Lug 10
21
Il sondaggio è stato elaborato da Crespi Ricerche per Generazione Italia.
Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà.
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Tags: Fiducia in Berlusconi, Fiducia nel governo, Gianfranco Fini, Popolo della Libertà, sondaggio
This entry was posted on Luglio 21, 2010 at 6:50 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Politica Popolo della Libertà by camelot 17 Comments
Crespi non ne azzecca mai una da tempo (in molti dicono che non li fa proprio i sondaggi).
Inoltre il committente è Generazione Italia, mi sa di sondaggio fasullo e falsato per il committente
Risposta a Marco:
In verità, Crespi Ricerche è l’unico istituto demoscopico che abbia indovinato il responso delle Regionali (Lazio e Piemonte inclusi). Inoltre, io lo cito sempre: sia che dia la fiducia in aumento, sia che la dia in calo…
sarà anche il doppio. w idv.
Senza una riforma proporzionalista convinta comunque un partito di Fini non avrebbe speranze e sarebbe un regalo alla sinistra.
Meglio che Fini si adoperi per succedere a Silvio (magari presto…) e che non si allontani troppo dalla Lega che, numeri alla mano, è più che indispensabile anche per lui.
FareSchifo
Perché?
Questo mi chiedo, e sono sicura di non essere l’unica dei tuoi ex elettori a chiederselo.
Sì, ti ho sempre votato, ti adoravo, anche quando neppure si immaginava che potessi arrivare mai al governo, anche quando Berlusconi faceva solo televisione e tu facevi solo politica.
Da qualche anno le parti, però, sembrano essersi tristemente invertite e sei proprio tu ad aver smesso di far politica e sei diventato solo un uomo a caccia di titoli nei telegiornali.
Che ti è successo?
Io davvero non ti capisco, nessuno dei tuoi ex elettori ti capisce e questo, scusami, ma mi sembra un enorme difetto per un politico che sognava da statista.
Se chi ti votava prima ancora dello sdoganamento, se chi ha continuato a votare te anziché Berlusconi anche negli anni successivi, oggi non ti capisce più, il problema è tuo, non nostro.
Scendi un attimo da quel piedistallo sotto una campana di vetro in una torre d’avorio in cui ti sei esiliato e guardati intorno.
Hai fatto terra bruciata. Hai perso un consenso elettorale incredibile e ancora non sembri aver capito perché.
Te la prendi con Berlusconi perché asseconda le richieste della Lega. Ti preoccupi del successo di Bossi e non hai ancora realizzato che i voti la Lega li ha portati via tutti ad AN, non a FI.
Sveglia! Possibile che te ne sia ancora reso conto? Possibile che tu non abbia ancora capito il motivo?
Fatti un giro sul tanto osannato territorio e vai a cercare i tuoi vecchi camerati. Li ritroverai quasi tutti in camicia verde.
No, non ti hanno tradito. Sei tu che hai tradito loro.
La colpa è solo tua, caro il mio “uomo delle istituzioni”, non è di Silvio che si coccola l’Umberto, ma tutta tua.
Non si tratta di alleanze, di fedeltà, di occupazioni mediatica, di poltrone, di chiacchiere.
No, caro mio. Si tratta di politica vera, fatta di ideali, di programmi, di passioni, di senso di appartenenza, di obiettivi comuni.
Tu dici che non vuoi copiare la Lega perché la gente preferirà sempre l’originale alla copia e non ti sei neppure reso conto che il vero originale era l’MSI, era AN, eri tu.
Non è stato un caso se la legge sull’immigrazione si sia chiamata Bossi-Fini. Ora la rinneghi, ma l’hai scritta quando ancora tu eri Fini e Bossi prendeva appunti.
Ti sei fatto scippare le idee e neppure te ne sei accorto.
Rileggiti i tuoi discorsi di 10/20 anni fa, rileggiti quelli di Almirante e confrontali con quelli dei leghisti di oggi.
Chi ha copiato chi?
Chi si opponeva all’immigrazione selvaggia e senza controllo?
Chi si preoccupava della sicurezza nelle città?
Chi pretendeva il rispetto delle regole e la punizione severa dei delinquenti?
Chi lottava contro la criminalità organizzata e appoggiava Falcone e Borsellino ben prima che li ammazzassero, quando tutti li ostracizzavano?
Chi difendeva le tradizioni cristiane, i nostri valori, le nostre radici, la nostra cultura, la nostra identità?
Chi lottava perché ognuno fosse responsabile personalmente delle proprie azioni?
Chi chiedeva che il libero mercato fosse contemperato con le esigenze sociali dei ceti più deboli?
