La diretta del Congresso del Popolo della Libertà 

Primo congresso del Popolo della Libertà  logo foto

Dunque, dalle ore 17, collegandosi a questo sito – e sempre che tutto funzioni – sarà  possibile seguire online la diretta del Congresso di fondazione del Popolo della Libertà . 

Se vi va, possiamo seguirlo e commentarlo assieme.

17.35. Inizia il liveblogging. Qui si seguirà  l’assise congressuale grazie a Sky (canale 500), e si proverà  a raccontarla.

17.43. Parla Alemanno: “La città  eterna è la sede naturale di un appuntamento così importante: il congresso di fondazione del più importante partito italiano“.

17.52. E’ possibile seguire il Congresso anche sul sito di Alleanza Nazionale.

17.53: “Noi ci arruoliamo nel Popolo della Libertà , perché è l’unica possibilità  per noi giovani di avere un’Italia più moderna“, questo il pensiero di una giovane (e carina) delegata. “Noi saremo sempre la coscienza critica del partito. Noi possiamo e vogliamo dare molto al Paese. Nessuno ci fermerà . Noi contribuiremo a fare grande il nostro Paese. Con Silvio Berlusconi, per un’Italia migliore” (troppa retorica per i miei gusti).

18.10. “Noi non abbiamo bisogno di uno stato assistenzialista, che privilegi le raccomandazioni per trovare un lavoro. Noi abbiamo bisogno di meritocrazia“. “Un popolo, una comunità  possono davvero dirsi coraggiosi solo se sono capaci di gettare il cuore in avanti, e di scommettere sul futuro. Andiamo avanti, perché il domani appartiene a noi. Viva l’Italia e il Popolo della Libertà ” (un altro giovane delegato).

18.17. Parla – in francese -° Wilfried Martens, del Ppe: “La dignità  della persona, la giustizia, la sussidiarietà , questi i pilastri del Partito popolare europeo, e del Popolo della Libertà “. “Noi abbiamo valori e battaglie comuni“. Sta accennando all’ingresso di An nel Ppe, grazie all’operato di Berlusconi. “Cher Silvio, tu hai catalizzato sucessi con la tua attività  di governo“. “Cari amici, questo congresso di fondazione rappresenta un momento fondamentale per la politica europea. E darà  forza al Ppe per fronteggiare meglio le sfide del futuro” (si è appena complimentato con Fini, per il suo operato in Europa).

18.26. Sempre Martens: “La crisi finanziaria non è una crisi del sistema capitalistico, è una crisi dovuta ad una deviazione del sistema capitalistico. L’economia di mercato richiede regole, e noi dobbiamo recuperare i principi dell’economia sociale di mercato“. “L’economia sociale di mercato è la soluzione per far crescere l’economia, e risanare i conti pubblici“. “Assieme scriveremo una nuova pagina politica” (parte l’Inno alla gioia, di Ludovico Van).

18.30. E’ iniziato l’intervento di Silvio (adesso in diretta anche su Rete4).

18.51. “La libertà , ce lo insegna la storia, non ci è mai data per sempre. Va difesa ogni giorno, come tanti uomini coraggiosi l’hanno difesa, anche nei Gulag e nei Lager“. “Anche nel tempo della pace, la libertà  va custodita come una religione: la nostra religione laica“. “Per loro – la sinistra – i cittadini devono stare al servizio dello stato, perché per loro è un Moloch, è una divinità “. “Hanno aggiornato il loro vocabolario, ma non la loro concezione del potere“.

19.05: Berlusconi ha appena ringraziato Gianfranco Fini per aver consentito la nascita del Popolo della Libertà : standing ovation per il Presidente della Camera.

19.22. “Le forze riformatrici si sono sempre° riunite in coalizioni di° centrodestra. I conservatori sociali, invece, sono sempre stati a sinistra” (bravo!).

19.34. Berlusconi sta° ricordanto tutti° gli interventi adottati dal suo (e nostro) governo (un po’ noioso, l’intervento).

19.58. “Celebriamo la Resistenza e la Repubblica, una e indivisibile. Celebriamo la Costituzione“. “Viva il partito degli italiani, viva il Popolo della Libertà , viva l’Italia” (il discorso è finito. Qui, un altro breve sunto degli interventi).

