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Consiglio di ascoltare con molta attenzione soprattutto il contenuto del terzo video (“Fini: economia, welfare e riforma delle pensioni“).
Tags: Gianfranco Fini, Intervento di Gianfranco Fini alla Direzione nazionale del Popolo della Libertà, Popolo della Libertà, video
This entry was posted on Aprile 22, 2010 at 5:13 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Gianfranco Fini Politica Popolo della Libertà by camelot 28 Comments
Per completezza, andrebbe aggiunto anche il video dei momenti immediatamente successivi all’ultimo: quello dove Berlusconi “fa un culo come un secchio” (come si dice a Roma) a chi non solo ha fatto retromarcia dopo aver abbaiato per giorni, settimane, mesi ed essersi invece presentato nel momento clou con la coda fra le gambe e la testa fra le nuvole; ma soprattutto a chi non ha ancora capito di aver commesso un errore politico madornale.
Cioè, di non aver saputo semplicemente aspettare: tra tre anni la poltrona di Berlusconi sarebbe stata sua di diritto.
Ora, invece, grazie ad una inaspettata miopia, Fini andrà a far massa nel dimenticatoio della politica, assieme al suo omologo a sinistra, Massimo D’Alema. E la colpa sarà stata solo sua.
Risposta a Polìscor:
Per favore, suvvia: Fini ha posto questioni serie, politiche, e assolutamente condivisibili per chiunque voti il centrodestra e il Popolo della Libertà….capisco l’odio e il pregiudizio che ti animano, ma cacchio: ha detto cose importanti!
Una fra tutte: “Se non si abbassano le tasse entro il 2013, col cacchio che le rivinciamo, le elezioni!” (non è il contenuto letterale, ma la sostanza è questa)….
Ciao Cam,
leggo molte volte il tuo blog ma è la prima volta che lo commento. Sono cittadino di un comune del Veneto, simpatizzante del Popolo della Libertà. Mi permetto di fare alcune considerazioni, frutto della mia breve esperienza personale in quanto ancora giovane:
sento Gianfranco Fini parlare della Lega. Da questo angolo d’Italia, dalla mia provincia – dove il partito ha tenuto la valanga verde -, posso dire che il successo della Lega è meritato. Ma non perché tratta del federalismo fiscale o dell’immigrazione o delle moschee, ma perché è presente sul territorio, i suoi coordinatori tengono a vincere in tutti i comuni, anche del comune più insignificante, cosa che il Popolo della Libertà non ha mai fatto nel mio comune. Mentre gli uomini della Lega erano presenti un giorno sì e l’altro anche (ok, il nostro candidato sindaco era verde), i coordinatori provinciali del nostro partito non si sono mai fatti vedere, se non per presentare il candidato e prendersi gli onori della vittoria. Il partito con la maggioranza relativa in Italia dovrebbe essere onnipresente; invece resta seduto.
Per quanto riguarda l’economia, prima delle elezioni un mio amico, piccolo imprenditore, mi ha detto che è deluso del nostro governo. Qui, nel Nord-Est, moltissime imprese stanno chiudendo; molti imprenditori si suicidano; sono moltissime le aziende che chiudono ed operai che stanno a casa. E il Governo, di concreto, cosa fa? Gli incentivi da soli non bastano. Io non mi intendo di economia, ma perché non si obbligano le banche ad iniziare a dare più credito a chi glielo chiede? Ci sono altre cose da fare e che anche tu hai sostenuto. Ma bisogna fare qualcosa di concreto. Altrimenti l’unica forza che ci guadagna è la Lega. Perché, oltre ad essere presente sul territorio, la Lega prende anche i voti dei delusi di Berlusconi, che dovrebbe essere il primo a cogliere i problemi degli imprenditori. Il mio partito dovrebbe essere strutturato in modo che i coordinatori, che non devono stare seduti a Venezia, Verona, Padova ecc, recepiscano il messaggio dei cittadini e lo portino ai deputati, senatori e qualsiasi altro. Questo non sta avvenendo. Ci stiamo riposando sugli allori, sul risultato elettorale favorevole. Ed il PD, in questo non aiuta, perché non fa opposizione. L’unico che sta dando la strigliata giusta è proprio Fini. E l’intervento nel campo economico è più importante di tutte le riforme istituzionali. Anche io sono un presidenzialista (sono anche federalista). Ma prima si deve aiutare l’economia e la piccola impresa a riemergere, poi si pensa ad altro.
