Ott 09
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Mini liveblogging
16.00. Sto seguendo, grazie a Repubblica.Tv (via digitale terrestre), la cosiddetta manifestazione a favore della libertà di stampa (anche il Tg4 ha aperto una “finestra informativa“ sulla kermesse, e in studio è presente Piero Ostellino). A occhio e croce, in piazza saranno presenti 50.000 persone in tutto (attendiamo i dati della Questura di Roma), e c’è un fiume di bandiere di partito: del Pd, dei vari movimenti comunisti, dell’Italia dei Valori, di Sinistra e Libertà e della Cgil. Insomma: è una manifestazione dell’opposizione. 😉
16.14. Fischi all’indirizzo della Cisl, i cui dirigenti hanno deciso di non partecipare alla scampagnata.
16.29. Siddi, il capo del sindacato unico dei giornalisti: “Noi non siamo i professionisti dell’antiberlusconismo”. Lo sventolio fragoroso di bandiere rosse lo conferma (diciamo francamente).
16.45. Repubblica.Tv sta intervistando Pierluigi Bersani, noto giornalista italiano.
16.52. Valerio Onida, il presidente emerito della Consulta, ha appena detto che i politici possono rivolgersi ad un magistrato (è il caso di Silvio) se si sentono diffamati o calunniati dalla stampa. Ohibò! E allora perché cacchio manifestate? 😀
16.54. Adesso Repubblica.Tv sta intervistando Norma Rangeri. Quest’ultima indossa una splendida t-shirt, recante la scritta: “Gattocomunisti sempre”. La voglio anch’io.
17.02. Rep.Tv chiede un commento a Massimo Giannini, il vice direttore del quotidiano di largo Fochetti, anche detto La Bocca della Verità: “Questa manifestazione dimostra che in piazza non c’è solo l’opposizione”. Infatti.
18.00. Un giornalista di Rep.Tv ha appena fatto un clamoroso autogoal, perché all’indirizzo di Diego Bianchi (in arte: Zoro), ha rivolto questo quesito: “Secondo te è riuscita la manifestazione antigovernativa?”. Libertà di stampa? Oh, yeah.
18.20. Foto dei manifestanti (via l’Unità).
19.00. Sul palco è appena salita, per tenere una breve concione, la compagna Jasmine Trinca (quanto mi piace).
19.10. Anche molta sobrietà.
19.24. Per non parlare, poi, dei pensieri profondi, recapitati tramite sms a l’Unità.
19.59. C’è la dittatura, e milioni di italiani sono convinti che la libertà di stampa sia in pericolo.
20.15. Ohibò, mi sono sbagliato: in piazza non sono scese 50.000 persone, ma addirittura 60.000 (quattro gatti, signora mia, quattro gatti). Il liveblogging finisce qui.
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