Parlatevi, mettevi d’accordo, e poi ci fate sapere

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Si dichiarano pronti ad affrontare la sfida delle riforme. Alcuni di essi, addirittura, pare non vedano l’ora di mettere mano all’architettura costituzionale, onde ridisegnare da cima a fondo gli equilibri tra i vari poteri.

Impazienti, si mostrano.

Peccato, però, che tale impazienza – che negli ultimi giorni ha indotto molteplici esponenti del partito a rilasciare interviste a destra e a manca, sull’argomento – fin ora abbia impedito ai leader del Pd di concordare una posizione unitaria, su ciascuna delle riforme che si vorrebbe affrontare in Parlamento.

Ad esempio, in tema di legge elettorale, nessuno ha ancora capito quale sia la posizione ufficiale di Largo del Nazareno.

Quattro giorni fa, infatti, D’Alema ha dichiarato:

Si dovrebbe proporre la riforma elettorale, sono convinto che la soluzione migliore sia un sistema di tipo tedesco”.

Ieri, invece, Enrico Morando ha detto qualcosa di diverso:

E’ necessario (..) un accordo vero e trasparente con il Pdl, che escluda in ogni caso l’ipotesi di sistema elettorale tedesco (…)”.

Io parto dal presupposto irrinunciabile del bipolarismo fra due coalizione a partito dominante. Non voglio sentir parlare di meccanismo tedesco e neoproporzionale, che ci allontana dalla legittimazione popolare dei governi e dalla competizione sperimentata nel 2008 (…)”.

Quando si dice: idem sentire et velle.

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10 Responses to "Parlatevi, mettevi d’accordo, e poi ci fate sapere"

  • cervellofritto says:
  • dissenso says:
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  • cervellofritto says:
  • camelot says:
  • Cachorro Quente says:
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