Il Referendum Segni-Guzzetta a rischio

Dunque, i quesiti referendari promossi da Mario Segni e dal professor Guzzetta, hanno come obiettivo quello di abrogare alcune parti dell´attuale legge elettorale per le Politiche, onde creare un compiuto sistema bipartitico.

Due quesiti, in particolare, mirano ad abolire, per quanto riguarda la Camera dei Deputati, l´attribuzione del premio di maggioranza su base nazionale, alla coalizione di liste più votata; e ad abrogare al Senato, il premio di maggioranza – sempre attribuito alla coalizione di liste più votata – su base regionale.

Se i due quesiti passassero, il premio di maggioranza verrebbe dato alla lista che riuscisse a raccogliere il maggior numero di consensi, e non alla coalizione di liste più votata.

A cosa servirebbe, tutto ciò?

Semplicemente a ridurre la frammentazione partitica, in quanto i partiti coalizzati tra loro, avrebbero interesse a presentarsi alle elezioni politiche con un´unica lista. Nel caso del centrodestra: avremmo un “listone” formato dal Pdl e dalla Lega. Nel caso del centrosinistra, e se la coalizione restasse quella attuale, invece, avremmo una lista unica formata dal Pd e dall´Idv.

Questa, la premessa (necessaria a descrivere gli obiettivi del Referendum in oggetto). Arriviamo ai fatti.

A quanto si narra – ma per ora sono solo rumors – l´accordo siglato dal Popolo della Libertà  e dal Pd,° per° alzare la soglia di sbarramento della legge elettorale per le Europee, prevede anche altro. Prevede il sabotaggio del Referendum. Che avverrebbe in modo molto semplice. Il seguente.

La data della consultazione referendaria, verrebbe fissata al 14 giugno. A cavallo, cioè, tra il voto per le Europee (che si terrà  il 6 e il 7 giugno), e i ballottaggi per le elezioni provinciali (che si svolgeranno il 21). Si pensa, in questo modo, di scoraggiare gli italiani. Che, per votare anche il Referendum, dovrebbero recarsi alle urne 3 volte in tre settimane. Un po´ troppo, si congettura, per l´italiano medio.

In questo modo, in verità , si aiuterebbero più che altro l´Udc, la Lega e l´Italia dei Valori. Che, se il Referendum raggiungesse il quorum, verrebbero cancellate dal Parlamento.

Un motivo in più per sostenere il Referendum.

Se volete, votate Ok.

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17 Responses to "Il Referendum Segni-Guzzetta a rischio"

  • camelot says:
  • Pietro says:
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  • ruys says:
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