Mag 09
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La paura è dei giornali o di Dario?
Giampaolo Pansa, su il Riformista:
“Il leader del Pd, Dario Franceschini, ha annunciato che il suo lavoro terminerà in ottobre. E che al congresso non chiederà il rinnovo dell’incarico. Farà davvero quel che ha detto? Guai a fidarsi delle promesse dei politici. Ma se andrà davvero così, mi mancheranno molto le sue sparate prive di senso.
Una delle ultime è quella sulla libertà di stampa in Italia. A sentire Dario, non esiste più. Perché tutti i media si sono consegnati prigionieri a Berlusconi il Caimano. È un mantra che lui ripete di continuo. Lo ha fatto anche all’“Annozero” di giovedì. Strillando che i giornali hanno paura, che non fanno più inchieste, che il Cavaliere si è mangiato tutti i media e se stravincerà le elezioni metterà in catene direttori e redattori.
Oggi è davvero così e domani andrà anche peggio? Penso di no. Leggo dodici quotidiani al giorno, più cinque settimanali. E non mi pare che il quadro sia quello che dipinge Franceschini. Anzi, mi sembra l’esatto contrario. L’ostilità verso Berlusconi è presente, con intensità diversa, nella maggior parte delle testate. Soprattutto in quelle a più forte tiratura. Com’è naturale, del resto. In democrazia, chi sta al governo ha contro i media, che lo debbono controllare e incalzare” (continua su Il Riformista).
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