Dic 09
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Quello a suo carico, a nostro avviso, era null’altro che un processo indiziario: molte congetture, e pochi fatti che ne comprovassero la colpevolezza.
In più, ci sembrava che Alberto Stasi fosse vittima di troppi pregiudizi (a volte finanche lombrosiani): buona parte delle accuse che gli venivano mosse dal Pm Rosa Muscio, infatti, originavano dalla convinzione che, essendo un abituale fruitore di siti internet dal contenuto pornografico – e perciò stesso un individuo abietto, a giudizio dell’inquirente -, egli non potesse che celare nell’anima lo stigma dell’assassino. Un sillogismo delirante.
Non a caso, il gup Stefano Vitelli lo ha prosciolto con formula piena.
Alberto Stasi non ha ucciso Chiara Poggi.
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