Lug 10
15

Il dito e la luna

39 Comments

Berlusconi ha mezzo governo e mezzo partito sotto inchiesta. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

I pubblici ministeri capitolini ritengono che Cosentino e Verdini abbiano dato vita ad un’associazione segreta con finalità poco commendevoli (per usare un eufemismo). Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

Nicola Cosentino, da altri inquirenti, è considerato connivente con la camorra, e sul suo capo, nei mesi scorsi, è piovuta una richiesta d’arresto. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La Lega si è opposta all’abolizione delle Province che il Pdl aveva promesso in campagna elettorale. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La Lega ha impedito la liberalizzazione dei servizi pubblici locali prevista nel programma del Pdl. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

A causa del Federalismo fiscale che la Lega vuole a tutti i costi venga approvato in questa legislatura, Berlusconi non abbasserà le tasse come aveva promesso in campagna elettorale. Lo ha scritto anche Il Giornale “di famiglia”: “Il Cavaliere è stato categorico, soprattutto dopo che gli hanno spiegato nel dettaglio perché per abbassare la pressione fiscale bisognava attendere “l’entrata a regime del federalismo fiscale”. Che, tradotto, significa la prossima legislatura, anno 2013”. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La manovra finanziaria scritta da Tremonti inverte l’onere della prova a carico del contribuente: questi, in caso di contenzioso tributario, sarà considerato colpevole fino a prova del contrario. Una misura indubitabilmente comunista, da stato di polizia, e che manderà in bestia centinaia di migliaia di imprenditori che, c’è da starne certi, non voteranno mai più per il centrodestra. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La manovra finanziaria redatta da Tremonti introduce un’altra misura da stato di polizia: la tracciabilità dei pagamenti per importi superiori ai 5.000 euro. Una misura indiscutibilmente inutile. Che non riuscirà a contrastare l’evasione fiscale (perché facilmente raggirabile). E che, però, renderà ancora più onerosa l’esistenza a numerosi imprenditori onesti. Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

La manovra finanziaria di Tremonti avrà effetti depressivi – come ammesso dallo stesso ministro dell’Economia – sul nostro Pil. In più, dall’anno prossimo, a causa dei tagli – modesti, non selettivi e non strutturali – in essa contemplati, i cittadini dovranno fronteggiare un nuovo inasprimento della pressione fiscale locale (urrà!). Di chi è la colpa? Ma di Fini, naturalmente.

È colpa di Fini, ovviamente, ad avviso di quei gran geni che scrivono su Libero e su Il Giornale.

E c’è pure chi sostiene che i coglioni stiano solo a sinistra.

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Posted in Cronaca e Società Politica by camelot 39 Comments

39 Responses to "Il dito e la luna"

  • Fra says:
    Luglio 15, 2010 alle 4:27 pm

    sembri un coglione di sinistra qualsiasi…:) si scherza naturalmente, era un po’ che non commentavo ma leggo sempre, ciao ciao

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 4:28 pm

    Risposta a Fra:
    Se sembro un coglione vuol dire che ti assomiglio. Scherzo, naturalmente…

  • Caldanei says:
    Luglio 15, 2010 alle 4:35 pm

    … sono senza parole… davvero un bel post…

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 4:44 pm

    RIsposta a Caldanei:
    😉

  • daniele burzichelli says:
    Luglio 15, 2010 alle 5:07 pm

    La natura si dimostra sempre equa.
    I coglioni, come sanno tutti, stanno uno a destra e uno a sinistra.

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 5:09 pm

    Risposta a daniele:
    Non c’è dubbio…

  • Ettore says:
    Luglio 15, 2010 alle 6:06 pm

    Il punto è proprio che gli attacchi della stampa di destra a Fini prescindono dai contenuti. Oramai per loro è un nemico e al contempo un caprio espiatorio. Fanno solo danni.

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 6:17 pm

    Risposta ad Ettore:
    Anche peggio: perché la cosa che li manda più in bestia è che alla fine Berlusconi faccia ciò che Fini gli suggerisce. E invece ne dovrebbero essere contenti, visto che in questo modo il Premier riesce ad uscire da situazioni oggettivamente imbarazzanti (vedasi il caso Cosentino).

