Mar 10
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Abracadabra, Sinsalabin
Fossi un giornalista o un politico dell’uno o dell’altro schieramento, in questo momento eviterei di fare previsioni sull’esito delle Regionali. E per un motivo: nessuno sa, a cominciare da quelli che ogni giorno visionano i sondaggi, come esse andranno a finire. La situazione, infatti, è così incerta che è possibile accada tutto. Ovvero: che il centrosinistra subisca una clamorosa batosta, o ch’esso riesca a rimanere saldamente al potere nella più parte delle Regioni italiane. Perché questo è il punto: in gioco, in queste elezioni, è solo la sopravvivenza del centrosinistra. Non altro.
In gioco è solo la sopravvivenza politica del centrosinistra perché la maggioranza delle Regioni chiamate alle urne – 11 su 13 – è amministrata da tale coalizione. E su questo si pronunceranno gli elettori: giudicheranno come lo schieramento progressista abbia governato e se sia opportuno cambiare cavallo o confermarlo. Qualsiasi altra “lettura” del voto appare fuorviante.
La situazione, come si diceva in principio, è molto incerta perché in alcune Regioni gli sfidanti sono quasi alla pari: così è nel Lazio, in Piemonte e in Liguria.
C’è chi opina, poi, che anche in Campania il vantaggio della coalizione berlusconiana non sarebbe così tanto netto – e solido – come appariva in principio, e che il centrosinistra potrebbe addirittura riuscire a conservare la poltrona di governatore. Ne dubito: tre lustri di regime partitocratico e camorrista hanno ridotto in cenere la Campania, e il bisogno di una svolta profonda è largamente sentito dai miei corregionali.
Vi sono, poi, le cosiddette “Regioni rosse”: territori in cui la democrazia propriamente detta nemmeno esiste, e in cui i cittadini non sono nemmeno liberi di votare, con ogni probabilità (si pensi all‘Emilia-Romagna o alla Toscana). Queste Regioni, naturalmente, non possono essere conquistate dal centrodestra.
La Calabria, invece, finirà sicuramente al centrodestra: Agazio Loiero, infatti, non è mai stato in partita.
Per il centrosinistra, dunque, vi sono quattro scenari:
A) Esso perde solo una Regione: la Calabria.
B) Ne perde due: Calabria e Campania.
C) Ne perde più di due: Calabria, Campania e Piemonte (e magari anche il Lazio).
D) Ne perde più di quattro e Bersani rassegna immediatamente le dimissioni.
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