Chi difendeva i prodotti e le imprese nazionali contro la globalizzazione?
La Patria! Santa pazienza, non te la sento nominare da anni.
Solo questo vi distingueva e tu, ingenuamente, ti sei fossilizzato sulle loro folcloristiche richieste di secessione e non ti sei accorto che l’unica differenza tra voi era l’ambito territoriale.
Loro volevano applicare i tuoi programmi solo al nord. Tu li volevi applicare a tutta Italia.
Tu hai finito per dimenticarti sia dei tuoi programmi che dell’Italia intera. Loro si stanno espandendo al sud.
Complimenti!
Anziché mantenere saldi i tuoi principi, che evidentemente tali non erano, anziché portare avanti con più forza i tuoi programmi, li hai abbandonati.
Così, da un giorno all’altro hai mollato il porto sicuro della tua storia politica e sei andato alla deriva.
Non dico neppure che sei andato a sinistra perché non sei convincente neppure in quel ruolo.
Semplicemente ti sei perso alla ricerca delle tue ambizioni.
Non quelle dell’Italia, non quelle dei tuoi elettori, ma solo le tue e, presumo, della tua compagna.
Dispiace constatarlo, ma quando si dice che un grande uomo ha sempre una grande donna vicino, tu sei l’esempio vivente. Il cambio ti ha distrutto.
Senza Daniela hai perso completamente consistenza, spessore, carattere e sei diventato il classico ultracinquantenne con la vanità esaltata dalla ragazzina di turno, che non riesce a vedere oltre le sue brame.
Nella tua cieca presunzione, eri convinto di essere carismatico, che i tuoi fedeli elettori ti avrebbero seguito anche mentre andavi a caccia di consensi nell’intellighentia sinistra, proprio quella che abbiamo sempre disprezzato.
All’inizio ci abbiamo magari provato. Ti stimavano, ti credevamo così intelligente che pensavamo che avessi chissà quale disegno politico.
Certo, ci stupivi. Faticavamo a digerire certe tue esternazioni, ma ti concedevamo ancora fiducia.
In fondo votare te significava comunque avere Berlusconi premier e credevamo che tu stessi studiando come uscire dalla nicchia per diventare un vero leader popolare.
Era inevitabile vederti smussare gli angoli, aprirti ai moderati, liberarti di alcuni scomodi scheletri del tuo passato.
Poi sei andato decisamente oltre e hai rinnegato il tuo passato, i tuoi ideali, i tuoi valori.
Hai rinnegato noi, i tuoi elettori. Ci hai traditi. Molto semplicemente.
E con dolore, con rammarico, se non con vero proprio schifo, come quello che provo adesso, abbiamo smesso di seguirti.
Perché quello che tu non hai capito è che non eravamo pecore che pendevano dalle tue labbra, ma persone che in quei valori credevano davvero.
Una volta che li hai abbandonati, noi abbiamo abbandonato te e ci siamo guardati intorno.
Tanti, i più moderati e liberali, hanno voluto e creduto nel PdL. Altri, i più duri e puri, perso l’originale, si sono naturalmente indirizzati verso la copia, la Lega.
E tu ancora ti stupisci se ha tanti consensi? Fenomeno, erano i tuoi voti quelli e sei stato solo tu a perderli.
Io davvero mi chiedo come uno come te abbia potuto perdersi così per la smania di potere.
Mi domando spesso se sullo scranno più alto di Montecitorio sia la scarsità di ossigeno a farvi uscire di testa.
La Pivetti da suora laica si è trasformata in bomba sexy dello spettacolo, tu e Casini siete diventati due macchiette da avanspettacolo.
Troppi riflettori? Troppo potere?
Perché io posso capire le tue ambizioni, posso capire che tu ti senta frustrato perché speravi che Silvio Highlander mollasse prima. Ci credevo e ci speravo anch’io che tu fossi il suo successore, ma quel posto non è mai stato tuo di diritto. Te lo dovevi guadagnare sul campo.
Nei bei tempi antichi, i bravi generali mostravano in battaglia il loro valore per essere eletti primi consoli. Però lo facevano combattendo per Roma, non per Cartagine. Forse questo ti è sfuggito.
Tu per chi combatti? Tu chi sei? Tu che vuoi?
Perché uno può anche essere disposto a seguirti, ma dovrà pur capire perché.
Smarcarti sempre, segnare la differenza a tutti i costi, essere politicamente corretto, fingerti super partes, può anche essere molto istituzionale, ma non mi trascini dalla tua parte neppure bendata.
Quali sono oggi i tuoi valori? Che programmi hai? Che Italia sogni? Cosa pensi di fare per gli italiani?
