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D’Alema: i respingimenti li abbiamo inventati noi

Si parla dei cosiddetti respingimenti. Ovvero del fatto che i barconi contenenti immigrati clandestini diretti verso il Belpaese, vengano intercettati in acque internazionali, e reindirizzati verso il loro paese di provenienza. Si parla, insomma, di ciò che, ad opera del governo Berlusconi, sta avvenendo in questi giorni.

Il Vaticano ha espresso perplessità, al riguardo (e chi se ne frega!). La sinistra, invece, ha berciato come al suo solito, parlando di atti di razzismo.

Però (perché un però, c’è).

Il buon Massimino D’Alema – che quando c’è da fare a gara per verificare chi lo abbia più lungo, non si tira mai indietro – ha detto che i respingimenti, in verità, sono roba loro. Roba di sinistra:

Non è mica vero che i respingimenti li ha inventati Maroni. Già stato fatto, ed è stato fatto bene, senza le proteste dell’Onu e della Chiesa”.

Quando siamo stati al governo specificamente il governo Prodi e il mio, abbiamo risolto il problema dell’immigrazione clandestina dall’Albania. Lo abbiamo risolto nel rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Lo abbiamo risolto con un accordo di riammissione dell’Albania, riconoscendo le persone, distinguendo coloro che avevano diritto d’asilo e respingendo quelli che non l’avevano”.

Non solo.

A titolo di cronaca – così, pour parler – vanno ricordati, perché straordinariamente efficaci, anche alcuni respingimenti – chiamiamoli in questo modo – operati dal governo socialista spagnolo guidato da Zapatero.

Uno in particolare, merita attenzione.

Nel 2005, el gobierno progresista incappò in un piccolo incidente. Ce ne parla la Repubblica:

“Tragedia della disperazione a Ceuta, la piccola enclave spagnola in Marocco: circa cinquecento clandestini hanno cercato di passare la frontiera per entrare nel territorio spagnolo, ma quattro sono morti e un 45 sono rimasti feriti”.

Beninteso: i quattro di cui parla l’articolo, furono uccisi da armi da fuoco.

Ancora la Repubblica:

“E’ giallo sulle responsabilità degli spari che hanno causato vittime sul versante marocchino (…). Per gli inquirenti marocchini, che riferiscono la testimonianza di alcuni compagni delle vittime, successivamente arrestati: “Sono morti perché raggiunti da spari provenienti dalla parte spagnola, hanno detto oggi alcuni loro compagni““.

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà.



23 Comments on “D’Alema: i respingimenti li abbiamo inventati noi”

  1. destralab Says:

    anche Fassino era intervenuto addirittura a radio24: “Il respingimento alle frontiere è un’azione legittima di contrasto dell’immigrazione clandestina previsto da tutti i documenti dell’Unione Europea e dagli accordi internazionali e praticato anche durante il governo di centro sinistra“.
    Spieghiamolo a Fini 🙂

  2. camelot Says:

    Risposta a destralab:
    Purtroppo oggi devo darti ragione (incomincia ad irritarmi, il Presidente della Camera)…

  3. nicoletta Says:

    Sono d’accordo con Destralab… E condivido con te un certo fastidio per i continui appelli della Chiesa. Io capisco la carità umana e tutto il resto, ma…

    Probabilmente c’è un modo politically correct di respingere, e loro hanno adottato quello. Non so che altro pensare…

  4. camelot Says:

    Risposta a nicoletta:
    A me, questi attacchi, fanno solo ridere, francamente….la verità – quella politica – è che in Europa fa comodo che l’Italia sia un paese in cui è facile entrare. In questo modo, l’immigrazione clandestina si riversa da noi, e non in altre nazioni…la posta in gioco è alta…

  5. nicoletta Says:

    Sì, Cam… Va anche detto che Fini si riferiva in particolare ai richiedenti asilo. Però che facciamo? Sappiamo come stanno andando le cose… Imbarchiamo tutti?