Scusate per il commento-sfogo lunghissimo. Saluti
RIsposta a zabby:
Innanzitutto grazie per il commento e per esserti “appalesato”.
In secondo luogo:
“Per quanto riguarda l’economia, prima delle elezioni un mio amico, piccolo imprenditore, mi ha detto che è deluso del nostro governo. Qui, nel Nord-Est, moltissime imprese stanno chiudendo; molti imprenditori si suicidano; sono moltissime le aziende che chiudono ed operai che stanno a casa. E il Governo, di concreto, cosa fa? Gli incentivi da soli non bastano”
Se mi leggi con frequenza saprai che il sottoscritto, nel suo “piccolissimo”, rompe le palle un giorno sì e l’altro pure sulle questioni economiche: taglio di spesa pubblica e riduzione delle tasse; privatizzazioni e liberalizzazioni ecc. ecc.
Mi conforta il tuo commento perché mi dice che tante volte ho scritto cose vere, che il nostro elettorato – nel Nord come nel Sud, giova ricordarlo – chiede meno stato e più mercato, e un fattivo sostegno alla ripresa economica e alla crescita.
Io ne sono convinto, e spero che le richieste che Fini ha formulato alla Direzione nazionale si traducano in “atti di governo”, in politiche concrete e non in chiacchiere. L’auspicio è che Berlusconi lo capisca, e scelga attentamente le “priorità economiche” dell’esecutivo che presiede, perché la crisi economica – su questo modesto blog lo si diceva un anno-un anno e mezzo fa – deve indurre il governo a cambiare agenda, e a privilegiare su tutto la riduzione delle tasse.
Ti ringrazio ancora per il commento.
Ciao 😉
Ha fatto un discorso straordinario su ogni tema. Un grande davvero!
Risposta a simone:
Ha parlato di cose concrete: onorare le promesse elettorali; ridurre le tasse; fare la riforma delle pensioni; procedere per davvero alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Ha parlato da leader serio e affidabile….
Premetto che ho sempre votato per Forza Italia, mi considero un berlusconiano e un liberale. Ora come ora sento molto più vicino alla mia sensibilità Fini che non Berlusconi e la cosa mi dispiace parecchio. Io ho adorato Silvio, ma ora non è più lui, non lo riconosco più. E’ triste ammetterlo, ma è così.
ciao
Risposta a Luca:
Ciao, Luca. Penso che parecchi ex elettori di Forza Italia la pensino come te. Comunque l’essenziale è che il partito resti unito e che si prendano in considerazione, è nell’interesse di Berlusconi innanzitutto, i suggerimenti di Fini. Su questo modesto blog, ad esempio, il fatto che l’avvio del federalismo fiscale e la riduzione delle tasse siano incompatibili – è una delle questioni sollevate da Fini -, lo si è detto tante volte, e nel Popolo della Libertà lo sanni tutti. Le questioni, allora, sono queste: si può rinunciare ad un punto fondamentale del proprio programma elettorale pur di non scontentare la Lega? E tutto ciò, avviare il Federalismo fiscale e non tagliare in questa legislatura le tasse, è nell’interesse del Paese?
mi scusi, ma quando fini dall’alto del suo scranno esternava contro il governo, o quando fu pizzicato a Pescara a dire la sua su Berlusconi, lei dov’era?
