Via libera al ddl sviluppo

Il governo porta a casa un altro risultato: l’approvazione in via definitiva del cosiddetto ddl sviluppo.

Vediamone i contenuti:

“NUCLEARE – In sei mesi dall’entrata in vigore della legge il governo predisporrà la normativa per tornare al nucleare e per la localizzazione degli impianti oltre che dei sistemi di stoccaggio e deposito dei rifiuti radioattivi. Sarà il Cipe a definire le tipologie degli impianti. I siti potranno essere dichiarati «di interesse strategico nazionale» e quindi soggetti anche a controllo militare. Prevista un’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio degli impianti che verrà rilasciata dal ministro dello Sviluppo economico, di concerto con l’Ambiente e le Infrastrutture «previa intesa con la Conferenza unificata». L’autorizzazione non sostituisce però la Via (valutazione di impatto ambientale) e la Vas (valutazione ambientale strategica).

AGENZIA PER LA SICUREZZA NUCLEARE – Sarà l’autorità nazionale per la regolamentazione tecnica, il controllo e l’autorizzazione ai fini della sicurezza delle attività concernenti gli impieghi dell’energia nucleare, la gestione e la sistemazione dei rifiuti radioattivi, la protezione dalle radiazioni, nonché la vigilanza sugli impianti. È saltata in quest’ultimo passaggio alla Camera la parte in cui si leggeva che l’Agenzia «opera con indipendenza di giudizio e di valutazione e in piena autonomia tecnico-scientifica e regolamentare, avvalendosi di personale qualificato e altamente specializzato».

RISPARMIO ENERGETICO – Il ministro dello Sviluppo economico predispone entro il 31 dicembre 2009 un piano straordinario per l’efficienza ed il risparmio energetico, da trasmettere alla Commissione europea, preparato con l’apporto dell’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica.

CLASS ACTION – In arrivo la class action, che però non sarà retroattiva: si potrà ricorrere solo per gli illeciti compiuti dopo l’entrata in vigore di questa legge. Inoltre la disciplina entrerà in vigore non prima del gennaio 2010. L’istituto giuridico della class action era stato introdotto con la Finanziaria 2008 dal governo Prodi e sarebbe dovuto entrare in vigore a giugno del 2008, ma il governo Berlusconi decise di rimettere mano alla normativa e stabilì una prima proroga al dicembre 2008, un successivo slittamento al 30 giugno 2009 e con il dl manovra varato la scorsa settimana ha sancito che non partirà prima del gennaio 2010.

ASSICURAZIONI – In arrivo il contratto di durata poliennale. Lo potrà proporre l’assicuratore al posto di una copertura di durata annuale a fronte di una riduzione del premio. Scatteranno però delle penalità nel caso di recesso.

PREZZO BENZINA – Giù il prezzo della benzina nelle Regioni che ospitano impianti di estrazione. Aumenta infatti dal 7% al 10% l’aliquota di prodotto che il titolare di ciascuna concessione di coltivazione è tenuto a corrispondere e contestualmente viene istituito il fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti per i residenti nelle regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi.

BOLLO GRATIS PER GPL – Le Regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica per 5 anni le auto e i veicoli commerciali che passano al Gpl o al metano.

FERROVIE PRIVATE – Le ferrovie private che vogliono operare in Italia dovranno essere «in possesso di un’apposita licenza», che però potrà essere data solo a chi ha sede legale nel nostro Paese o se nel Paese di appartenenza vige il principio di reciprocità. Quanto al servizio universale, il ministero delle Infrastrutture individuerà le tratte e le tipologie di servizi a più alta redditività.

NORME ANTICONTRAFFAZIONE – Multe più severe e carcere fino a 6 anni per chi pratica la contraffazione in modo sistematico dei marchi nazionali o esteri.

PUBBLICITÀ INGANNEVOLE – Anche per le compagnie marittime arriva l’obbligo di reclamizzare il prezzo dei biglietti comprensivo di tutti gli altri oneri, come le tasse portuali“.

Purtroppo, il ddl contiene anche due misure decisamente catto-social-comuniste. Da una parte, infatti, esso amplia di 70 milioni l’anno (per il prossimo biennio) il fondo per l’editoria. Dall’altra, poi, prevede che la copertura finanziaria di questa misura, sia garantita dall’inasprimento del prelievo fiscale a carico delle società petrolifere e di produzione energetica.

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà.



Tags: ,

5 Responses to "Via libera al ddl sviluppo"

  • ruys says:
  • valerio says:
Leave a Comment