  • Marco says:
    Luglio 15, 2010 alle 6:17 pm

    Nel merito sono pure d’accordo, non sulla manovra che pur non eccezionale andava fatta così (all’estero ne han fatte di ben più peggiori).
    Il problema è il modo: i finiani non fanno altro che contestare il proprio partito, minacciano, criticano, attaccano…. come se fossero dei piddini anzi dell’Idv visto ho letto che Granata scrive sul Fatto ma si può?
    Poi con tutto il rispetto, Verdini e Cosentino saranno pure dei mariuoli ma Bocchino ne ha di scheletrucci nell’armadio e nel 2008 mica si dimise quando fu inquisito…

    Fini non è affatto un liberale, se ci fosse stato lui al posto di Tremonti avrebbe fatto una manovra simile

    Sul federalismo fiscale non sono d’accordo, sono del Nord e ci siamo veramente rotti di certi sprechi e regalie. Certo avrei preferito il taglio delle tasse ma oggettivamente nessun paese in Europa ha tagliato le tasse, potevamo farlo noi che stiamo messi come la Grecia? suvvia…

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 6:40 pm

    Risposta a Marco:
    La manovra andava fatta, ma doveva essere una manovra seria, e non una presa per il culo che non taglia in valore assoluto la spesa, ma ne riduce il tasso di crescita (tanto è vero che a novembre se ne farà un’altra correttiva, perché quella attuale è insufficiente); i tagli, poi, dovevano essere selettivi e non lineari; inoltre andava accompagnata da liberalizzazioni che ne sterilizzassero gli effetti depressivi sul Pil.
    Quando i cosiddetti “finiani” contestano, lo fanno nel merito, almeno alcuni. Chi li attacca, invece, prescinde dai contenuti.
    Fini alla famigerata direzione nazionale ha posto problemi sull’attuazione del programma del Pdl, e questi problemi non hanno ancora trovato soluzioni: quanto costa il federalismo fiscale? E’ compatibile con la riduzione delle tasse entro la legislatura? Perché non aboliamo le Province e privatizziamo le municipalizzate?
    Tutte cose cui nessuno s’è degnato di rispondere; tutte cose che se non saranno affrontate determineranno la sconfitta del centrodestra alle prossime elezioni.
    Noi veniamo votati per abbassare le tasse e far crescere l’economia, se non riusciamo in questo, perdiamo voti. Di sicuro non siamo votati per copiare le misure fiscali di Visco (leggasi: tracciabilità dei pagamenti e inversione dell’onere della prova per i contribuenti).
    Inoltre, alla fine Berlusconi fa quello che Fini gli consiglia, perché torna utile a lui e al suo esecutivo. Non è questione di Tizio o Caio, è questione di contenuti, cioè di Politica.

  • Marco says:
    Luglio 15, 2010 alle 6:58 pm

    Guarda sono d’accordo sul fatto che si poteva andare nello specifico con tagli più selettivi e non orizzontali ma nel complesso la manovra italiana risulta tra le meno pesanti in Europa.
    Sulle liberalizzazioni sono d’accordo ma se vogliamo dirla tutta non ho mai sentito Fini proporle, anzi AN è sempre stata contraria.

    Per la direzione nazionale: il taglio delle province era una vecchia proposta di Berlusconi nel programma, Fini non l’aveva mai proposto prima della direzione e l’attacco non è stato nel merito ma solamente contro il premier strumentalmente perchè c’era il diktat della Lega.
    Il federalismo fiscale è il primo punto del programma della lega, in una logica di alleanza è normale che la lega voglia il suo primo punto, d’altronde vota provvedimenti di cui non gli frega nulla (tipo intercettazioni ecc).
    In un alleanza è tutto uno scambio…

    Alla direzione nazionale secondo me Fini si è concentrato sulle cose sbagliate: ha attaccato la Lega su sicurezza e immigrazione quando sono due temi molto sentiti dal centrodestra.
    Non per niente la Lega sale e il Pdl scende, ci sarà un motivo.
    Fini criticandola non fa che rafforzarla
    Alla direzione non ha proposto il taglio delle tasse (mai stato un pallino di An) sia perchè sa che in questa situazione non si può fare,ripeto in Europa nessuno l’ha fatto, sia perchè in generale non vuole inimicarsi Tremonti.
    Nel complesso l’intervento di Fini alla direzione mi ha deluso: è stato un attacco su questioni secondarie, tranne l’abolizione delle province.
    Poi mi fece ridere quando parlò della Sicilia: tutti i finiani siciliani sostengono quel disastro di Lombardo…

    Fini non consiglia: manda Bocchino o Granata su tutti i giornali a criticare il suo partito quando poi su molte cose la pensava allo stesso modo di Berlusconi (vedi intercettazioni o correnti). Persino nel Pd non c’è un’opposizione interna così esasperata.
    Non è il modo adatto, io personalmente mi sono rotto dei finiani che criticano solo il proprio partito e si fanno usare dai giornali di sinistra

