato a ottobre per aver lucrato sugli incassi delle multe. Andrea Proto, consigliere comunale, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto. Quanto a Giuliana Carlino, consigliere comunale Idv, indagata per averne falsificato migliaia di firme, Di Pietro si è scagliato contro l´ipocrisia della legge e nonostante fosse «iscritta» l´ha candidata alle comunali.
Per corruzione aggravata è entrato in carcere il segretario Idv di Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Vatiero, che secondo i magistrati favoriva alcune Spa in cambio di quote societarie. E che dire di Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel luglio del 1998 accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio. Il filone è quello dello smaltimento dei rifiuti che secondo gli inquirenti era totalmente controllato dai boss Virga e Santapaola. Tre anni dopo beccò 10 mesi di reclusione per infrazioni di carattere amministrativo sul funzionamento di due discariche. Sette anni dopo, fuori dall´Idv, Buscaino corse con la Margherita ma inciampò in un´altra storia di mafia a appalti.
Così Fabio Giambrone, coordinatore siciliano del partito dell´Idv, pretese il ritiro della candidatura dell´ex collega di partito: ma di fronte alla conferma della fiducia a Buscaino da parte dell´Ulivo, l´Idv non protestò più di tanto. Tra i dipietristi c´è anche chi è accusato di aver preteso dai propri collaboratori una percentuale delle loro retribuzioni.
è il caso di Maurizio Feraudo, consigliere regionale calabrese, indagato per concussione (per anni avrebbe preteso la corresponsione di un tot sullo stipendio da un suo autista) e truffa, causa domande di rimborso su missioni mai compiute. Feraudo è stato contestato perché, come componente della commissione regionale antimafia, ha espresso solidarietà a Pietro Giamborino, inquisito nell´operazione antimafia «Rima». A Foggia, invece, l’ex assessore ai Lavori pubblici e coordinatore provinciale del partito, Orazio Schiavone, è stato condannato a un mese e dieci giorni per esercizio abusivo della professione.
Un altro ex assessore dell´Idv, questa volta a Pescara, e rimasto coinvolto nell´inchiesta «Green Connection» sulla gestione del verde pubblico: è Rudy D’Amico, accusato di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, tentata turbativa d´asta e tentata corruzione. E ancora. Vincenzo Iannuzzi, ex sindaco di Lungro (Cosenza), condannato nel 1992 per «falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale» e riabilitato dal tribunale di sorveglianza di Catanzaro qualche anno dopo: Di Pietro l´ha premiato candidandolo al Senato.
Giuseppe Soriero a cui il foglio calabrese «Il Dibattito» ha dedicato spazio per l´imbarazzata testimonianza al processo di Palmi sulle infiltrazioni mafiose al porto di Gioia Tauro. L´importante esponente Idv si sarebbe rifiutato di fare il nome del mafioso suggeritogli da un imprenditore per evitare ritorsioni.
E se l´Idv, ufficialmente afferma di «ripudiare la P2 e similari associazioni che tendono a sostituire il potere legale con un potere senza consenso democratico», proprio nell´Idv si materializza un ex piduista. è Pino Aleffi, tessera 762 della loggia di Licio Gelli, candidato in Sardegna. C´è poi Giuseppe Astore, deputato e coordinatore regionale in Molise, coinvolto nel 1989 nell´inchiesta sull´Erim (Ente risorse idriche molisane) poi uscito dal processo.
Per l´ex tesoriere dell´Udeur passato con l´Idv, Tancredi Cimmino, nel 1998 fu chiesto prima il suo arresto e poi il rinvio a giudizio per associazione camorristica, falso e peculato per appoggi elettorali del boss Carmine Alfieri. L´arresto fu negato, poi prosciolto. Aldo Michele Radice, portavoce Idv in Basilicata, consigliere del ministro Di Pietro, è invece alla sbarra dal 2006. Il Pm ha chiesto 9 mesi per una storia simile a quella di lady Mastella: la raccomandazione di un manager sanitario.
Poco prima della presentazione delle liste 2006, Di Pietro fu costretto a rinunciare alla candidatura di Alberto Soldini, contestato presidente della Sambenedettese calcio: gli ultrà gli tirarono addosso pietre e sputi. La black list continua con Sergio Scicchitano, avvocato personale dell´ex Pm, e dal 20 luglio 2006 membro del Cda dell´Anas con Di Pietro ministro delle Infrastrutture. Candidato nel 2001 al Senato e capolista, nel 2005, alle regionali del Lazio, Scicchitano è il liquidatore giudiziale della Federconsorzi, il cui crac coinvolse 15mila risparmiatori.
Sul sito di Tonino i fan accusano Scicchitano di non aver eseguito, in almeno due casi, sentenze passate in giudicato che risarcivano in parte i piccoli risparmiatori. A dirla tutta, nel 2002, Scicchitano viene anche nominato dal comune di Roma delegato per la tutela dei consumatori. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, non la prende bene: «La nomina di Scicchitano è illegale, rappresenta il pagamento di un debito politico da parte di Veltroni all´Idv per il suo appoggio politico». Voto di scambio, per dirla coi Pm di Napoli.°
Anche lo stesso Di Pietro è indagato dalla Procura di Roma – con la tesoriera del partito, l´onorevole Silvana Mura – per truffa aggravata, appropriazione indebita e falso in un procedimento che cerca di fare luce sulla gestione delle risorse finanziare dell´Italia dei Valori. L´ex Pm è «sotto processo» anche all´ordine degli avvocati di Bergamo perché quando lasciò la magistratura per fare il legale, prima difese il suo miglior amico accusato della morte della moglie a Montenero di Bisaccia, eppoi si costituì parte civile nello stesso procedimento. Tradendo due volte: l´amico e il cliente”.
Da leggere, Di Pietro moralista: Idv zeppo di inquisiti. Di Pietro ha candidato un indagato per Mafia. Gli inquisiti dell’Italia dei Valori.
Se volete, votate Ok.
Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà .