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Razzi: “In cambio del voto a favore di Silvio mi hanno offerto il pagamento del mutuo e la rielezione sicura”

Antonio Razzi, ex Italia dei Valori, è uno dei parlamentari che, con ogni probabilità, ha venduto il proprio voto a Silvio, e grazie a cui quest’ultimo, ieri, è riuscito a non essere sfiduciato.

Ascoltate cosa dichiarava nella video-intervista lo scorso settembre:

Io ho avuto circa 3.500 preferenze. Chi glielo va a dire a queste 3.500 persone che sono stato comprato da un partito Tizio e Caio?”.

Le hanno offerto di pagare il mutuo al suo posto?

Sì, magari con offerte buone, posti buoni”.

Che significa “posti“?

Beh, avere….non solo parlamentare, ma di avere qualche carica in più. Di essere rieletto sicuro in Italia, non più all’estero. E dice: “Che vai trovando meglio di questo? Hai una candidatura sicura con rielezione bloccata””.

Ma non basta.

Interessante è anche quanto ha dichiarato il deputato Massimo Calearo in un’intervista rilasciata il 7 dicembre:

Dai 350mila al mezzo milione”.

E pensi che la quotazione, nei prossimi giorni, può ancora salire. Soprattutto al Senato”.

I prezzi, quelli per convincere un indeciso a votare la fiducia al governo, per adesso sono questi”.

Credo che nel giorno dell’Immacolata si raggiungerà il picco delle telefonate per convincere i parlamentari. Mediamente una cifra che va dai 350mila ai 500mila euro può bastare, al netto della promessa di un’eventuale rielezione. Poi, se la situazione sarà meno incerta, il prezzo ovviamente scende. La bravura sta nello scegliere i tempi giusti per saltare il fosso”.

Calearo, è bene precisarlo, non è stato querelato per queste dichiarazioni.

Da leggere anche: Il Cepu, la compravendita di Catia Polidori e le sue menzogne.

Leggi altre news su per il Popolo delle Libertà.



16 Comments on “Razzi: “In cambio del voto a favore di Silvio mi hanno offerto il pagamento del mutuo e la rielezione sicura””

  1. Geqq3q Says:

    Che scandalo!… il post ovviamente 😉

  2. camelot Says:

    Risposta a Geqq3q:
    Mah!

  3. Luca Says:

    E qualcuno si lamenta anche che la Procura di Roma abbia avviato un’indagine su questi fatti? 😀

  4. camelot Says:

    Risposta a Luca:
    E che ci vuoi fare: c’è gente eccentrica in giro! 😀

  5. Paolo Says:

    Mi ero ripromesso di non tornare su questo sito ma il botto di eri mi ha messo un po’ di curiosità. Vedo che ormai qui è come leggere il fatto quotidiano, ci manca solo che tiri in ballo i poliziotti infiltrati tra i black bloc.

    Ma non volevo parlare di questo quanto piuttosto del tuo fallimento Camelot. Oggi che Fini ha perso qualsiasi possibilità di rientrare nel PDL e si sta impapocchiando con il terzo polo, ora che PDL e Lega sono più uniti che mai…. dovresti avere l’onestà intellettuale di dire che Fini ha fatto davvero una grande cazzata.
    Che se non avesse agito per interessi personali avrebbe potuto e dovuto rimanere dentro il PDL (senza rompere troppo le balle) per portare avanti le sue battaglie e provare sul serio a fare la rivoluzione liberale che Bocchino in TV con la bava alla bocca non fa altro che ripetere senza mai specificare di che cosa si tratta. Anch’io mi ero rotto di Silvio e speravo in Gianfranco, ma devo riconoscere alla luce di quello che è successo negli ultimi due mesi (i tatticismi, nessuna proposta organica, la svolta incomprensibile di Bastia Umbra) che forse IL Giornale aveva ragione. Dopo la mancata sfiducia di ieri Fini ha tagliato qualsiasi ponte con il centrodestra, e soprattutto con i suoi elettori!!! E si ritrova nel mezzo, forse più vicino a Di Pietro che a Casini.