    Poi il giustizialismo di questi ultimi giorni sinceramente mi fa schifo sia per i personaggi che lo fanno (gente che chiede dimissioni che lui non fede, senza contare che tra i finiani ci sono indagati) sia perchè non vedo differenze con i vari travaglio e di pietro

    In definitiva non capisco nemmeno dove voglia andare, senza la Lega il centrodestra perderà sempre, se va con l’Udc, Rutelli ecc come farà a conciliare il suo liberalismo sui temi etici con i cattolici?
    Sbaglia tutte le mosse soprattutto nel modo in cui conduce le battaglie

  • ruys says:
    Luglio 15, 2010 alle 7:40 pm

    piu che coglioni (definizione del berlusconi: quelli che votano contro i loro interessi) direi che a destra ci sono molti truffati. gente che legittimamente ha votato per delle cose a cui il governo e il parlamento propina altre cose. c’è un gran caldo e ondeggio come sempre, ma oggi mi sembra meno antidemocratico un governissimo tecnico se penso al mandato tradito tradito dell’attuale maggioranza, nessuno, dico nessuno, che ha votato cdx davvero pensava che il suo voto avrebbe favorito misure che se le avesse proposte visco si andrebbe in piazza contro i vampiri.

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 7:48 pm

    Risposta a ruys:
    Il mio riferimento ai coglioni era, ovviamente, al contempo ironico e polemico.
    Il fatto è che oramai sono passati tre lustri: Berlusconi deve pagare i debiti. O fa davvero qualcosa che somigli ad una rivoluzione liberale, o verrà fatto fuori. Tutto il Palazzo è contro di lui: e non mi riferisco solo a Fini (o alla sinistra, che ovviamente non può che tifare contro di lui), ma anche a Tremonti e ad una parte sostanziale del suo partito, che vuole voltare pagina.
    Il governo tecnico non è democratico? Senza dubbio. Ma se la classe politica fa cagare e non riesce ad assumere scelte corraggiose, in qualche modo si deve uscire dall’impasse.
    Berlusconi, come qualunque altro politico, è un mezzo. Null’altro che un mezzo. Il fine è la buona politica…che la faccia lui e il suo esecutivo, o un altro premier e un altro esecutivo, ora come ora, e per la condizione economica in cui viviamo, a me non frega un beneamato fico secco.

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 8:09 pm

    RIsposta a Marco:
    Procediamo per gradi:
    “Sulle liberalizzazioni sono d’accordo ma se vogliamo dirla tutta non ho mai sentito Fini proporle, anzi AN è sempre stata contraria”
    Faccio presente che la cosiddetta liberalizzazione dell’acqua – l’unica liberalizzazione che il governo abbia approvato – è stata fatta con il ddl presentato da Andrea Ronchi, uno dei finiani più ortodossi.
    Allo stesso modo, della liberalizzazione dei servizi pubblici locali Fini ha parlato, invocandola – apertis verbis – alla direzione nazionale del Pdl (quando ha fatto riferimento alla privatizzazione delle municipalizzate). Però quel discorso, evidentemente, non lo ha ascoltato alcuno.
    Che la Lega voglia il Federalismo fiscale a me interessa poco: non è il principale partito, e deve sottostare ad interessi più rilevanti. Tra l’altro, diversi esponenti ex di Forza Italia, tra cui Stracquadanio, hanno detto che sul federalismo bisogna aspettare, perché non si sa quali vantaggi porti. Se poi viene fuori che il federalismo costa soldi, magari miliardi di euro, può e deve essere messo in cantina: la priorità non può che essere l’abbassamento della pressione fiscale.
    Quanto al giustizialismo: chiedere che qualcuno si dimetta, per ragioni di opportunità politica, non ha niente a che fare col giusitizialimo. E, come ho detto prima, alla fine serve anche a Berlusconi, perché è lui che ci fa una figura di cazzo ad avere esponenti del governo sotto processo per fatti di corruzione, non altri. E’ lui che perde voti nei sondaggi, non altri.
    Quanto all’Udc e alla Lega, per quanto mi riguarda, se ne dovrebbe tranquillamente fare a meno: anche con la legge attuale si può correre da soli e accedere al premio di maggioranza. Bisogna solo stringere un accordo tra gentiluomini con quelli del Pd, affinché anch’essi decidano di correre da soli.
    In ogni caso, l’attuale esecutivo, o cambia radicalmente la propria politica economica, o verrà rovesciato entro 6 mesi… E non certo per colpa di Fini, ma perché fa una politica economica di centrosinistra, cioè dannosa….

  • Marco says:
    Luglio 15, 2010 alle 8:42 pm

    1) liberalizzazione servizi pubblici locali
    Il ddl Ronchi (gliel’ha scritto Brunetta, Ronchi non è una cima diciamolo…) non prevede solo la liberalizzazione dell’acqua ma tutte le municipalizzate. Entro il 2015 la partecipazione pubblica dovrà scendere sotto il 30%
    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/11/ok-senato-liberalizzazione-servizi-pubblici.shtml?uuid=e3620e8a-c96d-11de-9d64-f267f17dd132
    Mi sono perso qualche passaggio parlamentare?

    2) L’alleanza di centrodestra è fatta da 2 partiti. Mi sembra palese che in un’alleanza si stabilisca un accordo: io concedo qualcosa a te in cambio di qualcos’altro. Mi sembra normale e pure giusto che la lega ottenga il federalismo fiscale, se no che ci sta a fare al governo?
    Tra l’altro Fini non chiese di non farlo ma una specie di inutilissima assemblea del Pdl in cui discuterne…

    3) Dimissioni perchè indagati? Ma da quando, allora pure Berlusconi si dovrebbe dimettere, non facciamo gli ipocriti. Opportunità politica: se per Cosentino è ok ma per Verdini? Alla gente frega qualcosa se Verdini si dimette da coordinatore del Pdl? E poi perchè dovrebbe se Bocchino nel 2008 da vice coordinatore alla Camera e coordinatore in Campania non lo fece?
    C’è tanta ipocrisia anche perchè ripeto tra i finiani di indagati per gravi reati ce ne sono: vai a cercare notizie di Cursi, Proietti Cosimi, Buonfiglio, Strano (quello della mortadella)…
    E per me è giustizialismo, dimmi le differenze rispetto a quello che professa Di Pietro o Travaglio
    Senza contare che l’inchiesta sulla P3 è proprio ridicola, la loggia segreta che non riesce a ottenere nulla di quello che vorrebbe fare, ha ragione Berlusconi un gruppo di pensionati che pensava di avere ancora potere

    4) La tua ipotesi è insostenibile e lo sai: il Pd non lo farà mai e oggettivamente non ne avrebbe alcun beneficio (perderebbe sicuramente). La sinistra vince solamente quando fa l’armata brancaleone e il Pdl senza la Lega perde una barca di voti verso la Lega appunto che tra l’altro già li guadagna grazie alle sparate di Fini sull’immigrazione e sicurezza (prima o poi dovrà rispondere sul perchè ha cambiato così tanto le sue idee, nel 2007 An ancora aveva gli striscioni L’Italia agli italiani!!!!!!!)

    5) Ripeto taglio tasse: in Europa nessuno lo fa, ci sarà un motivo… poi Berlusconi è oggettivamente sfigato, ogni volta che va al governo c’è una crisi pesantissima

  • Mario says:
    Luglio 15, 2010 alle 8:49 pm

    Assolutamente vero che Berlusconi non sta mantenendo gli impegni presi. Ma come dice Marco, Fini ha fatto troppo casino sull’immigrazione e sulla sicurezza e si è giocato una bella fetta di popolarità.
    …PS gentiluomini nel PD? Guarda di gentiluomini nel mondo se ne trovano veramente pochissimi e che possa essercene qualcuno nel PD mi suonerebbe strano.

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 9:02 pm

    RIsposta a Mario:
    Ma io non difendo Fini, necessariamente, pur essendo finiano da 20 anni. Lo difendo se e quando fa o propone cose giuste. E il punto è questo: chiedere le dimissioni di Cosentino, per ragioni di opportunità, era o meno una mossa giusta innanzitutto per Berlusconi?
    Quanto all’immigrazione: hai perfettamente ragione. Criticarlo per questo è giusto, è sacrosanto. Ma adesso, Libero e Il Giornale, lo stanno contestando nel merito, o stanno semplicemente cercando di screditarlo in tutti i modi?
    Addirittura hanno cacciato fuori un’intervista di 20 – e passa – anni fa, in cui parlava di Fascismo. Sai che scoop!
    Quello che volevo dire nel post è che i problemi dell’esecutivo sono altri, e non dipendono da Fini, perché la politica economica del governo la decidono la Lega e Tremonti, non altri.
    Perderemo voti per alcune misure contenute nella manovra economica, e non abbiamo fatto un cazzo in tema di liberalizzazioni e privatizzazioni. Nulla. Abbiamo l’unico governo al mondo che non privatizza, pur essendo – a chiacchiere – di centrodestra. Dall’anno prossimo aumenteranno le tasse locali, è un fatto certo. Cosa racconteremo agli elettori? Che ci siamo sbagliati?
    Qualcuno, dalle parti di Libero e Il Giornale, alza la voce su questi temi? No!
    E quando Formigoni ha rotto le palle, sostenendo la Finanziaria fosse incostituzionale, è stato attaccato da qualcuno?
    Fini è stato trasformato (ed è anche colpa sua) in un capro espiatorio: qualsiasi cosa non vada a dovere nel centrodestra, viene imputata a lui. A chi giova questa rappresentazione dei fatti?

  • camelot says:
    Luglio 15, 2010 alle 9:09 pm

    Risposta a Marco:
    Marco, le tasse non saranno tagliate nella legislatura, noi perderemo le prossime elezioni, e il centrodestra finirà nel caos totale. Non devono essere abbassate in questo istante, ma entro un anno. Noi non siamo un paese come gli altri. Siamo un paese che da oltre 10 anni cresce meno di chiunque alto, abbiamo il terzo debito pubblico al mondo (e Tremonti non fa un piffero per abbatterlo), e paghiamo 78-80 miliardi di euro l’anno solo per interessi sullo stesso. E’ sufficiente che la Bce alzi il tasso di sconto, e prima o poi accadrà, perché noi ci si trovi con l’acqua alla gola.
    L’alleanza con la Lega, prima o poi, dovrà cessare: è un partito vandeano cui non fotte un cavolo di ridurre il peso dello stato, visto che al Nord governa come faceva in tutta Italia la Dc. E la nostra identità, quella del centrodestra, ne risente negativamente. Tanto che, a causa della Lega e Tremonti, tra la nostra politica economica e quella del centrosinistra non esiste differenza alcuna.
    Tra un anno in Italia sarà rivolta, quando aumenterranno le tasse locali (e poi voglio sapere cosa andremo a raccontare agli elettori)….

  • Mario says:
    Luglio 15, 2010 alle 10:56 pm

    La battaglia di Feltri contro Fini non è piaciuta neanche a me. Assolutamente daccordo che ora Fini dice cose corrette, il problema è che ci vorrà del tempo per ricucire con i propri elettori.
    Per le tasse locali qui un governo di destra dovrebbe giocare d’anticipo su un ragionamento altamente liberale.
    La maggioranza della spesa pubblica l’abbiamo nella sanità che è il termometro di tutta la spesa nazionale. I soldi vengono per la maggior parte da Roma ma sono la regioni e le aziende locali controllate da esse che decidono come spenderli (e sperperarli). E’ qui che si crea la maggiore forma di clientelismo e si danno i soldi agli “amici” in cambio di voti o favori (se parliamo solo della parte legale). E chi è notoriamente più radicato localmente? Negli ultimi 20 anni quanto hanno contato maggiormente le amministrazioni di sinistra in contrasto con la destra?
    E allora se la spesa al momento non è riducibile (ma in realtà lo è) a chi va il peso?
    Faccio un esempio per chiarire. L’ente sanitario in cui lavoro ha creato l’anno scorso 10 posti dirigenziali voluti dalla regione per premiare 10 iscritti CGIL dell’aiuto dato a cacciare un direttore dell’ IDV per far posto a un direttore PD dell’area del governatore. Costo? 350.000 euro l’anno per i prossimi venti anni (al netto dell’inflazione). Stiamo parlando di una mazzetta (legale) di 7.000.000 di euro. Roba che in prima repubblica faceva smuovere le segreterie nazionali. Ora si fa così con 2 riunioni sindacali locali. Il governo non c’entra niente….ma alla fine il governo deve tirare fuori i soldi.

  • ~jm says:
    Luglio 15, 2010 alle 10:58 pm

    quella di Silvio non è solo sfiga … è anche il frutto dell’irresponsabilità.
    Quando l’Italia va bene, nessuno si occupa di mettere il fieno in cascina per quando arriverà la tempesta. Poi il vento gira, i politici – ovviamente – si fanno cogliere impreparati e si arrabattano.