Ciao Cam,
ieri ho ascoltato con attenzione i vari interventi ed ero più interessato ai temi che proponeva Fini che a lui in quanto “personaggio del giorno”…il problema è che dopo il casino di ieri quei temi sono sepoliti…purtroppo Fini non ha grandi doti comunicative…la gente non ha capito nulla…
ne abbiamo gia parlato in passato…i temi sono condivisibili, ma i tempi e i modi sono sbagliati.
Da sempre ho apprezzato i libri e i film di Giovannino Guareschi, in uno dei tanti film (non mi ricordo quale) don Camillo diceva : “In politica per semplificare le cose occorre complicarle un po’ prima”.
mi sembre che le abbiano complicate abbastanza…speriamo bene 🙂
Ciao
ho trovato il discorso di Fini largamente condivisibile ma c’è un “però” grande come una casa.
Fini non partecipa alla vita attiva del partito ma diffonde quotidianamente “frecciate” e “distinguo” a mezzo stampa.
nei pochi incontri tra SB e GF ques’ultimo ha parlato poco di politica e molto di poltrone: da quello che ho capito sono mesi che chiede le teste di La Russa, Gasparri, Feltri (e qualche deputato, ironizzando, cita pure il Gabibbo).
a questo punto la risposta di Silvio è solare: 1) è la prima volta che sento queste cose 2) sono largamente condivisibili 3) se le dicevi nei luoghi adatti (che non frequenti!) era meglio rispetto a questo casino 4) se i giornali ti attaccano non sono affari miei 5) le colpe che mi assegni (pdl sicilia e rafforzarsi della Lega) sono in parte anche tue 6) ieri l’altro mi hai detto che te ne andavi, hai cambiato idea? 7) se vuoi fare politica molla il ruolo istituzionale
non so voi ma sapendo i retroscena (leggendo anche stampa di sinistra che è comunque ottima per conoscere la magagne dei “nostri”) ho trovato Berlusconi molto più “onesto” o forse … meno ipocrita; per l’ennesima ben lontano dal mondo dei politici di professione e da quelli che cambiano idea repentinamente seguendo solo il proprio tornaconto.
so bene che Berlusconi ha tanti difetti e Fini li ha illustrati tutti parlando al cuore del centrodestra …. ma sentire quel discorso da lui è veramente singolare. da un politico di professione che cambia idea dalla sera alla mattina pur di prendere la poltrona di deputato; un personaggio che ad ogni campagna elettorale fa il peso morto sperando quasi nella sconfitta per poi reclamare posti in più in perfetta linea Casini & Follini. come si fa a lamentarsi se poi la massa segue Berlusconi?
la Polverini nel Lazio l’ha voluta Fini! ha fatto qualcosa per lei? quando ha vinto la prima persona che ha ringraziato è stato Berlusconi che come sempre, da anni, tira la carretta DA SOLO. gli altri, se va bene, non lo boicottano!
in quest’ultimo episodio poi si è passati dalla scissione ai gruppi autonomi alla corrente interna e infine al “resto per darti fastidio” in base a come faceva più comodo. c’è da rimpiangere Bertinotti che almeno aveva il coraggio di andare a casa.
attendo commenti soprattuto da chi non la vede in questo modo.
Caro Camelot;
è da un po di tempo che non commento più …. colpa mia e non me ne volere …. ma la giornata di ieri è stata storica quindi non posso non lasciare il mio segno, pronunciare la mia voce.
Cosa rimarrà nel futuro di quella direzione di partito? Per cosa si ricorderà? …vediamo….
-Sarà ricordato come il primo evento pubblico, con tanto di telecamere in diretta in cui abbiamo visto qualcuno muovere critiche dirette, anche personali, al Cavaliere: a mia memoria nessuno mai aveva avuto il coraggio di puntare il dito in faccia a Berlusconi, additandogli, ad esempio, l’ostracismo che è in grado di fomentare tramite i “direttori da lui pagati”.
-Sarà ricordato come la ferma presa di posizione di un co-fondatore del PdL contro le linee guida del partito su cui si è DOVUTO appiattire: ricordiamoci che il PdL è nato gioco forza per poter prendere il premio di maggioranza dopo che il PD di Veltroni decise di “correre da solo”:le linee guida non erano assolutamente state fissate e quindi non trovo ciò come un tornare sui suoi passi. Anzi, reputo la presa di posizione di Fini come un atto d’amore verso quell’elettorato (me incluso) che votando An ed essendosi ritrovato a dover votare (gioco forza) PdL si sente “leggermente” smarrito nel non ritrovare in quel partito la stessa storia, le stesse tradizioni, i medesimi valori rappresentati dalla vecchia cara AN.
-Sarà ricordato come l’inizio della fine dell’autorità cesarea di Berlusconi sulla sua classe dirigenziali appiattita sempre più su posizioni di favore del premier e sempre meno incentrata su un dialogo con la comunità. A tal proposito cerca di fare un’esperimento mentale di facilissimo intendimento: se Berlusconi non ci fosse più (e non la sto “tirando” a nessuno, ci mancherebbe…) e si dovesse andare a votare domani mattina qualcuno potrebbe dirmi con quale faccia verrebbero difesi i provvedimenti che hanno tenuto impegnato il governo per mesi in fatto di giustizia in un periodo socio-economico in cui poco o nulla si è fatto per dare respiro alle famiglie, alle imprese etc? A chi serve avere un processo breve ma potenzialmente ingiusto? A chi serve una legge ad ok sul premier indagato quando a fine mese non si pagano le bollette?
In definitiva vorrei chiosare sul peso della LegaNord: è di poche ore fa la reazione del Carroccio affidata a Bossi. Un aut aut: o si estromette Fini dal partito (con che ratio, poi, non lo so …. è uno dei due cofondatori!!) o ….non risulta chiaro. Già questa presa di posizione pone in premier in una situazione dalla quale, politicamente, dovrà ammettere i timori di Fini: o si tenta di estrometterlo, dandogli ragione sul ruolo di primo piano che la Lega sta rivestendo o ci si smarca dalla Lega … ed è proprio ciò che Fini ha chiesto….
Risposta a danieleb54:
Ero a fare sesso con tre brasiliane, e stavo in compagnia di Silvio….
Risposta ad alfio:
Ciao, alfio. Diciamo che ciò che ha detto è assolutamente condivisibile e chi non lo si considerasse tale, dovrebbe votare per il centrosinistra.
Il contenuto della sua concione è finito sepolto non per sua colpa, ma perché nessuno ha voluto soffermarsi sui temi che ha sollevato, a cominciare da Libero e da Il Giornale. Sbagliando! Perché Fini, come ho già scritto in un commento ieri, ha sollevato questioni serie, soprattutto in riferimento al taglio delle tasse; e ad un certo punto a Berlusconi ha detto (in buona sostanza, non in senso letterale): “Silvio, ma tu pensi noi si possa vincere nel 2013 se non riduciamo le tasse?”. E Berlusconi, a questo, non ha risposto…
Risposta a resrever:
Amico mio, hai messo tante questioni sul tappeto.
Innanzitutto, i “retroscena”, noi comuni mortali, li apprendiamo dalla stampa. Dunque non sappiamo come siano andate davvero le cose, se Berlusconi ieri abbia raccontato il vero o no (e te lo dice uno che legge quattro quotidiani in versione cartacea al di’).
In secondo luogo, Berlusconi, hai ragione, è “parso” più sincero: ma un conto è “apparire”, un conto è “essere”. Gli attori, quelli veri, quelli che recitano ad esempio in teatro, riescono ad apparire in qualunque condizione essi vogliano. Anche qui: non sappiamo quale fosse il suo stato d’animo, e non sappiamo se abbia “recitato” o meno. Ad esempio, a me è parso molto ma molto irritato, nervoso, stizzito: recitava?
Quanto al parallelo frusto tra Fini e Follini (o Casini), lo eviterei: giusto per non aggiungermi al coro di pecore belanti che c’è in giro.
Fini ha posto questioni concrete, politiche, e ieri non ha ricevuto risposta. Le tasse verranno diminuite in questa legislatura? Si vuole fare concorrenza alla Lega? E perché non si cavalca il tema dell’abolizione delle Province, della privatizzazione delle municipalizzate e della riduzione delle tasse?
Quanto alla “finzione” o alla “sincerità”: Berlusconi ieri ha detto diverse bubbole (probabilmente). Ad esempio ha raccontato che l’abolizione delle Province comporterebbe un risparmio di soli 200 milioni di euro. Beh, secondo l’Eurispes, il risparmio ammonterebbe a 10,6 miliardi di euro. Rendo? 😉
Quanto a Fini, ieri probabilmente ha fatto un solo errore: quando ha parlato, avrebbe dovuto riconoscere di avere a sbagliato, a volte, nel fare il “controcanto”, e di essersi a volte soffermato su temi – penso all’integrazione degli immigrati – abbastanza lontani dal “sentire” del popolo di centrodestra. Ma a parte questo, e stando al “merito” di ciò che ha detto, altri errori non ha fatto.
“Ieri il Pdl è divenuto finalmente un partito in carne ed ossa. Serviva uno scossone, per far nascere veramente il Partito del popolo della libertà. E ieri Fini ha dato quello scossone. Tutto qui. Una novità per alcuni. La normalità per tutti i grandi partiti politici europei” scrive Italo Bocchino su Generazione Italia.” Bocchino.
Non mi piace assai ma tra tutte le dichiarazioni che ha fatto questa l’ha azzeccata!
dai, che Fini fa nascere una vera destra liberale e conservatrice.
ciao saluti
Risposta a Marco:
Ciao, Marco. Di sicuro ieri si è vissuto una bellissima pagina di democrazia, per l’intero Paese….
Risposta a valerio:
Più che altro speriamo la sinistra prenda a modello la splendida pagina democratica che abbiamo vissuto ieri, e la prossima volta celebri un vero congresso, con piattaforme programmatiche difformi l’una dall’altra, e con idee che vengano esplicitate in modo chiaro. Ieri Fini e Berlusconi hanno dato una grande lezione di democrazia all’intero Paese, e a tutti i partiti. Quando mai si è visto qualcosa di simile, la diretta di una direzione nazionale di un partito, fruibile in ogni dove, a cominciare da Internet?
@camelot grazie per il commento.
solo un appunto: lo studio di Eurispes sposta i dipendenti in altri enti e quindi dalla spese totale toglie solo gli stipendi.
ma la strada innevata chi me la pulisce? il dipendente lo fanno sedere in cortile a lavorare con il pallottoliere o gli danno una scrivania e un PC ? i soldi che la provincia sparge sul terrirtorio arrivano ancora?
lavoro in un ente pubblico e ti assicuro che il discorso è molto + complesso di quello fatto dall’Eurispes.
ieri Berlusconi è stato molto preciso (a parte sui 150 anni della “Repubblica” :DD ) e ha detto quanto si risparmia trasferendo dipendenti e COMPETENZE alle regioni.
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dopo aver scritto quanto sopra (frutto del mio ragionamento, giuro!) ho trovato questo link che riporta cifre molto simili (persino inferiori) a quelle di Berlusconi (119 milioni invece di 200).
http://www.ambientediritto.it/dottrina/Dottrina_2009/province_rapicavoli.htm
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ma Silvio, lo studio non potevi farlo prima della campagna elettorale invece di andare in giro a dire “delle prov. non parlo perchè tanto le aboliamo” ??
