Apr 09
16
Un sondaggio realizzato da Renato Mannheimer per il Corriere della Sera, rivela una cosa abbastanza interessante:
“(…) Ciò conferma quanto emerge dalle analisi sulle intenzioni di voto, che vedono come tratto caratterizzante il crollo del Pd e il successo del Pdl. Dal 33,1% ottenuto l’anno scorso, il partito guidato da Franceschini è sceso oggi al 24-25%. Come si è detto, una buona parte dei votanti di allora si asterrebbe. Ma molti altri sceglierebbero forze diverse: soprattutto l’Idv di Di Pietro, ma, in certi casi, il Pdl, specie grazie all’attrazione esercitata da Fini su una quota crescente di ex elettori del Pd”.
Le sortite sulla laicità dello stato (e non solo) fatte dal Presidente della Camera, dunque, attraggono – almeno potenzialmente – anche gli elettori dell’altra parte.
Un po’ più cauto, al riguardo, si mostra, però, il sondaggista Luigi Crespi. Che, commentando l’analisi di Mannheimer, afferma:
“Il discorso di Mannheimer vale in linea teorica e sul periodo medio-lungo”.
“Ci vuole tempo perché la politica del presidente della Camera abbia i suoi effetti in termini elettorali”.
Fatto sta, comunque, che il Pdl è accreditato di un 42-43% di consensi.
Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà.