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Tags: Arte e Cultura, Lang Lang, Liszt, Mozart
This entry was posted on Aprile 1, 2009 at 5:17 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Arte e Cultura by camelot 6 Comments
Lang Lang è un mito. Sapevo che sarebbe venuto a Roma dal 2 al 5 giugno, ma sul sito dell’Auditorium S. Cecilia non ne trovo traccia… mannaggia…
Risposta a Poliscor:
Ti dirò: di talento ne ha, e da vendere. E’ un virtuoso e non si discute. E tuttavia non mi convince – e non mi piace molto – il suo tocco, troppo forte, troppo marziale e monocorde (il pianissimo non sa nemmeno cosa sia, semplicemente non lo conosce). Ad esempio esegue Mozart nemmeno stesse suonando Beethoven (l’opposto di quanto faccia Pollini, che adoro, che lo interpreta come se stesse suonando Chopin)…in qualcosa ricorda Gould..
io sono stato ad ascoltarlo a Roma li 3giugno e devo dirti che sono d’accordo con te, non mi convince, o meglio non mi emoziona. Nonostante possieda una tecnica trascendentale ed una gamma coloristica che abbraccia tutte le possibili dinamiche (ti assicuro che in Debussy ha suonato dei pianissimo ai limiti dell’udibilità) è la capacità di approfondimento che sembra latitare. Così la sonata D 959 di Schubert , il cui secondo movimento (andantino) è una grande meditazione sulla morte, questa sorella che Schubert ha cantato per tutta la sua brevissima esistenza, è risuonata fredda, non ha”cantato”. Ecco sembra proprio questo il suo limite, il canto non c’è mai, suona forse troppo per il pubblico, preoccupato più di stupire che di comprendere.
Risposta a Fabio:
Sono d’accordo…