Risposta a resrever:
Sia detto con rispetto: ma credo che l’Eurispes sia attendibile, diciamo (soprattutto come “fonte”). Può aver un po’ esagerato; ma tu capisci che tra 200 milioni di euro e 10,6 miliardi c’è un abisso. Inoltre, nel Nord Italia, molteplici industriali – gente che i calcoli li sa fare bene – si sono schierati in blocco a favore del boicottaggio delle votazioni provinciali. E lo avrebbero fatto per un risparmio di “soli” 200 milioni? Ne dubito. Probabilmente, come spesso capita, la verità sta nel mezzo.
In ogni caso, Berlusconi aveva promesso la loro integrale abolizione, e la Bozza Calderoli sul Federalismo fiscale ha attribuito alle Province nuovi – ed ulteriori – balzelli.
No cam, Fini ha dato una lezione di democrazia (al presidente del Consiglio), Berlusconi invece si è dimostrato ancora una volta poco incline ad accettare critiche e dialettica democratica. Gli da fastidio, e non poco, che lo si contraddica, e tra l’altro sono dieci giorni che le sue reazioni nei confronti del co-fondatore del Pdl lo sottolineano. Per dire la verità sono quindici anni che ce ne siamo accorti, ma in questo caso, siccome le critiche vengono dall’interno del partito, è ancora più palese.
Forza Italia era un partito carismatico ( e credo che tu lo sappia benissimo). Inoltre, e immagino che tu sia al corrente, i partiti carismatici esistono soprattutto in America Latina. Nel nostro caro vecchio continente quei partiti che nascono sulla personalità e la grande capacità di comunicazione del solo leader sono espressioni di un malessere, spesso temporaneo, che la società attraverso in un momento specifico. Nascono crescono vertiginosamento e spariscono di colpo o con la morte del leader o più spesso con la risoluzione del malessere. Saprai anche che sono spesso dei partiti di un populismo sfrenato o “estremisti”. Possono sperare di esistere per un lustro o poco più poi, o diventano veri partiti tradizionali e (più) moderati, o spariscono (Berlusconi e FI sono stati l’eccezione che conferma la regola).
Dicevo: FI era un partito carismatico; il Pdl stava facendo la stessa fine. Dove il leader è il partito, e il partito vive solo per il leader. E questo vuol dire che se al leader conviene schiacciare il partito su posizione che normalmente non sono le sue, lo fa, senza esitazioni. E a Fini tutto ciò non andava più giù. Tra l’altro Cicchito lo avevo detto a Porta a Porta: Il PDl è un partito a metà carismatico,a metà tradizionale (aveva giusto sbagliato le proporzioni). E quindi Fini pone un problema triplamente politico: pone la questione della democrazia e dialettica interna al partito, pone la questione di qual è l’approccio che ogni partito e più specificamente un partito che supporta una maggioranza di governo, debba avere rispetto allo Stato (il partito non è il governo, soprattutto nel caso che il governo sia appoggiato da una coalizione e non da un singolo partito: in quel caso il partito deve contrapporsi, anche se in maniera più lieve che l’opposizione ad aspetti dell’azione del governo che eventualmente non condivide); e infine pone il problema di come ci si deve comportare in una coalizione: non relazioni personali che sovrastano tutte le altre considerazioni, (mi sembra logico che se ti sta simpatico il tuo alleato, si lavora meglio), ma confronto politico anche durissimo per far primare l’intersse generale.
Mi son lasciao andare e hoscritto tanto.
Giusto un’ultima considerazione. Non so perchè hai dovuto anche in questa occasione tirare in ballo il Pd. Mi sembra logico che anche il Pd di strada da percorre ne ha e tanta. L’anomalia italiana (perchè anomalia è) risiede anche nel fatto che la sinistra non ha saputo produrre nullla di veramente serio, lascia stare innovativo. Però il Pdl di congressi ne ha fatti… uno, in direzione generale, grazie a Fini. Allora parlare di lezione del Pdl al Paese e ai partiti è la barzeletta dell’anno!