Abbi pazienza, ma sono anni che ogni 2×3 ti sento parlare solo di immigrati, di gay e di diritti delle minoranze.
Tutto molto nobile, interessante, ma, per curiosità, hai una qualche vaga idea anche per la maggioranza degli italiani?
Non te ne sento pronunciare una che sia una da tempo immemore.
Solo critiche, ma mai che siano costruttive, propositive.
Sei diventato di una noia mortale.
Vuoi andartene? Buon viaggio!
Non ci mancherai, perché ti abbiamo già perso tanti anni fa.
Gli unici sondaggi che contano sono quelli dell’urna. Io sono sempre stato convinto che i risultati riescono meglio con formazioni politiche omogenee.
Fini continua ad insistere di essere parte del PDL, bisognera’ vedere se gli altri saranno daccordo. Della destra io stimo la vecchia guardia come Tremaglia, la nuova generazione sono solo dei trasformisti e mestieranti della politica, Fini e’ un prototipo da delfino di Almirante, leader di un partito fuori dall’arco costituzionale, sdoganto e leggitimato da Berlusconi e adesso pronto per salpare per altri lidi.
E’ solo questione di tempo, Fini sara’ fuori dal PDL, la fratura di fatto e’ gia’ avvenuta.
Fini vuole apparire il paladino della legalita’ quando il sud tra camorra, ndragheta, sacra corona unita e mafia e’ tenuto ostaggio e questo da tempo immemorabile. L’illegalita’ e’ al sud e la magistratura sembra interessata alla politica.
Io sono un italiano qualunque che vive all’estero e mi da fastidio per il semplice fatto di essere tale di essere etichettato come mafioso o quando mi chiedono se sono del nord o del sud.
In chiusura, il crimine organizzato in Italia costa dal 7% al 10% secondo l’Economist, e Fini fa politica fine a se stessa.
Buona giornata.
Grossa bufala per quel che riguarda Fini
Mi fa molto piacere sapere che il potenziale partito di Fini potrebbe addirittura raggiungere il 10-12%.
Non è che l’Italia sta diventando un Paese serio?
Risposta a KV:
Fini resta dentro, non esce, e si prepara a succedere a Berlusconi. Alternative non esistono e nemmeno devono essere prese in considerazione…
Risposta a bruno:
Ma issare il vessillo della “legalità”, cosa che fanno anche i berlusconiani della fondazione Liberamente, serve proprio ad arginare la criminalità organizzata, e le collusioni tra queste e la politica…
Vabbè ma il 10% era la vecchia AN, non ci sarebbe niente di nuovo… Se svolta deve essere che sia seria, altrimenti ci si ritrova con una maggioranza (o minoranza) multipartitica, dalla forza evidentemente dimezzata, nella quale cmq i forzisti non lascerebbero passare niente ai nuovi aennini considerandoli dei traditori del progetto.
Per altro Berlusconi sa che il centrodestra sopravvive solo se è unito in un unico partito, perché diviso si torna indietro di 30 anni… Quindi non penso che sia fattibile una scissione in tal senso, neanche che l’anima più dura e pura di AN (ivari Bocchino, Granata) spingesse in tal senso… Anche perché Fini sa bene che solo con il PdL può aspirare a governare il Paese, senza rischia di finire sotto la Lega come percentuali…
Risposta a Simone:
Non ci sarà alcuna scissione. Il primo a non volerla è Fini. Continuerà tutto come prima, aspicabilmente meglio di prima, e Fini concorrerà assieme ad altri alla successione di Berlusconi…
il fatto che se ne parli, di questo ipotetico partito, è già una sconfitta, è già qualcosa difficile da digerire e scardina la fiducia, comunica un senso di slealtà. non era bastata l’UdC? piacerebbe vedere gioco di squadra e non un continuo distinguo su tutto. Inoltre la bandiera della legalità è portata a spasso da troppi “mascalzoni”, non è il caso di innalzarla troppo, soprattutto non in certe compagnie. Non ha più una bella forma quadrata, tirata com’è da tutte le parti, ed è un po’ troppo tinta di rosso-sangue di gente che non c’entra nulla, anzi, peggio è tinta di viola e il viola, si sa, porta sfiga.
Risposta a cat:
Hai ragione, cat. Ma ciò che appare all’esterno, almeno in parte, inganna. Nel senso che il casino che stanno facendo in questi giorni è frutto di reciproche strategie: volte a negoziare la tregua o ad alzare il prezzo della stessa.
se è così, sinceramente, mi pare ancora peggio
Risposta a cat:
In questo momento pare stia succendere il finimondo. Mah!