Mag 09
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Il razzismo chic della sinistra pisana
Noi vi diamo 500-1000 euro a famiglia, e vi paghiamo anche il viaggio per ritornare in patria; voi, cari rom, in cambio sottoscrivete un contratto con il quale vi impegnate ad abbandonare l’Italia, e a non tornarvi più per almeno un anno.
Più precisamente, voi zingari accettate di:
“Non rientrare in Italia almeno per un anno”, e di non accamparvi o di non “erigere baracche in zona in luoghi pubblici o privati che non siano destinati allo scopo”.
Maria Paola Ciccone, assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa:
“Il rimpatrio consenziente è un’idea che ci è venuta durante un monitoraggio dei campi abusivi. Sono stati alcuni rom a chiederci di aiutarli a tornare a casa e dunque con i servizi sociali abbiamo deciso questa sperimentazione in collaborazione con la Regione Toscana”.
Amanuel Sikera, vicepresidente della Consulta provinciale degli stranieri:
“Sono rimasto sconcertato dalla ricetta proposta per il loro rimpatrio. Attuare un siffatto provvedimento significa ammettere un totale fallimento delle politiche di integrazione”.
Che nessuno, però, parli di razzismo: è pur sempre un provvedimento adottato da una giunta di centrosinistra.
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