    PS: dite a Giulio o a chi per lui che i blitz si fanno al 95′, non al 70′ … altrimenti le controparti conservatrici hanno tempo di recuperare 😉

  • ale says:
    Luglio 15, 2010 alle 11:46 pm

    Il mitico federalismo, ora abbiamo le idee più precise su cosa sarà, un bel pacco di tasse in piu per tutti a cominciare da questa finanziaria, per le regioni piu povere e disorganizzate invece due o tre pacchi di tasse. I romani se ne accorgeranno tra pochissimo.

  • Marino says:
    Luglio 16, 2010 alle 9:07 am

    Non sono d’accordo con l’articolo,qualcosa di vero c’è,ma poca roba.Berlusconi dovrebbe cacciare Fini e in qualche modo andare ad elezioni anticipate assieme alla Lega.

  • Andrea says:
    Luglio 16, 2010 alle 9:07 am

    Quando affermo io le stesse cose mi dai del fascistello!!!

    Fini – lo ripeto – è l’unico politico degno di tal nome nel Pdl. Forse ha sbagliato sulla questione immigrazione, ma sulle altre questioni in cosa sbaglia?

    Sbaglia nell’affermare che occorre + legalità?
    Sbaglia nel dire che il DDL sulle intercettazioni va cambiato?
    Sbaglia nel richiedere le dimissioni di Cosentino?

    Purtroppo come è prassi nel Pdl, chi non si allinea con quanto dice l’imperatore viene letteralmente massacrato dai vari organi d’informazione (Libero,Il Giornale ecc).

    Berlusconi è in un momento di grave difficoltà per diverse ragioni:

    1)Non ha fatto quanto promesso (abbassato le tasse).

    2)Fini è in continua ascesa nei sondaggi.

    3)E’ oggettivamente sfigato. Quando va lui al governo succede di tutto di più

    4)Non potrà più sopperire alle mancate promesse con altre promesse (il popolo si è stancato)

    5)La Lega ha un grande potere.

    La soluzione più ovvia è andare alle elezioni con Fini premier.

  • Simone82 says:
    Luglio 16, 2010 alle 12:25 pm

    Non vedere che in questo momento all’interno del PdL vi è una resa dei conti tra opposte correnti è deprimente da parte tua… Non vedere che Fini da quando è salito sul seggio più alto della Camera è diventato il bastian contrario della maggioranza è deprimente da parte tua… Non riconoscere il ruolo nefasto che i suoi fedeli come Bocchino stanno svolgendo all’interno della maggioranza è deprimente da parte tua…
    Non vedere che all’interno di questo Paese è in atto un assalto totale a Berlusconi partito da quando la sinistra ha perso le elezioni, un assalto totale che non ha nulla di democratico ma molto di fascista, non può essere addebitato a Fini, ma Fini ovvero i suoi uomini di fiducia stanno cavalcando l’onda per non meglio specificati interessi.
    Questo assalto prima o poi produrrà i suoi effetti e dopo cosa accadrà? Quando le lobby e le corporazioni di questo Paese riusciranno a togliere di mezzo il politico venuto dall’imprenditoria, cosa succederà? Berlusconi non ha portato a termine, ovvero ancora non lo ha fatto (ma dubito che ci riuscirà), la rivoluzione che promette da tanti anni: il suo fallimento consegnerà il Paese ai nuovi fascisti, come spiega brillantemente Ostellino…

    E la colpa non è di Fini… 😆

    Il tema delle tasse locali mi fa specie che lo usi tu: non c’è una sola organizzazione economica al mondo intero che abbia bocciato la manovra italiana, e questo per il semplice motivo che era l’unica manovra fattibile in un Paese come questo. Solo controllando il livello del debito pubblico riesci a farlo stare in piedi. Per non aumentare le tasse locali e non aumentare quelle nazionali, il rischio unico è diventare come la Grecia. Le tasse locali aumenteranno laddove ci sono amministrazioni incompetenti, laddove per anni si è fatta la bella vita a spese dello Stato, vivendo e offrendo servizi al di sopra delle proprie possibilità, dando il grano a chi non ne aveva diritto e pascolando gli agnelli là dove l’erba è sintetica. Ora che la crisi economica mondiale ha rotto questo giochino, le corporazioni, le lobby ed in particolare il sud non sono disposte a giocarsi la faccia mettendo il proprio fare al giudizio dei cittadini. Questo è di una palesità che non puoi non averlo visto.
    Meglio perdere le elezioni nel 2013 ma sapere di avere un Paese che nel 2020 sarà ancora vivo e vegeto, che ragionare come la sinistra sul come rimanere in poltrona. Tanto se la sinistra torna al governo nel 2013, nel 2014 chiunque sia al centrodestra torna al governo… :mrgreen:

