Mar 09
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Un altro impegno preso dal governo Berlusconi è stato mantenuto: da oggi, il termovalorizzatore di Acerra è pienamente operativo. Il che consentirà di smaltire circa 600 mila tonnellate di rifiuti all’anno (due al giorno, un terzo di quelle complessivamente prodotte dalla Campania). Ma non solo. Il termovalorizzatore, infatti, verrà usato anche per produrre energia. Come avviene in qualsiasi altra parte d’Italia.
Forte la soddisfazione espressa dal Capo dello Stato, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio:
“Desidero complimentarmi con Lei per il successo ed il forte impegno che ha reso possibile l’avvio dell’attività del termovalorizzatore di Acerra a conclusione di un lungo e contrastato iter“.
Mentre Bertolaso, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che da quando è in carica l´esecutivo, si occupa della pratica “rifiuti in Campania”, ha sottolineato come alle pendici del Vesuvio, la percentuale di rifiuti riciclati sia aumentata del 20% in meno di un anno. Cosa che ha portato la Campania:
“Dall’essere la Cenerentola che era, al terzo posto in Italia, dietro a Lombardia ed Emilia Romagna“. Al riguardo, francamente, ho più di un dubbio (lo dico da napoletano).
Va aggiunta una sola cosa, credo molto rilevante.
La Chiesa campana s’è fortemente opposta alla realizzazione del termovalorizzatore: in più di una circostanza, infatti, attraverso alcuni Vescovi ha espresso il proprio parere negativo sul progetto. E addirittura, alcuni alti prelati sono scesi in piazza – nemmeno fossero esponenti di Rifondazione comunista o dei Verdi – per manifestare contro l’inceneritore.
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