Sabato 28, 15.25. Riepilogo dell’intervento di Gianfranco Fini: “Il Pdl non è Forza Italia al quadrato, non è la fusione fredda tra diversi soggetti politici, non è un nuovo cartello elettorale ma un soggetto di popolo, sintesi delle esperienze di donne e uomini che arrivano da storie diverse ma che hanno ben chiaro che l’obiettivo della politica è il bene comune“. “Il Pdl dovrà  mettere quanto prima all’ordine del giorno dibattito interno quale atteggiamento assumere sul referendum elettorale di giugno, che rappresenterebbe una forte accelerazione al sistema bipartitico. Ci saranno discussioni tra di° noi e con i nostri alleati, ma dovremo farle“. “Il fatto che io sia super partes (per il ruolo di Presidente della Camera, ndr) non significa rinunciare alle idee. Voglio offrire qualche suggestione. Cosa significa pensare all’Italia che verrà ? Interrogarsi sulla qualità  della democrazia, discutere sul nostro assetto costituzionale“.

15.37. Ancora Gianfranco Fini, parla di “tre grandi accordi, tre grandi patti” per uscire dalla crisi economica: “Un patto tra generazioni, per far sentire padri e figli dalla stessa parte della barricata;° un patto tra il° capitale e il lavoro, che punti all’obiettivo della concordia sociale; un patto tra il Nord e il Sud, perché il Meridione rischia di pagare la crisi molto più di altre aree del paese“. Per questo motivo, aggiunge il Presidente della Camera, il Federalismo fiscale “può essere un’opportunità  per il Sud solo se lo stato afferma la sua presenza“. Ritornando ad affrontare la questione-immigrati, Fini afferma: “Ci dobbiamo abituare a pensare all’Italia in un’ottica diversa dal passato. Saranno sempre più gli italiani con tratti orientali, gli italiani che hanno una religione diversa“. “Siamo sempre un popolo figlio di emigranti, e non riguarda solo i meridionali, quanti veneti sono andati fuori a cercar fortuna. L’integrazione non significa assimilazione, non può svolgersi nel pieno rispetto della legalità . Ma se parliamo del manifesto del Ppe come stella polare ricordiamoci che dobbiamo avere rispetto della dignità  della persona umana“.

15.52. In ultimo, Fini – da vero liberale – solleva qualche interrogativo sul ddl Calabrò (quello in materia di testamento biologico): “Siamo proprio sicuri, amici del Pdl, che il ddl sul testamento biologico sia davvero ispirato alla laicità ? Perché una legge che impone un precetto° è più da Stato etico che da Stato laico” (standing ovation da parte del sottoscritto). “Quando dico laicità  non intendo negare quello che è il magistero morale° della Chiesa, il contributo che ha dato all’indentità  italiana“. Inoltre: “Tra difendere la identità  europea riconoscendo nelle radici cristiane la sua base e chiedere che le istituzioni siano laiche non c’è contraddizione. Laicità  è la separazione° delle due sfere, come ben chiaro ai cattolici più avveduti” (bravo!).

16.13. Parla Daniele Capezzone, il trentenne più invidiato dai blogger sedicenti di centrodestra: “Quando nasce un progetto così grande, bisogna tenere assieme tante cose, tradizione e modernità , territorio e uso dei media. Il nostro obiettivo deve essere quello di immaginare un partito degli elettori, cosentendo agli italiani di partecipare alla vita del Pdl attraverso le forme messe a disposizione dalla modernità . Accanto al territorio, occorre valorizzare anche Internet: questo sarà  anche un partito-Internet, un partito-Facebook, un partito che garantirà  la partecipazione dei cittadini attraverso i nuovi strumenti della modernità ” (vedremo).

16.34. Parla Giancarlo Galan, sta facendo un discorso da mito, anche molto ironico. “Ho avuto qualche perplessità  quando mi sono chiesto: che c’entro io che sono un liberale, un libertario e°  – nei tempi migliori – un° libertino, con un Giovanardi, che quando va a messa prova la stessa emozione che provo io quando vedo Miss Italia?“. “Non va confuso il tramonto con l’alba: il Pdl è l’alba“.

