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Buon voto.
Tags: Accanimento terapeutico, Coppie di fatto, Instant poll, testamento biologico
This entry was posted on Dicembre 5, 2010 at 12:00 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Politica by camelot 8 Comments
Nel caso mi trovassi nella situazione di Eluana preferirei una terza soluzione che in questo paese, schiavo dei baciapile, non si può neanche menzionare!
Come dice un mio amico, sarebbe bello esportare il Vaticano su qualche isoletta dell’Oceano Pacifico 🙂 .
Saluti.
Sondaggio parecchio finto: il caso di Eluana Englaro è accanimento terapeutico? Non si mettono d’accordo neanche i medici, perché di fatto lei non aveva alcun fine vita determinato, se alimentata ed idratata poteva vivere altri 40 anni. Quindi la domanda è fuorviante ed andava posta in altro modo: considerate l’alimentazione e l’idratazione come accanimento terapeutico?
Il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto che vuol dire? Matrimonio ai gay? PACS, DICO? Modifica al codice civile? Pensione di reversibilità? Impossibile votare in modo reale, perché per esempio mi sta bene il riconoscimento giuridico ad entrambe le tipologie ma non il matrimonio ai gay o l’equiparazione del matrimonio tradizionale alle coppie di fatto.
Risposta a Simone:
Il caso Eluana Englaro era accanimento terapeutico perché la sua situazione era tale che in nessun modo avrebbe potuto riaversi.
Quanto alle coppie di fatto: non si parla di matrimoni, ma di riconoscimento giuridico come c’è in (quasi) tutti i paesi europei. Sul modello dei DiDoRe presentati da Brunetta e Rotondi ad inizio legislatura.
Inoltre, sono instant poll, non sondaggi.
Risposta a nicola:
La soluzione cui alludi tu è già praticata….
Ciao.
In nessun modo lo dici tu per tuo convincimento personale… Non c’è uno straccio di articolo scientifico in tutto il mondo che possa essere preso a riferimento per dire che la sua situazione fosse permanente, ed è talmente vero che la scienza oramai non usa più questo termine ma lo ha sostituito con “persistente”, che ha un significato ben diverso. In ogni caso, su una sedia a rotelle per tutta la vita non significa certo che domani si morirà certamente: l’accanimento terapeutico parte dal concetto che ogni cura che venga applicata non può impedire la morte del paziente.
Nel secondo caso accolgo la conferma e voto volentieri: instant poll o no, ciò non significa che le domande non debbano essere intelligenti! 😉
Io esporterei gli scaricapile su un isoletta dell’Oceano Pacifico… 😀
Risposta a Simone:
In verità, la lettereratura scientifica tutta, quella vera, non quella posticcia, statuisce che esiste una possibilità su un milione, nei casi come quello di Eluana (uno stato vegetativo che persista da oltre un decennio), di riaversi.
Inoltre, deve essere consentito a ciascuno di scegliere: nessuno obbliga te a rinunciare all’idratazione e all’alimentazione artificiali. Al contrario, tu vorresti togliere il libero arbitrio – da “altri” donatogli – all’uomo.