Gen 10
20
Uniti sempre e su tutto
Il centrosinistra è sempre molto coeso, e il “caso Puglia” ne è una prova.
“Penso che la maggior parte dei militanti, dei simpatizzanti del popolo del centrosinistra voterà me proprio perché vuole vincere, vuole vincere non le primarie, vuole vincere le secondarie”.
“Il rischio è che un centrosinistra allargato ma orfano di una guida che è conosciuta e che è entrata fortemente nell’immaginario popolare possa andare incontro ad una sconfitta”.
“La sinistra siamo noi. Quella democratica, quella popolare, quella che si occupa sia degli operai che dei piccoli e piccolissimi imprenditori, quelli che hanno 5 o 6 dipendenti. E che non ce la fanno più”.
“Le primarie non sono una rivincita personalistica tra Nichi Vendola e Francesco Boccia. Sono il confronto tra due ipotesi diverse. Vendola va al voto con una minicoalizione e abbiamo già fatto la prova alle politiche del 2008. Abbiamo perso. E perderemmo anche in Puglia. Con Vendola si vuole andare all’opposizione. Boccia, invece, mette in campo una nuova coalizione larga e unita”.
“Non facciamo la campagna contro Vendola ma una campagna per una nuova coalizione più ampia e per un giovane. Boccia ha 10 anni meno di Vendola. È anche un passaggio di testimone a una generazione più giovane che può dare alla Puglia una prospettiva di una alleanza democratica ampia che arriva fino al centro moderato. Noi guardiamo al futuro. Questa non è una campagna recriminatoria. Boccia si presenta come un candidato in grado di costruire attorno a sé un’alleanza vincente”.
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