Giu 09
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Il governo Berlusconi, chiusa la parentesi elettorale, torna ad affrontare le emergenze del Paese, innanzitutto la crisi economica. E lo fa con un decreto legge che stanzia due miliardi di euro.
Il provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri contempla diverse misure.
Innanzitutto, l’aumento degli assegni legati ai contratti di solidarietà (con lo stanziamento di altri 190 milioni di euro):
“In via sperimentale per gli anni 2009-2010 l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà è aumentato nella misura del 20% del trattamento perso a seguito della riduzione di orario nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2009 e 150 milioni di euro per l’anno 2010”.
In secondo luogo, una “riduzione del costo dell’energia per imprese e famiglie”.
In terzo luogo, i progetti di formazione per il lavoratori in cassa integrazione:
“Al fine di incentivare la conservazione e la valorizzazione del capitale umano nelle imprese nell’eccezionale periodo di crisi in via sperimentale per gli anni 2009-2010 i lavoratori già destinatari di trattamenti di sostegno al reddito di rapporto di lavoro, possono essere utilizzati dall’impresa di appartenenza in progetti di formazione o riqualificazione che possono includere attività produttiva connessa all’apprendimento”, “al lavoratore spetta a titolo retributivo la differenza tra trattamento di sostegno a reddito e retribuzione”.
Ancora.
Il decreto legge prevede aiuti economici a favore dei lavoratori destinatari di trattamenti di sostegno al reddito, per l‘avvio di nuove imprese. Più precisamente, l’incentivo:
“E’ erogato al lavoratore destinatario del trattamento di sostegno al reddito nel caso in cui il medesimo ne faccia richiesta per intraprendere un’attività autonoma, avviare una microimpresa o per associarsi in cooperativa”.
A favore delle aziende, invece, viene riproposta la detassazione – nella misura del 50% – degli utili reinvestiti in alcuni beni strumentali (quelli ritenuti essenziali).
Il decreto governativo, inoltre, contiene nuove previsioni per la cosiddetta commissione di massimo scoperto:
“Sono nulle tutte le clausole contrattuali aventi ad oggetto la commissione di massimo scoperto e ogni altra clausola avente il medesimo scopo o finalità“.
Si prevede, ancora, l’invio di altri 1.250 militari per il pattugliamento delle strade. E un tetto “di contenimento per stipendi e consulenze nelle società pubbliche”.
Altre informazioni sul decreto legge, qui.
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