Dic 09
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Magistrati sconsiderati
Accade che il tribunale di sorveglianza di Bologna conceda gli arresti domiciliari al boss mafioso Gerlando Alberti jr; già condannato all’ergastolo, e responsabile del sequestro e dell’uccisione di Graziella Campagna.
“Quello che è successo ieri è una cosa sconvolgente e vergognosa, che offende la dignità di mia sorella, della nostra famiglia e di tutti gli italiani”, così ha commentato l’accaduto, il fratello della vittima, Giuseppe; che ha aggiunto:
“Se la pena è certa non si capisce come mai dopo tanti processi e tanto tempo è stata presa questa decisione. Ma allora dove sta la giustizia? Chi pensa a quella ragazza? Che giustizia è quella che manda a casa un assassino?”.
“Sono indignato e mi auguro che l’ispezione disposta dal ministro alla Giustizia sia vera, fatta con criterio e dia risposte agli italiani e affinché chi ha ucciso mia sorella se ne rivada in galera”.
Il ministro della Giustizia, Alfano, naturalmente è intervenuto:
“Ho disposto un accertamento e raccomandato celerità e solerzia affinché si faccia luce sulla scarcerazione di Gerlando Alberti junior”.
Al pari di due esponenti dell’opposizione, Lumia (del Pd) e D’Alia (dell’Udc):
“È un regalo a un boss mafioso che non bisogna assolutamente consentire. Lo stato deve reagire e io combatterò contro questa decisione” (Lumia).
“Un po’ più di attenzione sarebbe stata necessaria e credo che abbia fatto bene il ministro alla Giustizia a disporre un’ispezione”, anche perché sarebbe stato più “opportuno affidare il personaggio a una struttura sanitaria anziché concedergli gli arresti domiciliari” (Gianpiero D’Alia).
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