  • camelot says:
    Luglio 16, 2010 alle 2:14 pm

    Risposta a Mario:
    Ma infatti sulla spesa sanitaria si doveva intervenire e con il macete, provando a riportarla entro i valori di molti anni fa, riducendola in “valore assoluto”, e non limitandosi a frenarne la crescita. Sono assolutamente d’accordo.
    Grazie per l’aneddoto che hai citato…

  • camelot says:
    Luglio 16, 2010 alle 2:20 pm

    Risposta a Simone:
    Simone, il tuo commento mi conferma che purtroppo anche destra non c’è l’abitudine a leggere i giornali. Le dimissioni di Cosentino, giusto per fare un esempio – e ne hanno parlato diffusamente anche Libero e Il Giornale – le hanno chieste in tanti dentro il Pdl, e soprattutto ex Forza Italia. E adesso queste stesse persone stanno chiedendo, sia pur a bassa voce, quelle di Verdini (basta vedere il post che precede questo, e c’è l’intervista in cui la Carfagna chiede le dimissioni di Cosentino).
    Ciò detto, e siccome l’ho scritto centinaia di volte: se Berlusconi vuole sottrarsi agli attacchi deve governare, cioè deve preoccuparsi delle priorità del Paese, le quali sono solo e soltanto economiche. Se si preoccupasse di ammodernare il Paese, invece di pensare al ddl-intercettazioni, sarebbe in una botte di ferro. Il problema è che è consigliato da persone che se lo stanno inculando senza che lui se ne renda conto; persone che lo consigliano male. Basta vedere ciò che è successo col caso Brancher.
    Un’altra cosa che, ovviamente, non dipendeva da Fini.

  • camelot says:
    Luglio 16, 2010 alle 2:25 pm

    Risposta a jm:
    I problemi che viviamo ora, quelli economici, potevano essere affrontati sin dall’inizio della legislatura. Penso alle privatizzazioni: possibile che non si potesse vararne? Possibile che Tremonti non vi abbia pensato? Possibile che in tutto il mondo i governi, in questo momento, ne facciano (anche quelli di sinistra, com’è avvenuto in Inghilterra con Brown), e noi no? Viviamo con l’acqua alla gola da oltre 10 anni; abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile abominevole, dovuto alle norme socialiste che hanno scaricato solo sui giovani la flessibilità; non appena la Bce alzerà il tasso di sconto ci troveremo ad affrontare spese per interessi sul debito ancora più onerosi; non abbiamo adottato una sola misura per rilanciare seriamente l’economia (se si esclude il piano casa, boicottato dalle Regioni che avevano un potere di veto in materia).
    I problemi sono questi, non altri.

  • Mario says:
    Luglio 16, 2010 alle 2:52 pm

    Simone dice giustamente che le tasse locali aumenteranno maggiormente dove ci sono amministrazioni locali incapaci. Però secondo me sbaglia quando dice che questa era l’unica manovra possibile. Una manovra che riducesse la spesa con tagli non a caso e generici ma specifici e oculati sarebbe stata necessaria e più efficace.

  • camelot says:
    Luglio 16, 2010 alle 2:59 pm

    Risposta a Mario:
    La manovra è stata fatta col culo, è profondamente sbagliata e recessiva, soprattutto perché non contiene una sola misura per la crescita. Inoltre, produce aumenti già ora: i pedaggi autostradali. Ripeto: sono cose da centrosinistra; il centrodestra dovrebbe fare altro.
    Aggiungo anche che Alemanno sta lavorando ad una maxi-stangata.

  • Andrea says:
    Luglio 16, 2010 alle 8:11 pm

    Camelot ma secondo il tuo punto di vista qual è il maggiore ostacolo alle liberalizzazioni in Italia?