    Ma anche tu Camelot, come Fini, non ne hai azzeccata una. Ora parli di Scilipoti (un argomento inutile presente su tutti i giornali, insomma chissenefrega indagherà la magistratura) ma in teoria avresti dovuto fare un post sulle scelte sciagurate di Fini e sul futuro di quell’area liberale che è ancora lontano dal nascere. Ti ricordo che tu scrivevi così qualche settimana fa:

    Cosa mai ci si può fare con il Partito di Dio, ovvero l’Udc? Un’alleanza che, non solo a chiacchiere (pratica nella quale Casini è molto versato), rivolti il Paese come un pedalino rimettendone in moto l’economia e spingendolo lungo un binario liberale e liberista? Ma scherziamo?????

    Cosa mai ci si può fare con il Partito di Dio, ovvero l’Udc? Un’alleanza per abolire le Province, senza le quali Casini e quelli come lui (ovvero Bossi), non conterebbero una beneamata mazza?

    Ci si può aspettare la costruzione del futuro della Nazione da un partito che, essendo erede non pentito della Dc, ha contribuito a distruggere – assieme ai socialisti, ai repubblicani, ai socialdemocratici, ai comunisti e ai finti liberali del Pli – l’economia del nostro Paese, creando il terzo debito pubblico al mondo? Ma scherziamo????

    La destra che Fini ha in mente – e che è anche la mia – può venire a vita solo in un sistema bipartitico. Quello in cui a governare ci sia un solo partito, e non una coalizione in cui, alla fine, si sia costretti a mediare su tutto, per poi non approdare ad un bel niente. Fini lo sa (e per questo ha sostenuto il succitato Referendum).

    Il futuro suo e delle sue idee, come quello di questo paese, è legato al bipartitismo. E quindi al Popolo della Libertà (senza la Lega).

    A questo si deve lavorare: ad una “ricucitura” che consenta a Fini di rientrare nel Pdl per divenirne il Presidente e rifondarlo. Al di fuori di questa ipotesi, non c’è Futuro e Libertà.

  6. domenico Says:

    sentita l’intervista a Razzi: lui dice di non essere una “merce” e quindi siccome gli crediamo se ha cambiato idea non l’ha certo fatto per qualche convenienza; se poi non sta più con l’IDV si vede che il suo presidente non l’ha tenuto.
    su Calearo: non capisco perchè i prezzi più alti li individua al senato e non credo proprio che queste “trattative”, se ci sono, le facciano al telefono; poi Calearo è quello che diceva che erano quelli del PD a chiedergli di votare la fiducia?

  7. Jim Klas Says:

    Amico, sono contento di leggere quel che leggo qui da te. Dei blog amici che seguivo tempo fa, sembri essere rimasto l’unico a non essere pro-B.

    E’ una vergogna e sono anche scoraggiato, credimi. Si parla di una nuova DC in Stile Forza Italia…

  8. camelot Says:

    Risposta a domenico:
    Ognuno giudichi come ritiene più opportuno le dichiarazioni dell’uno e dell’altro. Io dico solo che nessuno dei due è stato querelato; e Berlusconi, fino ad una settimana fa, non aveva i voti necessari a superare la mozione di sfiducia. Senza il supporto di gente come Razzi sarebbe andato a casa.

  9. camelot Says:

    Risposta a Jim:
    Ciao, Jim 😉

  10. ale Says:

    Scusa è Domenico, ma come si fa a smentire un’intervista che chiunque può vedere ed ascoltare? erano per caso lui e gli altri (perché pure le interviste di calearo e scilipoti mica scherzano) momentaneamente incapaci? altrimenti non capisco.

  11. domenico Says:

    veramente è il suo ex capo che l’ha definito: “persona priva di strumenti culturali ” e “pover’uomo che si è ritrovato eletto per grazia ricevuta”…
    e poi ci meravigliamo che ha lasciato quel partito dove veniva tenuto in così alta considerazione?

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