Set 09
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“I giornali? E’ un segno di civiltà non leggerli. Bisogna lasciarli in edicola”.
“Scalfari ha leccato i piedi ai democristiani che stavano a Palazzo Chigi, da Andreotti a De Mita. E adesso fa il capo dell’antipartitocrazia. Che cosa si vuol fare? Cacciare deputati e senatori, per lasciare tutto in mano a Scalfari?” (31 ottobre 1992).
“Ormai i giornali sono un problema in Italia, esattamente come la corruzione” (13 novembre 1992).
“In questo Paese non sarà mai possibile fare qualcosa finché ci sarà di mezzo la stampa. La prima cosa da fare quando nascerà la Seconda Repubblica sarà una bella epurazione dei giornalisti in stile polpottiano”. (13 aprile 1993).
“Scrivete pure quello che vi pare, tanto i giornali non li legge nessuno. E anche voi contate poco: prima o poi vi licenzieranno” (2 agosto 1996)
“L’ho detto una volta per tutte, con validità erga omnes, con valore perpetuo: quello che scrivono i giornali è sempre falso” (5 maggio 1997).
Un sincero democratico di lungo corso.
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