  • Simone82 says:
    Luglio 16, 2010 alle 11:39 pm

    Risposta a Mario:
    Tremonti ha spiegato bene che il Ministro dell’Economia non ha alcun potere sulle singole voci agli Enti che gestiscono il danaro. Lui può dire “ti levo 1 milione”, ed è l’Ente che deve stabilire in quale voce togliere quel milione.
    Alemanno non lavora per stangare, lavora per salvare Roma da 12 miliardi di debito… Debito creato a forza di non tagliare e lasciare che tutti vegetassero a spese dello Stato. Come si fa a far crescere una città con 12 miliardi di debito? Scusa Cam, ma preferisco fidarmi di uno come Draghi piuttosto che di uno come te, anche se hai perfettamente ragione quando dici che è una manovra di contenimento e non una manovra di crescita.
    Riguardo al commento di Cosentino, forse dovresti leggere quello che ho scritto più attentamente: io ho detto che anche nel PdL tira un’aria da educande che non fa bene a questo partito in un momento oggettivamente difficile, la parola Cosentino non appare proprio nel mio commento. Mi sembra che certe persone stiano creando un clima da “il diavolo e l’acqua santa” all’interno di un partito che ha già i suoi problemi. Ora si parla di riorganizzazione, vediamo a settembre cosa esce fuori. Ma anche in questo caso, l’analisi di Ostellino mi sembra più lucida di un semplice “non governa perché è consigliato male da persone poco raccomandabili”…
    Bisogna fare attenzione a questo clima da neofascismo che ha oramai pienamente permeato questo Paese, la fine di Berlusconi non coinciderà con l’ascesa di Fini ma con la presa del potere dei neofascisti…

  • camelot says:
    Luglio 17, 2010 alle 1:07 pm

    Risposta a Simone:
    Si dà il caso che in questo post si elenchino casi concreti di “colpe che non ha Fini”, e tu hai avuto da ridire in proposito.
    Dimenticavo: i 12 miliardi di debito, come tutti i debiti comunali, regionali e statuali, sono frutto di politiche socialiste e antiliberiste. Che mi risulta siano quelle che tu prediliga. Elemento costitutivo ed essenziale di ogni politica liberista, invece, essendo il pareggio di bilancio, e la cristiana attitudine a non indebitare i figli per far campare meglio i padri.

  • camelot says:
    Luglio 17, 2010 alle 1:08 pm

    Risposta a Andrea:
    Ma che domande. È colpa di Maicol Travaglio, mi pare ovvio…. (ti faccio il verso)….

  • Mario says:
    Luglio 17, 2010 alle 3:18 pm

    Scusami Simone ma sei in errore. Sulla finanziaria si possono mettere tanti vincoli. Ad esempio vincoli nell’acquisto di stabili e sulla proliferazioni di edifici sanitari. Sull’uso dei consulenti esterni. sull’accorpamento di amministrazioni (e non parlo solo di provincie). e così via… Altro punto che si poteva mettere era la differenziazione nell’elargire risorse in base ai veri carichi di lavoro e non alla grandezza dell’ente. Ma queste sono solo idee…tante altre ce ne potrebbero essere.

  • Simone82 says:
    Luglio 18, 2010 alle 12:47 pm

    Ultimamente non ho seguito molto i vari blogger per impegni di lavoro, ma non mi pare che tu ti sia stracciato le vesti per quello che sta succedendo all’interno del PdL anche a causa dei finiani…
    Inoltre attribuirmi posizioni socialiste ed antiliberiste fa davvero ridere… Però è vero, io sono liberale e non liberista, perché i liberisti sono quelli che stanno rovinando questo mondo, e se l’Italia s’è salvata è proprio perché non ha assunto quelle posizioni liberiste tipiche del mondo anglosassone, che oggi è a pezzi… Io sono uno a favore della sussidiarietà, che tanto per intenderci è un movimento quasi interamente costituito e portato avanti da persone che non voterebbero csx neanche sotto tortura… Come il sottoscritto d’altronde… 😆

    @Mario
    Hai ragione, io ti ho riportato la risposta ufficiale di Tremonti ad un convegno CISL… Poteva porre tanti vincoli, ma sono gli stessi vincoli che possono mettere anche chi amministra quei soldi… Invece tra i protestanti più veementi troviamo quell’Errani a capo di quell’Emilia-Romagna che in 8 anni ha raddoppiato le spese della regione… Come ha fatto e con quali soldi non si sa, sta di fatto che pasciare le pecore con i soldi statali è un crimine (imho) che lo Stato ha tutto il diritto di non perpetuare… ma vaglielo a spiegare… Ma siamo un po’ OT… 🙂

  • camelot says:
    Luglio 19, 2010 alle 3:30 pm

    Risposta a Simone:
    Simone non esiste liberalismo senza liberismo, è una minchiata in termini. È come dire: non mangio carne, solo pollo. Né più, né meno. Inoltre, i sistemi capitalistici sono quelli più equi ed efficienti, quelli in cui i poveri possono diventare ricchi, quelli in cui prevale il merito. Parlano le statistiche, non le congetture frutto d’odio ideologico, pregiudizio, superstizione o invidia sociale.

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