Apr 09
3
Apr 09
3
Tags: Partito democratico, Popolo della Libertà, sondaggio
This entry was posted on Aprile 3, 2009 at 7:39 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Partito democratico Politica Popolo della Libertà by camelot 12 Comments
sinceramente spaventose le percentuali aggregate dei pariti excomunisti, dopo tutto il male che han fatto e il veleno che han versato. se non è questo un grido d’allarme per mobilitare il pdl per il si al referendum non so cosa possa esserlo. (parlo sapendo che non potro votare il referdum sono via fino a gennaio).
Risposta a Shadang:
😉
Risposta a ruys:
Basta una buona legge elettorale per tenerli fuori dal Parlamento (anche quella attuale, migliorata, però)..ma la questione è solo politica, nel senso che spetta al Pd decidere quali alleanze fare, e quali partiti coinvolgere nella ripartizione del premio di maggioranza…e comunque il Referendum potrebbe essere aggirato, qualora passasse, se non si mettesse preliminarmente mano ai regolamenti parlamentari. Nel senso che se il premio di maggioranza va alla lista più votata, e però tu non modifichi i regolamenti stabilendo che non possano esistere gruppi parlamentari diversi da quelli che si sono presentati alle elezioni, comunque i partiti comunisti possono presentarsi in una lista unica col Pd, e dopo il voto costituire gruppi parlamentari separati…
legge elettorale = difficile da fare
referendum = stiamo gia pagando per farlo
dici bene che fatta la legge gabbato lo santo, ma è un gioco astratto considerare il comportamento dei partiti uguale al comportamento degli elettori: guarda il voto utile alle ultime elezioni che ha tenuto fuori dal parlamento la sinistra comunista. la scomparsa dei simboli e delle confederazioni di pariti poi ridurebbe ai minimi i poteri ricattatori delle formazioni minori perche non sarebbero censiti (o censibili nel giro assai breve di due legislature). ad esempio la lega ha istanze positive, ma se guardiamo nel complesso pretese eccessive, con alcune punte di pura fibrillazione e teatro che non dovrebbero avere senso alcuno nella politica dell’alternanza (se ci pensiamo bene sono i teatrini che facevano i vari partitelli della prima repubblica del pentapartito e che portavano ai mille rimpasti, ormai superati nei fatti).
riassumo: questi dati di crespiricerche dovrebbero essere uno stimolo pro referendum perche disegnano le condizioni migliori per portare avanti una semplificazione e democratizzazione del sistema elettorale. il rafforzamento del sistema politico passa anche da un rafforzamento dell’opposizione, o dal levare loro scuse o alibi.
ps. si concordo che è una questione politica, io trovo che i vantaggi per il pdl e per il paese superino gli svantaggi e le perplessità.
Risposta a ruys:
Concordo, anche se penso che i partiti comunisti siano scomparsi dal Parlamento per mera casualità, cioè per un concorso di fattori molteplici, anche non voluti…se un elettore comunista avesse saputo in anticipo che la la “falce e martello” sarebbe rimasta fuori dal Palazzo, avrebbe votato diversamente…hanno giocato troppi fattori diversi alle ultime elezioni…lo stesso Di Pietro, se il Pd non l’avesse “cooptato”, non avrebbe mica superato la soglia se si fosse presentato da solo…è solo una questione politica…il Pd se vuole essere forza di opposizione seria e credibile, deve conquistare tutti gli spazi e proporre alleanze di governo credibili: fuori i comunisti e fuori Di Pietro…se vuole, può farlo…già ora, e a prescindere dall’esito del Referendum (su cui, tanto per cambiare, il Pd si è già spaccato)…
sul referedum c’è poco da spaccarsi nel PD: basta che il governo decida di inserire il referendum nell’election day ed è fatta. altrimenti nessuno si muoverà di casa, perchè non è certo un tema così sentito per il popolo (che manco sa come funziona la legge elettorale).
Concordo che la sparizione dei comunisti sia stata un caso. Un caso a cui nessuno aveva pensato, nemmeno lontanamente. E per fortuna che non ci hanno pensato, almeno una parte del “partito del no” è fuori dalle balle (per ora).
A Di Pietro si potrà rinunciare solo quando il PD avrà un segretario serio che sappia parlare alla pancia degli scontenti di tutto (dipietristi, grillini, astensionisti anonimi…), altrimenti si rischia di farli raccogliere attorno alle vecchie FeM, e non è bene per nessuno. Ora come ora Franceschini fa bene il Di Pietro della situazione, tanto che quello vero parla sempre di meno. Tutto dipenderà dal nuovo segretario…
(il primo sondaggio, quello sulla fiducia nelle “istituzioni” che senso ha? che fiducia/sfiducia si può avere verso tre persone con pochissimi poteri e limitati all’applicare regolamenti?)
questa però la considero deplorevole
http://www.youtube.com/watch?v=WXawONf8vxM
Risposta a unpirlaqualsiasi:
Il referendum si dovrebbe tenere nello stesso giorno del ballottaggio per la amministrative…
Quanto alla fiducia nell istituzioni, non chiederlo a me, non faccio il sondaggista 😛
Risposta a Temporaneo:
Ma dai, che è il solito sfottò berlusconiano…roba cui nemmeno i bolscevichi credono…