Gen 09
15
Barbato, Idv: in Campania il partito rischia di essere travolto dal sistema affari-politica-camorra
Tutto è cominciato con questa dichiarazione:
“Mi sospendo dagli incarichi dell´Italia dei Valori in Campania perché qui nel partito spuntano i camorristi, strane facce, gente alla quale io nemmeno stringerei la mano. Questo è il primo passo. O facciamo pulizia o me ne vado“.
Parole dure, evidentemente; parole di denuncia. Cui ne hanno fatto seguito altre:
“Per capire bisognerebbe aver assistito ai tanti esecutivi regionali (dell´Idv, ndr) ai quali ho partecipato io“.
“Cosa succedeva?” (chiede la giornalista).
“Si proclamava l´acquiescenza alla camorra“.
In questo modo, il deputato napoletano dell´Idv, Francesco Barbato, qualche giorno fa ha iniziato a raccontare il “modus operandi” del suo partito, in Campania.
Oggi, intervistato nuovamente da Alessandra Arachi (sul Corriere della Sera), ha svelato ulteriori dettagli:
“Per fortuna che oggi Antonio Di Pietro arriva a Napoli“.
“Ha convocato una riunione con all´ordine del giorno la questione morale dell´Italia dei Valori in Campania. Uh quanto ce ne è da lavorare in questo partito dove io sono entrano dalla lista civica nazionale“.
“In che senso?” (chiede l´intervistatrice).
“In Campania l´Italia dei Valori rischia di essere travolta dal sistema affari-politica-camorra“.
“Lei l´ha già fatta questa denuncia. E Nello Formisano, il segretario regionale dell´Italia dei Valori in Campania, l´ha invitata a fare i nomi“.
“Ah sì? Eccone uno, forse il più importante: Nicola Marrazzo. Ci sono molte brutte storie legate allo scandalo della sua famiglia, suo fratello Angelo, le loro aziende dei rifiuti e il legame con il clan dei Casalesi, ma…“.
“Per Nicola Marrazzo non c´è bisogno di scomodare la famiglia“.
“E´ stato appena eletto capogruppo dell´Italia dei Valori alla Regione: Marrazzo ce lo ha messo nel suo curriculum di quando faceva l´assessore a Casandrino?“.
“Doveva mettercelo?“.
“Casandrino, il comune da lui amministrato, venne sciolto per infiltrazioni camorristiche. I carabinieri di Napoli (rapporto 013365/115) hanno indicato Nicola Marrazzo come legato ad un clan della camorra, i Puca. In quel comune, come risulta dalla relazione dei carabinieri, gli amministratori si dividevano in correnti alquanto particolari“.
“Perché particolari?“.
“Perché le correnti anziché avere come referenti i politici avevano i clan della camorra: da una parte i Puca, dall´altra i Verde. Ma vogliamo parlare anche di Cosimo Silvestro?“.
“E´ stato il capogruppo alla Regione di Italia dei Valori prima di Marrazzo. Poi, a fine ottobre, il Corriere del Mezzogiorno ha molto ben raccontato un altro scandalo di camorra che lo travolto: Cosimo Silvestro metteva a disposizione il badge magnetico e la paletta della regione Campania al suo assistente, Ciro Campana, che in auto blu portava a spasso due persone affiliate ai clan di Pomigliano D´Arco“.
“E cosa è successo?“.
“Di Pietro si è arrabbiato molto. Lo ha allontanato dal partito“.
“Bene, dunque, no?“.
“Già . Peccato che Nello Formisano abbia appena reinserito Silvestro nel partito“.
“Ne è sicuro?“.
“Purtroppo sì. Per questo sono contento che oggi torni Di Pietro“.
Se volete, votate Ok.
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