16.41. Roberto Formigoni: “La Lega deve imparare che non si può essere partito di lotta e di governo. O si sta all’opposizione, o si sta al governo.° L’Italia è fatta di Nord e di Sud, e il Sud è fondamentale per lo sviluppo del Paese, per lo sviluppo dell’Italia“. “L’identità  del partito, Berlusconi ieri ha detto cose chiarissime, Gianfranco Fini oggi le ha ribadite. Il Popolo della Libertà  deve fare sintesi, deve essere laico – sì, lo dico io: laico, non laicista! -, un partito che sappia guardare al futuro, ma anche alle radici; un partito liberale e riformatore“. “Siamo e saremo un partito presidenzialista, ma allo stesso tempo un partito partecipato, dove si discute e dove ci si confronta, dove si vota e si viene votati“. “Saremo un partito nazionale, ma forte nei territori“. “Dobbiamo essere un partito che si assuma il compito e l’orgoglio di tornare ad appassionare i giovani, e di spingerli° in politica“. “La nostra classe dirigente, ed io per primo, dobbiamo reimparare ad essere militanti, tra le persone, per rispondere alle loro esigenze e ai loro bisogni“. “Dobbiamo reintrodurre il voto di preferenza a tutti i livelli, perché la gente ha diritto di scegliersi i politici“. (non condivido il ricorso alle preferenze, perché nel Mezzogiorno significa compravendita di voti con la criminalità  organizzata. Per me andrebbero introdotti i collegi uninominali, e un meccanismo di primarie).

17.01: Gianni Alemanno: “Cari delegati, io credo che stiamo partendo alla grande. Siamo un partito vero, un partito di popolo“. “Oggi noi siamo definiti popolo della libertà , e questo significa che la libertà  per noi è un concetto fondante; ma accanto alla libertà , c’è il valore dell’identità : questi, sono i nostri due pilastri fondamentali“. “La difesa dell’identità  parte dal valore della difesa della vita. Noi la vita dobbiamo difenderla dall’inzio alla fine. Ecco perché io mi ritrovo nel testo sul testamento biologico”. “Noi dobbiamo essere contro l’eutanasia“. “Il cambiamento è la nostra bandiera. Ma il cambiamento si fa con le riforme vere. Il governo Berlusconi sta procedendo in tal senso, ma dobbiamo fare di più”. “Noi dobbiamo realizzare il quoziente familiare, in questa legislatura“. “Noi dobbiamo fare una riforma della rappresentanza sindacale, solo in questo modo batteremo il sindacalismo ideologico“. “E’ tempo di dare al Mezzogiorno una fiscalità  di vantaggio: è da 20 anni che s’attende una legge“. “Le politiche dell’immigrazione: dobbiamo contrapporci ad ogni forma di illegalità . Ma la cittadinanza va data solo a chi ama l’Italia“. “Bisogna avviare un processo costituente per abolire le Province” (bravissimo, intendo sulle Province). “I Comuni sono i veri protagonisti dello sviluppo locale, dobbiamo superare il patto di stabilità  che è un patto stupido, ancor di più ora che c’è la crisi economica“. “La sinistra ha fallito; ha fallito a Roma, ha fallito a livello locale“. “Il territorio è la base dove si costruisce la rappresentanza politica. Insomma noi non possiamo essere un partito di nominati: dobbiamo essere un partito di eletti“. “Noi, attraverso le preferenze, attraverso le primarie, dobbiamo farlo crescere, questo nuovo partito, radicato nel territorio”. “Se crediamo nella società , nel merito, siamo chiamati a fare un modello di questi valori. Guai ad un partito calato dall’alto!“. “Insieme possiamo costruire il futuro dei nostri figli. Un abbraccio, viva l’Italia, viva il Popolo della Libertà “.

17.31. Franco Frattini: “Attorno alla centralità  della persona va costruita l’identità  del Popolo della Libertà “. “Io condivido° il disegno di legge sul testamento biologico“. “La persona umana è persona umana sempre: da quando la vita si manifesta, a quando la vita si spegne“. “La politica estera dell’Italia sarà  sempre vicina ad Israele“. “Cerchiamo di dire, noi che alla libertà  crediamo, che sicurezza e libertà  non sono in antitesi. Se non c’è sicurezza, non c’è libertà ; se non si può uscire di casa, non c’è libertà . La sinistra non lo capisce. Ma questa consapevolezza ha portato il centrodestra a vincere, anche nei quartieri dove vivono le° persone° meno agiate, dove un tempo la sinistra prendeva i voti“. “La sicurezza è un bene primario, di ciascuno di noi“.

