Il cielo lasciamolo ai passeri. Noi restiamo con i piedi per terra

La sinistra nostrana seguita a cianciare di gossip. Evidentemente non riesce a fare altro; è priva di argomenti.

Eppure, di cose di cui parlare, ce ne sarebbero tante. Ma, probabilmente, non è interesse del Pd e dell’Italia dei Valori discutere di questioni politiche. Anche perché se si discutesse di queste, le affermazioni dei leader dei succitati partiti di sinistra, apparirebbero agli italiani per quel che sono: propaganda e menzogne.

Ad esempio.

Di Pietro, in questi giorni, ricorre spesso ad uno slogan che pare costruito appositamente per coglionare i fessacchiotti. Il capo dell’Idv, infatti, bercia: “Questo governo toglie ai poveri per dare ai ricchi”.

Ohibò. Addirittura?

No, perché a me sembrava che questo governo avesse approvato alcune misure che, diciamo francamente, proprio indirizzate ai ricchi non sembravano. Ma, evidentemente, sbagliavo.

La social cardattualmente in possesso di 567.120 italiani (che, grazie ad essa, hanno speso 148,9 milioni di euro) -, infatti, rappresenta – evidentemente – un tipico esempio di regalo fatto ai ricchi. Stupido io, che non l’ho capito prima.

Stessa cosa, poi, può dirsi per il bonus famiglia: chiunque possieda uno yacht, ne ha fatto richiesta. Come dubitarne.

Allo stesso modo, è andato a ruba tra i proprietari di Ferrari Testa Rossa, il bonus elettrico (mentre i proprietari di Porche, si narra non siano stati ammessi ad usufruirne, perché considerati troppo poco ricchi).

Tra i frequentatori di Sant Moritz, invece, è andata via come il pane la detassazione dei premi e del salario di produttività, che il governo ha regalato – con il pacchetto anti-crisi – ai plurimilionari con reddito lordo annuo fino a 35.000 euro.

Per non parlare, poi, dell’abolizione dell’Ici.

Oh, signora mia, non mi ci faccia pensare: il governo, in questo caso, l’ha fatta davvero grossa.

Perché?

Semplice: perché ha abolito l’Ici per il 60% dei nostri connazionali. E, com’è noto a tutti, il 60% degli italiani è ricco. Risulta da tutte le statistiche ufficiali.

Poi, non paghi di questo affronto alla miseria, quei delinquenti che siedono al governo hanno avuto anche la faccia tosta di non abolire l’imposta catastale sulle case, ai poveri veri. Infatti seguitano a pagarla, i possessori di ville e di immobili accatastati A1 (case di pregio). Uno sconcio! Così come lo è pure il fatto che si sia aumentata l’aliquota Irap, nella scorsa legislatura diminuita dal governo Prodi, ai poveri petrolieri. Una vergogna, signora mia!

Meno male, però, che Dario c’è.

Lui sì, che racconta fatti veri e mai menzogneri.

Infatti, oltre a ripetere gli slogan dipietreschi cui sopra si è accennato, il vice disastro – o transeunte -aggiunge anche un bel carico da novanta: “Con questo governo, l’evasione fiscale è aumentata”.

Senz’altro.

Sarà per questo, infatti, che il direttore dell’Agenzia delle Entrate, non più tardi di qualche settimana fa, urbi et orbi ha comunicato:

“Nel 2008 sono stati circa 645 mila gli accertamenti su imposte dirette, Iva e Irap, in crescita del 29% rispetto al 2007, quando erano stati pari a poco meno di 500 mila. Nel 2008 la maggiore imposta accertata è stata di 20,3 miliardi di euro, il 40% in più sul 2007 (14,5 miliardi). Rispetto ai 6,9 miliardi di euro incassati nel 2008 da attività di contrasto agli inadempimenti fiscali, l’attività di accertamento in senso stretto ha portato nelle casse dell’erario 3,7 miliardi di euro, il 28% in più rispetto al 2007”.

Il cielo lasciamolo ai passeri. Noi restiamo con i piedi per terra.

Mentre lorsignori sinistri spargono a destra e a manca parole gravide di serietà ed onestà, quei birbanti che siedono al governo si preoccupano di brigare e di tessere trame oscure. O, in alternativa, di cazzeggiare.

Sicuramente improntata al cazzeggio – al tirare a campare, senza nulla fare – è l’attività di contrasto alla criminalità organizzata, che questo governo ha portato avanti nel suo primo anno di vita.

numeri lotta alla criminalità organizzata governo Berlusconi

Infatti, e come raramente è accaduto in passato, sono stati arrestati ben 2.894 appartenenti alle organizzazioni malavitose. Di cui: 807 affiliati alla Mafia, 522 alla ‘Ndrangheta, 1.186 alla Camorra, e 377 alla criminalità organizzata pugliese.

Tra gli arrestati, figurano ben 207 latitanti (altri dettagli qui). Di questi, 22 erano ricompresi nell’elenco dei 100 ricercati più pericolosi; e nove, tra i 30 più minacciosi.

Altrettanto improntata al cazzeggio puro, inoltre, è stata l’attività finalizzata al sequestro di beni posseduti dai malavitosi. Attività semplificata da alcune norme, che il governo ha introdotto con il pacchetto-sicurezza.

Ebbene, alla criminalità organizzata nel suo insieme, sono stati sottratti beni per un valore di 3,3 miliardi di euro (di cui 535 milioni sono stati recuperati nei primi mesi del 2009).

Per non parlare, poi, della norma che ha inasprito il carcere duro per i mafiosi. O di quella che ha introdotto il divieto di patteggiamento in appello per gli stessi.

Il cielo lasciamolo ai passeri. Noi restiamo con i piedi per terra.

Aggiornamento del 5 maggio.

Ieri, intervenendo a Matrix, Franceschini ha raccontato un’altra balla: “Celebrare il referendum il 21 giugno, anziché il 6, costa al contribuente 500 milioni di euro in più“. Sicuramente!

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11 Responses to "Il cielo lasciamolo ai passeri. Noi restiamo con i piedi per terra"

  • Fort says:
  • camelot says:
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  • Fabio F. says:
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