Set 10
15
Nemico, a chi?
Solo poche parole.
Nel numero in edicola de L’Espresso compare un articolo intitolato: “Com’è Web la mia destra”. In esso si parla di vari blogger, tra cui il sottoscritto; che però viene collocato nell’ambito dei “nemici” di Fini.
Dunque s’impongono due precisazioni: la prima, è che il tenutario di questo modesto blog non è nemico di alcuno (come attestano le numerose persone di sinistra che, giornalmente, qui giungono in cerca di confronto e dialogo da un lustro); ed anzi aborrisce e reputa offensiva a tal punto l’espressione, da prendere seriamente in considerazione, in questo istante, l’ipotesi di querelare l’autrice del pezzo.
La seconda, è che il sottoscritto – laico, liberale e liberista – è finiano ancor prima che berlusconiano (come sanno, in Rete, finanche i sassi; e com’è agevole appurare osservando con cura l’home page di questo sito, dove, non a caso, campeggiano immagini del Presidente della Camera).
L‘articolo de L‘Espresso, dunque, dimostra, una volta di più, quanto poco professionale, serio ed accurato sia il giornalismo italiota; finanche quando si occupa di cose trascurabili ed insignificanti come la blogosfera.
Una ragione in più per abolire l’Ordine dei Pennini, visto che coloro che ad esso sono iscritti violano sistematicamente la Carta dei doveri del giornalista. La quale, è bene ricordare, tra le altre cose statuisce:
“Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all’informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile”.
“Il giornalista ha il dovere fondamentale di rispettare la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza e non discrimina mai nessuno per la sua razza, religione, sesso, condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche”.
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