17.57. Parla “Aigor”, al secolo Maurizio Gasparri: “Il Popolo della Libertà  è un partito di destra? E’ anche un partito di destra, in cui convivono tradizioni e culture diverse. Nella casa del Popolo della Libertà , le passioni e le battaglie della destra continueranno a vivere“. “E’ stato il Popolo della Libertà  ad introdurre il carcere duro per i mafiosi, e a rafforzarlo. La sicurezza e la legalità  sono nostri temi“. “La libertà , il liberismo, si basano su regole comuni. Molti paesi non rispettano regole, inquinano e sfruttano i lavoratori“.

18.20. Renato Schifani: “Non basta la modernizzazione delle istituzioni. Vinceremo la sfida della modernizzazione, quando riusciremo a modernizzare il Paese“. “Dobbiamo abolire alcune Province inutili” (alcune? Tutte!). “Dobbiamo snellire la burocrazia che rallenta il Paese“. “Il Sud ha alzato la testa: con i Borsellino, con i Falcone, con i Dalla Chiesa“. “Abbiamo imprenditori che hanno avuto il coraggio di dire no, al pizzo! Questo, è il Mezzogiorno“. “Un partito non vince mai perché è contro qualcuno, ma per ciò che riesce ad essere e per i valori che difende“. “Ognuno di noi dovrà  sempre fare la propria parte“. “Amici, oggi nasce il più grande partito moderato d’Europa. E’ una sfida che possiamo vincere“.

18.44. Altero Matteoli: “Ieri il Presidente Berlusconi, oggi il Presidente Fini, hanno chiarito magistralmente come nasce il Popolo della Libertà : un partito post-ideologico che affonda nella sintesi tra laici e cattolici, moderati e liberali, riformatori e conservatori“. “Condivido l’intervento di Fini sul testamento biologico“. “Culture diverse, ma non contrapposte che si ritrovano nei valori del Partito popolare europeo“. “Ebbene sì, onorevole Franceschini, siamo abituati ad essere fermi nelle nostre convinzioni“. “Noi non cambiamo identità  ogni giorno, come lei: un giorno laico, un giorno cattolico, un giorno° vicino ai° sindacati, un giorno distante“. “Ci dica, onorevole Franceschini, con quale Franceschini dobbiamo confrontarci“. “Io credo che il nostro compito più importante sia riportare i giovani alla politica“. “In questi quindici anni abbiamo lavorato per dare un futuro ai giovani“. “Il Popolo della Libertà , cari giovani, è la vostra casa“.

19.36. Ohibò, inizia a parlare Giulietto Tremonti (parlerà  da papabile alla successione di Silvio? Lo scopriremo solo vivendo). “Vi parlerò della crisi, ma non dal lato dell’economia. Vi parlerò della crisi dal lato della politica, anzi dal lato della storia“. “La storia può essere vista in un modo breve e istantaneo, o in modo lungo e continuo“. “Noi non crediamo che il presente sia solo un punto di partenza, ma anche un punto di arrivo“. “La parola Patria deriva dalla parola padre, e questo indica la terra dove riposano i genitori, terra dove germogliano le nostre radici, radici che saranno sempre giudaico-cristiane“. “Gli alberi nascono sempre dal basso, e la semina non è meno importante della pioggia“. “Solo se faremo una semina, potremo avere i frutti“. “La crisi – (come dice sempre, ndr)° – non è la fine del mondo: è la crisi di “un” mondo“. “Si dice che l’economia è dominata dagli spiriti animali. Può essere, ma per noi tra gli spiriti animali e gli spiriti senza animali, noi preferiamo gli spiriti e basta” (deve aver alzato un po’ troppo il gomito). “Per noi privato e pubblico devono essere fusi, nell’idea dell’economia sociale di mercato“. “Noi siamo al governo solo per servire l’Italia e gli italiani“. “La crisi è un’incognita, ma noi faremo di tutto per non lasciare soli gli ultimi“. “L’opposizione non si oppone a Berlusconi, ma al Paese“. “Le forze politiche che nascono da un’unione, non possono essere la somma algebrica delle nomenclature, devono andare oltre“.

19.49. La discussione si ferma, riprenderà  alle 21. Per quanto mi riguarda, il liveblogging – qui – continuerà  domani. Good night and see you soon.

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà .

112 Responses to "La diretta del Congresso del Popolo della Libertà "

  • camelot says:
  • nicoletta says:
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