Mag 09
18
Franceschini dialoga con l’aldilà
“Gentile Signora Vittoria,
sono Dario Franceschini, il segretario del Partito Democratico. Le scrivo perché conosco bene la situazione in cui si trovano oggi tante famiglie e perché voglio prendere con Lei, direttamente, un impegno.
Da qualche mese a questa parte, con il nostro Paese immerso in una crisi economica grave e profonda, la vita si è fatta ancora più difficile. Sa perfettamente di cosa parlo, perché sono cose che La riguardano in prima persone o che toccano da vicino persone a Lei care.
Con la pensione o lo stipendio di sempre non si riesce più a star dietro ai prezzi che salgono quando si fa la spesa. Poi ci sono i costi per la casa, le bollette e si temono sempre gli imprevisti.
Magari si vorrebbe aiutare i propri figli o i propri nipoti, perché pensando a loro le preoccupazioni sono tante: se troveranno mai un lavoro che non sia così precario, se dopo aver fatto tanti sacrifici per farli studiare si potrà finalmente vederli sereni e soddisfatti, se questi ragazzi riusciranno a sposarsi e ad avere i soldi per l’affitto o meglio ancora per un mutuo.
Le donne italiane hanno faticato tanto nella vita. Lavorando, in casa e fuori casa e sempre occupandosi della famiglia, sempre colmando le assenze di noi uomini. Ogni giorno. In mille occasioni.
Il mio impegno nei Suoi confronti è affinché la politica Le restituisca almeno in parte, la parte più grande possibile, questa fatica e questa sua generosità. Con leggi che aiutino concretamente le donne e le famiglie italiane.
Le chiedo di votare il Partito Democratico alle elezioni del 6 e 7 giugno per il Parlamento Europeo e di indicare, tra le sue preferenze, almeno una delle tante donne nelle nostre liste.
Per darci la forza di cambiare le cose Le chiedo di dare fiducia a me e al mio partito.
Metteremo ogni nostra energia per sconfiggere le ingiustizie e le disuguaglianze che vediamo ogni giorno e che gridano vendetta.
La saluto, augurando ogni bene a Lei e ai suoi cari.
Dario Franceschini”.
La Signora Vittoria cui si rivolge Franceschini, è mia nonna. Che oggi ha ricevuto la lettera.
Peccato, però, sia morta nel 2003.
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