    E poi è come dici tu: qui l’Europa sembra lavarsene le mani. Ed a me, personalmente, dà un fastidio enorme che se la Spagna fa quel che fa: tutti zitti. Come noi facciamo valere le leggi, invece (le leggi!!), tutti a darci dei razzisti…

    Per non dire del comportamento disgustoso di Malta…

  6. camelot Says:

    Risposta a nicoletta:
    E’ che vorrebbero continuassimo ad essere il Paese dei cachi che sempre siamo stati. A proposito di Spagna: ricordo la confessione fatta da un ministro di Zapatatero (dopo le accuse che ci furono rivolti di essere razzisti)…

  7. nicoletta Says:

    Sì, ricordo l’uscita del ministro… Che fastidio!

    Comunque, è tremendo se penso al lato umano, ma io sono d’accordo con quello che si sta facendo. Non si può continuare così… E anche la presa di posizione di Berlusconi è una sorta di svolta… Mi ha sorpreso molto, devo dire…

  8. bruno Says:

    Fini assieme a Veltroni dovrebbero andare in Africa e convincere i clandestini a non salpare verso l’Italia e dato che gia’ ci sono dovrebbero fare una preselezione di chi e’ rifugiato politico e chi no. I rifugiati politici hanno tutte le prove di essere perseguitati nei loro paesi, mentre questi buttano via i documenti cosi’ l’accertamento diventa impossbile dal momento che vengono da paesi disastrati e le nostre missioni consolari dovrebbero raccogliere le dovute informazioni.
    Per arrivare fino in Italia, pagano gli “accompagnatori” migliaia di dollari, dove li trovano migliaia di dollari in paesi dove si vive con un dollaro al giorno.
    Vale la pena di ricordare che i politici di lungo corso bisogna metterli in disarmo e portare dentro facce nuove.

  9. camelot Says:

    Risposta a nicoletta:
    La questione del diritto d’asilo andrebbe affrontata a monte, prima che gli “asilanti” siano costretti ad usare i barconi…

  10. camelot Says:

    Risposta a bruno:
    A onor del vero, Fini ha detto che i respingimenti sono più che legittimi (d’altra parte sono riconosciuti dal diritto internazionale), ma che occorre prendere in considerazione la questione degli “asilanti”….

  11. nicoletta Says:

    Sì, Cam… d’accordo. E la questione è talmente complessa… Intanto, la polemica sta montando: pazienza. S’affronterà anche questa…

  12. camelot Says:

    Risposta a nicoletta:
    Va detto, e dopo scrivo un post, che Fassino ha mostrato aperture sull’azione del governo…diciamo che più che altro, la polemica sta montando dentro il Pd (tanto per cambiare)….
    buongiorno….

  13. nicoletta Says:

    Buongiorno…

    Sì… So di Fassino (ma non so se ha rilasciato altre dichiarazioni…). E le polemiche a cui mi riferivo sono quelle dell’ONU… Quelle del Pd non le conoscevo…

    Ok, allora attendo post (lo leggo più tardi…). A dopo…

  14. camelot Says:

    Risposta a nicoletta:
    A dopo, smack…

  15. Fra Says:

    “Lo abbiamo risolto con un accordo di riammissione dell’Albania, riconoscendo le persone, distinguendo coloro che avevano diritto d’asilo e respingendo quelli che non l’avevano”.

    Infatti se non erro il problema sta tutto li, questi son stati gentilmente accompagnati in libia senza verificare nulla, tra l’altro credo che la Libia non riconosca neanche il diritto si asilo politico, correggimi se sbaglio.

