Social card: 567.120 beneficiari che hanno speso 148,9 milioni di euro
Accolta in principio con sfavore, dalla sinistra nostrana, la social card ora inizia a raccogliere consensi; se è vero – com’è vero – che in tutta Italia si contano ben 26 amministrazioni locali (comunali, provinciali o regionali) che hanno attivato anch’esse una propria carta acquisti.
E’ il caso, ad esempio, del Comune di Fano, in provincia di Ancona; o di quello di Brindisi; o di Ghedi (in provincia di Brescia); o del Comune di Bologna; di Piacenza; di Novara; di Ferrara; di Brescia; di Parma; del Comune di Alessandria e della Regione Friuli Venezia Giulia. E, dal prossimo settembre, anche della Provincia di Roma. Inutile sottolineare come molte di queste amministrazioni siano guidate da esponenti di quello stesso Pd, i cui massimi vertici, fino a ieri l’altro, hanno contestato la social card.
Ma veniamo a cose ben più importanti.
Ad oggi, le carte acquisti attivate risultano essere 567.120 (a fronte di 788.290 domande pervenute). Per il loro tramite, e a quanto riferiscono da Poste Italiane, al 20 maggio sono stati spesi 148 milioni e 857 mila euro. Non proprio spiccioli.
Il tasso di utilizzo delle social card, inoltre, risulta essere pari al 95%. Mentre il 99% della spesa effettuata ricorrendo alla carta in oggetto, si è indirizzato al settore alimentare; e per il restante 1%, al settore farmaceutico.
E’ bene sottolineare una cosa: nel nostro paese manca una certificazione precisa che indichi, in modo attendibile, quante persone versano in condizioni di estremo disagio economico (e che avrebbero diritto, quindi, alla carta acquisti).
Le stime statistiche dell’Istat parlano di 2 milioni e 400.000 persone. La relazione tecnica che ha accompagnato il varo della social-card, invece, fa riferimento a 1.300.000 soggetti.
Ma si tratta, è bene precisarlo nuovamente, di stime. Un dato definitivo e certo, ad oggi non esiste.
Il governo, intanto, sta prendendo in esame – per il 2010 – la possibilità di riformulare i requisiti per usufruire della social card, onde ampliarne la platea dei beneficiari.
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Mi sono permesso di pubblicare questo post sul mio blog, ovviamente mettendo il link e citando la fonte. Se ci sono problemi scrivimi pure. Grazie e saluti.
Risposta a Marko:
Grazie a te 😉