Dic 09
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Mafia, ne abbiamo arrestato un altro
La Mafia, mai come in questo momento, rimpiange i bei tempi in cui al governo, anziché la destra, c’erano i Prodi, i Bersani e, soprattutto, i Di Pietro.
Rimpiange quei tempi, perché all’epoca i suoi affiliati vivevano serenamente: nessuno dava loro la caccia, ed essi potevano delinquere in tutta tranquillità.
Ora non più: l’Era Viola è finita, e al suo posto è subentrata quella del Cinghiale Bianco (o Shrî-Shwêta-Varâha-Kalpa).
Sicché non può stupire che dopo l’arresto – avvenuto tre giorni fa, e visibile nel secondo video – del numero due di Cosa Nostra, Giovanni Nicchi (e il fermo del narcotrafficante Gaetano Fidanzati), lo Stato, ieri, sia riuscito a garantire l’incarcerazione di un altro boss mafioso: Salvatore Caruso, reggente del clan catanese Cappello.
I numeri, d’altra parte, parlano chiaro; e i fatti, come noto, sono argomenti testardi.
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