Dic 10
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Antonio Razzi, ex Italia dei Valori, è uno dei parlamentari che, con ogni probabilità, ha venduto il proprio voto a Silvio, e grazie a cui quest’ultimo, ieri, è riuscito a non essere sfiduciato.
Ascoltate cosa dichiarava nella video-intervista lo scorso settembre:
“Io ho avuto circa 3.500 preferenze. Chi glielo va a dire a queste 3.500 persone che sono stato comprato da un partito Tizio e Caio?”.
Le hanno offerto di pagare il mutuo al suo posto?
“Sì, magari con offerte buone, posti buoni”.
Che significa “posti“?
“Beh, avere….non solo parlamentare, ma di avere qualche carica in più. Di essere rieletto sicuro in Italia, non più all’estero. E dice: “Che vai trovando meglio di questo? Hai una candidatura sicura con rielezione bloccata””.
Ma non basta.
Interessante è anche quanto ha dichiarato il deputato Massimo Calearo in un’intervista rilasciata il 7 dicembre:
“Dai 350mila al mezzo milione”.
“E pensi che la quotazione, nei prossimi giorni, può ancora salire. Soprattutto al Senato”.
“I prezzi, quelli per convincere un indeciso a votare la fiducia al governo, per adesso sono questi”.
“Credo che nel giorno dell’Immacolata si raggiungerà il picco delle telefonate per convincere i parlamentari. Mediamente una cifra che va dai 350mila ai 500mila euro può bastare, al netto della promessa di un’eventuale rielezione. Poi, se la situazione sarà meno incerta, il prezzo ovviamente scende. La bravura sta nello scegliere i tempi giusti per saltare il fosso”.
Calearo, è bene precisarlo, non è stato querelato per queste dichiarazioni.
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