Alle Amministrative l’Idv ha preso la metà dei voti rispetto alle Europee. E a quest’ultime il Pd ha perso voti anche a beneficio del Pdl
Dunque, a urne chiuse, la cosa più interessante da considerare è l’analisi dei flussi elettorali. Che ci spiega in che modo, e a discapito di chi, ciascun partito abbia guadagnato consensi; o, viceversa, a beneficio di chi ne abbia persi. In tal senso va lo studio elaborato dall’Istituto Cattaneo di Bologna. Prima di prenderne in esame i risultati, però, è opportuno valutare un’altra indagine: quella che raffronta l’andamento dell’Italia dei Valori alle Europee e alle elezioni amministrative (si consideri, al riguardo, la tabella pubblicata all‘inizio del post).
Il partito di Di Pietro ha avuto – come noto – un ottimo exploit alle Europee: racimolando l’8% dei consensi. E tuttavia, alle elezioni Provinciali non è riuscito – in media – a raccogliere più del 5%; così come alle Comunali non ha superato quota 4%.
Si valuti, ad esempio, Firenze: alle Europee, in questa città l’Idv ha ottenuto il 7,94% dei voti. Mentre alle Comunali non è riuscita a superare il 2,82%.
A Bologna, invece, il partito dell’ex pm ha raccolto l’8,86% dei consensi alle elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento. Ma alle Comunali, non è andato oltre il 4,43%. Ad Ancona, ad Avellino e a Padova, poi, ha preso rispettivamente il 9,02%, il 9,93% e il 9,30% alle Europee. Mentre alle Comunali, si è fermato – rispettivamente – al 4,51%, al 2,75% e al 5,54%.
Stessa cosa è avvenuta alle Provinciali: a Venezia, ad esempio, l’Italia dei Valori ha ottenuto il 6,44%. Ma nella stessa città, quando si è trattato di votare per Bruxelles, l’Idv ha racimolato l’8,37%. Anche peggio è successo a Taranto: alle Provinciali, infatti, il partito di Di Pietro non è andato oltre un modesto 3,77%. Mentre alle Europee, è riuscito ad agguantare un considerevole 8,18%.
Questi dati evidenziano come il consenso dell’Italia dei Valori sia tutt’altro che solido e strutturato; e come esso dipenda fortemente dal cosiddetto “voto di opinione” (che pesa soprattutto alle Europee). Un voto che oggi può premiare una formazione politica, e domani può premiarne un’altra. L’Italia dei Valori, dunque, è null’altro fuorché un fuoco fatuo, a tutt’oggi.
Veniamo, ora, a considerare lo studio dell’Istituto Cattaneo di Bologna. Premettendo, però, che per ragioni di brevità, qui si considereranno soltanto alcuni aspetti in esso analizzati.
Innanzitutto, la suddetta analisi ci spiega come l’astensione abbia penalizzato il Popolo della Libertà, più di qualunque altro partito. Determinandone il calo dei consensi rispetto alle Politiche (nell’ordine del 2,1%).
Per quanto riguarda il Partito democratico, invece, i consensi ch’esso ha perso – il 7% dei voti raccolti alle Politiche del 2008 – si sono incanalati in tre direzioni: verso l’astensione, verso la sua sinistra e verso la destra.
In quest’ultimo caso, il Pd ha ceduto voti al Pdl. Ad esempio a Milano, il primo ha perso lo 0,8% dei voti a favore del secondo. A Roma, invece, il travaso di consensi dal Pd al Pdl è stato del 2,9%. A Torino, invece, il partito di Franceschini ha regalato l’1,5% dei propri voti al partito di Berlusconi. A Firenze, addirittura, ne ha ceduti il 3,5%. A Napoli, l’1%; a Reggio Calabria così come a Catania, il 3,4%; a Verona, l’1,3%; a Brescia, l’1,2%.
In riferimento al Popolo della Libertà, poi, va aggiunta una cosa: se è vero che la stragrande maggioranza dei voti ch’esso ha perso alle Europee è finita nell’astensione, c’è tuttavia una piccola partizione d’essi che si è indirizzata verso il Partito Radicale del duo Pannella-Bonino (probabilmente a causa delle azioni di sabotaggio poste in essere dai laicisti anticlericali ed illiberali come la SVentura).
Ad esempio a Torino e a Milano, il Pdl ha ceduto ai Radicali l’1,1% dei propri voti; a Brescia ne ha ceduti l’1,3%; a Verona, lo 0,9%; a Padova, l’1,5%; a Reggio Emilia, lo 0,9%; a Bologna, addirittura, il 2,1%; a Firenze, il 2,0%.
Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà.
“(probabilmente a causa delle azioni di sabotaggio poste in essere dai laicisti anticlericali ed illiberali come la SVentura).”
Spero fosse ironico.
Il travaso di voti PdL verso i radicali dovrebbe invece fare riflettere sul disagio di una parte della base verso una deriva clerico-socialista, davvero illiberale, che rischia di far fare al partito la fine del GOP. Sempre che qualcuno si sia preso la briga di fare una riflessione seria sui dati, invece di partecipare al circo su “papi” o cercare una trincea dove nascondersi.
camelot un conto è il voto politico, un altro quello amministrativo.
io non sempre a quello amministrativo voto pdl anche se sono un berlusconiano.
la politica locale, purtroppo, spesso è tutt’altra cosa.
Risposta a John:
John, est modus in rebus. Sbraitare mostrando disagio, come ha fatto la SVentura, a pochi giorni dal voto, non serve ad una mazza. Se non forse a spingere la propria base di riferimento a votare altri….Inoltre io mi chiedo: ma Della Vedova, che ha fatto in 14 mesi di legislatura? Ha mai presentato una proposta di legge su questioni economiche, che fosse all’altezza di un liberale? Ti dico io, cos’ha proposto in 14 mesi: una volta, ha suggerito di finanziare un abbassamento delle tasse incrementando il deficit (nemmeno fosse un bolscevico qualunque); la seconda volta, ha proposto di pagare le imprese che vantano crediti nei confronti dello stato, sempre in deficit. A parte questo, null’altro ha detto e fatto…attendiamo con ansia che suggerisca qualcosa di davvero liberale…
Risposta a cristian:
So benissimo che funziona così…ma non capisco il nesso con il post, però…
Ciao Camelot non so se lo sai già e se la cosa ti può interessare, io comunque te lo dico ugualmente; un tuo articolo é su Panorama on line, ovviamente citando la fonte, in un articolo sula rete che ricorda i peccati di Baffino…
Ci sei tu, io, Gabbiano urlante e altri…
http://blog.panorama.it/italia/2009/06/25/dalle-escort-ai-finanziamenti-illeciti-la-rete-ricorda-i-peccati-dimenticati-del-pd/
Ciao mary
Risposta a Orpheus:
Sì, avevo visto. Grazie per l’informazione, ciao 😉
non capisci il nesso? Hai appena paragonato il voto amministrativo a quello politico dell’idv…
Risposta a cristian:
Perdonami, avevo risposto in fretta e furia. La questione è che l’Idv non ha perso qualche voto. In alcuni casi ha perso più del 50% dei voti presi alle Europee…io resto convinto che sia un partito del 4-5%…