  16. camelot Says:

    Risposta a Fra:
    Piero Fassino:
    Respingere i barconi non è uno scandalo“.
    So bene di aver detto una cosa impopolare a sinistra. Ma credo che sull’immigrazione abbia­mo il dovere di avere posizioni credibili e traspa­renti. Io come esponente del governo Prodi tra il ’96 e il ’98 ho firmato decine di accordi di riam­missione con i Paesi dei Balcani e del Mediterra­neo, che prevedono il diritto dell’Italia di rimpa­triare nei Paesi da cui erano venuti i clandestini e l’obbligo di questi Paesi di riprenderli. Il respingi­mento alle frontiere è un mezzo previsto dagli ac­cordi internazionali, e applicato anche dai gover­ni di centrosinistra. Se si individua con certezza il luogo da cui è partito un barcone pieno di clan­destini è legittimo riportarlo indietro“.
    So anch’io che su quei barconi ci sono don­ne e uomini che hanno diritto all’asilo, perché vittime di repressioni e persecuzioni. Anche se, non siamo ipocriti, sappiamo bene che invocare immediatamente il diritto di asilo anche quando non se ne ha titolo è un mezzo cui ricorrono mol­ti clandestini“.

  17. Fra Says:

    Guarda, onestamente sulla questione non sono ancora riuscito a farmi una opinione precisa, quindi non aggiungo altro, il commento è solo per precisare che quello che dice Fassino, se umanamente possibile, mi tange ancora meno di quello che dice D’alema 🙂

  18. camelot Says:

    Risposta a Fra:
    Invece Fassino ha detto cose giuste. Non solo perché ha riconosciuto che queste cose avvengono da sempre e i respingimenti li ha fatti anche il centrosinistra (ieri, a Ballarò, si è ricordato che nel ’97 – quando governava Prodi – nel corso di un’operazione di respingimento, sono morte 87 persone, se non ricordo male). Ma anche perché queste operazioni sono assolutamente legali a metro e misura in cui i barconi vengano fermati in acque internazionali. Se, invece, fossero fermati nelle nostre acque territoriali, dovremmo portarli da noi, identificarli ecc. ecc.
    La soluzione, però, l’ha suggerita ancora Fassino:
    Avanzo una proposta, di cui ho parlato con l’Alto commissario Onu per i rifugiati, il mio vecchio amico Guterres. Chiediamo al governo di aprire uffici in Libia e negli altri Paesi in cui lo si ritenga utile, a cui si possa rivolgere chiunque voglia chiedere asilo. E le commissioni ministeriali che devono valuta­re la concessione si rechino periodicamente sul posto per decidere chi ha diritto e chi no e garan­tire che chi dev’essere accolto come ‘asilante’ abbia subito il visto dai nostri consolati“.
    Ha detto una cosa intelligente: le richieste di diritto d’asilo devono essere fatte in uffici dell’Onu, presenti sui territori che minacciano diritti e libertà. In questo modo, chi si avventura sui barconi, è certamente un clandestino e non un “asilante”. Ha detto cose ragionevoli…

  19. DD Says:

    eh… fassino qualche volta ci prende.
    ma anche fini del resto.

    il fatto è che in Italia si fanno le leggi “a sentimento”, basta guardare il testamento biologico (dove tra l’altro proprio la Chiesa ha stravinto, una ragione in più per chiudere la bocca adesso).
    Invece di pensare a soluzioni ragionevoli, spesso si buttano giù due righe e si alimenta così la polemica sterile.

    In più non siamo neanche preparati di fronte alle accuse del resto dell’unione europea, sempre pronta a dire che sbagliamo, magari fin quando invece di respingerli, li spediremo un po’ più a nord, nord-ovest del territorio italiano, scatenando strani istinti “razzisti” anche nei civilissimi paesi dell’unione confinanti e non.

    Quindi bene i respingimenti ma ancora meglio sollecitare uffici “in loco” per gli asilanti.
    Non vedo cosa ci sia di male in queste manovre, siamo stati da troppo tempo una porta europea senza il minimo filtro sugli ingressi.
    Si possono trovare soluzioni concordi sia dal punto di vista umano che da quello strettamente pratico.

    Il vero guaio è che ci si ferma sempre a metà del lavoro.

  20. camelot Says:

    Risposta a Dd:
    Ma infatti tutto quello che si sta facendo rimane nell’ambito del diritto internazionale…niente in più, niente in meno…la questione è che se l’Italia incrementa i controlli, la pressione migratoria si sposta verso altre nazioni….e questo crea problemi, e quindi contestazioni….

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