p.s. Non c’entra nula, o poco: In GB hai visto i liberal democrats? Se vince Glegg tu credi che la legge elettorale rimane la stessa? Pannocchie: La cambiano, perchè sono seri e leggono e rispettano la realtà politica del loro paese. (nota che se la cambiano non è perchè i LD fanno un buon score una volta ma perchè son vent’anni che stanno crescendo ( da quando Tatcher ha messo il paese sottosopra, ha aumentato la spesa pubblica, il numero dei funzionari, ha gonfiato la burocrazia e ha minato la coesione sociale). In sostanza, a parte la piccola polemica contro la Tatcher, più che un mito una mitologia, è quel che dice Fini (non che vuole una proporzionale, ci mancherebbe): studiare la realtà italiana e produrre un blocco di riforme istituzionali che oltre ad avere una grande coerenza tra le diverse proposte, risponda alla nostra particolare realtà!
grazie di aver preso il tempo di leggere il commento.
Regards.
Risposta a valerio:
Valerio, Berlusconi e Fini, assieme, con il loro litigio, la loro franchezza, il loro mettersi in gioco davanti alle telecamere, hanno dato una lezione di democrazia straordinaria alla sinistra! (e hanno regalato una meravigliosa pagina politica al Paese). Hai mai visto D’Alema e Veltroni fare altrettanto? Hai mai visto Bersani e Franceschini fare altrettanto?
Assolutamente no; e mai lo vedrai. Franceschini attacca Bersani su Twitter! Pensa te come sta messa la sinistra italica.
Poi, naturalmente, libero di pensarla come ti pare; appartieni alla schiera di chi odia Berlusconi, dunque è normale ogni tua valutazione contro di lui…
“Poi, naturalmente, libero di pensarla come ti pare; appartieni alla schiera di chi odia Berlusconi, dunque è normale ogni tua valutazione contro di lui…”
A volte mi sembra che anche tu vorresti fondare il partito dell’amore contro chi odia! 🙂 la tua replica è toh, personale.. sembra che tu sia a corto di argomenti seri, politici.
Io, ripeto per l’ennesima volta, non odio nessuno (e mi piacerebbe che ne prendessi atto e la smettessi di ripetere cose inesatte. Smettila di etichettare le persone, sarebbe già una forma di rispetto che credo tutti meritano).
Ora, ciò non vuol dire che politicamente Berlusconi non mi fa vomitare, anzi.. io sono stato durissimo, a volte lasciandomi andare a degli sfoghi che mi hanno fatto esagerare e attacare personalmente un personaggio che come minimo è dubbio, a i miei occhi.
Però Berlusconi è soltanto un grande comunicatore dallo spessore politico comparabile ad una foglia.
Lo trovo una anomalia della democrazia del nostro Paese in quanto incarna esattamente ciò che ti ho detto nel commento precedente (non sono il solo, anzi l’eccezione, a livello mondiale, sono quel 30% che votavano FI. Detto ciò, se ha il consenso, l’ho ha e quindi governa. Ti faccio notare che Fini sollevo anche il problema di come Berlusconi interpreta il consenso.).
è un leader carismatico e populista che non sopporta il dissenso. è una macchina a consensi, non un politico nel senso alto del termine (e questo di nuovo l’ha detto anche Fini).
E sbagli, a sinstra si sono confrontati, lascia stare quest’ultimi anni che fanno un po’ schifo. La grande differrenza è che lo scontro tra Fini e Berl. era uomo a uomo e quindi sembrava più umano, più vicino e comprensibile.
Ripeto Fini ha sollevato questioni politiche, Berlusconi si è irritato. ecco la differenza ai miei occhi.
Risposta a valerio:
“Ora, ciò non vuol dire che politicamente Berlusconi non mi fa vomitare, anzi.. io sono stato durissimo, a volte lasciandomi andare a degli sfoghi che mi hanno fatto esagerare e attacare personalmente un personaggio che come minimo è dubbio, a i miei occhi.
Però Berlusconi è soltanto un grande comunicatore dallo spessore politico comparabile ad una foglia”.
Appunto! Se non odio questo, non so cosa possa essere.