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Zapatero sempre più a destra (di Tremonti e Berlusconi): ora alza anche l’età pensionabile

Mentre i nostri governanti cazzeggiano da sera a mane pensando che fare politica significhi cianciare amabilmente di cose di nessun valore o interesse generale, i politici di qualunque altro paese, in questo instante, approntano soluzioni, anche impopolari, per far fronte nel migliore dei modi alla crisi economica globale.

È il caso, ad esempio, del primo ministro spagnolo, il socialista Josè Luis Zapatero (per gli amici: Bambi). Il quale, non pago di aver assunto, giusto qualche giorno, talune decisioni di “destra” – privatizzare le società che gestiscono gli aeroporti di Madrid e Barcellona, e ridurre le tasse alle imprese con fatturato fino a 300.000 euro -, ha deciso di stupirci con altri effetti speciali: il Nostro, infatti, non essendo un politicante pavido e di modesto valore, al contrario di Tremonti o Maurizio Sacconi, ha deciso di mettere mano ad una seria riforma del sistema previdenziale onde innalzare l’età pensionabile da 65 a 67 anni.

Perché? Perché deve fronteggiare una crescita esponenziale del debito pubblico: lievitato in un anno del 18% e arrivato – incredibile dictu – al 57,7% del Pil.

E noi che abbiamo un debito al 118,2% del Pil, nonché lavoratori che accedono al rapporto di quiescenza a soli 59 anni, invece, non facciamo una beneamata fava e passiamo il tempo a chiacchierare del più e del meno.

Un modo come un altro per suicidarsi.

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15 Comments on “Zapatero sempre più a destra (di Tremonti e Berlusconi): ora alza anche l’età pensionabile”

  1. Simone82 Says:

    Possibile che tu non ricordi che in Italia l’età pensionabile è stata già alzata da questo Governo? Per le donne benché sotto la spinta dell’Europa fino a 65 anni, ed anche per gli uomini, benché attraverso un sistema di lungo periodo, è stata aumentata… Inoltre il nostro sistema pensionistico è per ora solido anche a lungo termine…

    Continua a martellarti da solo i marons pensando che così facendo il tuo amico Fini raggiunga Palazzo Chigi, continua continua… 😉

  2. domenico Says:

    se l’Italia non sta con l’acqua alla gola come la Spagna ci sarà un motivo…
    (tra l’altro in Italia è stata appena innalzata l’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego senza rivolte di piazza).

  3. camelot Says:

    Risposta a Simone:
    Io parlo di politica, e racconto fatti. Tu di persone, e (ti) racconti bubbole.
    L’andamento dei conti previdenziali evidenzia uno sbilancio, e il problema della gobba pensionista, ahinoi, potrebbe manifestarsi in modo anticipato al 2015. Ed è un problema che non si risolve con le riformine ine ine, ma con riforme serie. Da gente con le palle!

  4. camelot Says:

    Risposta a domenico:
    “se l’Italia non sta con l’acqua alla gola come la Spagna ci sarà un motivo”.
    Certo, e dipende solo dal fatto che in Italia esistono milioni di micro-imprese: qualcosa di unico al mondo. Qualcosa che non dipende di certo dal governo in carica che nulla ha fatto per rilanciare l’economica; facendosi scavalcare a destra finanche da un socialista. Che vergogna!

  5. Simone82 Says:

    Quindi secondo te il governo con le palle è quello che porta l’età pensionabile a 67 come fa Zapatero, facendo lo scalone da 60 a 67…
    Domanda: quel governo con le palle come le affronta poi le brigate rosse?

    Forse forse è quasi un bene che non abbiate più nulla a che fare con questo Governo… Voi le palle le avete si, ma quelle degli altri… 😉

  6. Giano Says:

    Gentile Camelot,
    ti leggo da molto tempo e mi trovo spesso in accordo con il tuo pensiero. Mi chiedo se puoi darmi delucidazioni sulla frase di Fini “questa legislatura può andare avanti fino alla fine” non riesco più a capire se il percorso fatto ha avuto un senso o se è stato l’ennesimo fuoco di paglia e cosa c’è bisogno in questo paese per avere una destra salda liberale attenta al presente e capace di costruire un futuro. Non voglio pensare che siano necessari atti di violenza, non voglio pensare che siano necessari rivolte popolari, ma possibile che non si riesca mai a girare pagina?

    cordialmente

    Giano

  7. pablo Says:

    Sto pensando ai ( oramai pochi) operai che lavorano nel doppio turno in fonderia, in smalteria, nella pressofusione, in acciaerie, nei cantieri e nelle strade fino a 65 anni. Se ce la faranno.
    Poi penso ai politici in pensione….
    Credo che i primi dovrebbero andare in pensione a 60 anni mentre i secondi ai lavori forzati.

  8. ruys Says:

    microimprese e buona propensione al risparmio: tutte cose che andavano bene in un altro mondo, in un’altra era. nel mondo in cui viviamo oggi serve evoluzione delle imprese e uno spostamento dal risparmio all’investimento, cosa che io non vedo neppure piu’ a parole (2001/2006 almeno avevamo le famose 3i, che davvero avrebbero potuto rappresentare una svolta per il futuro del paese, ma e’ bene ricordare che ancora oggi se assumi un informatico lo assumi con un contratto da quadro metalmeccanico…).

    esiste una strana paura dei governanti italiani a fare cose impopolari anche quando sono silvio berlusconi, ovvero la popolarita’ incarnata: gli italiani che gli perdonano le baldracche gli avrebbero perdonato anche riforme vere, non solo saltini a piedi pari su scalini e su scaloni. abbiamo avuto quasi sempre governi del vorrei ma non posso, craxi, l’ulivo, avevano idee che materialmente non poterono attuare per il freno ce il centro rappresentava in parlamento. il “sogno di tutti gli italiani©” ragiona al contrario, potrebbe, ma non vuole.

  9. camelot Says:

    Risposta a pablo:
    Infatti Zapatero ha previsto una deroga per i lavori usuranti.
    Ma il problema è sempre lo stesso: il sistema non si regge; campiamo tutti più a lungo e i figli non possono essere messi al mondo solo per pagare le pensioni ai padri.

  10. camelot Says:

    Risposta a Giano:
    Giano, la sensazione è che nel Palazzo si campi alla giornata. Non c’è una strategia di fondo; solo tattica. Ci siamo incartati, oramai, ed è difficile individuare un modo per uscire dal tunnel.
    Una cosa è certa: lor signori politici, tutti, non ne stanno indovindando una. Si stanno suicidando e giocano allo sfascio.
    Rivolta popolare? Spesse volte ci penso anch’io, ma è una cosa da scartare senza se e senza ma. Piuttosto ci vorrebbe una nuova marcia dei 40.000: persone pacifiche e liberali che sfilassero in piazza chiedendo di modernizzare il Paese.
    Ma chi le mette assieme?
    Ciao….

  11. camelot Says:

    Risposta a ruys:
    Ruys, il Paese va rivoltato come un pedalino. Se taluni imprenditori vengono tassati al 70-80%, giusto per fare un esempio, ma come vuoi che investano i propri danari all’interno dell’impresa? Chi glielo fa fare?
    E poi siamo governati da una pletora di vecchi. Da persone che non hanno alcun legame con il mondo imprenditoriale o lavorativo in genere. La politica è sempre più autoreferenziale: parla di se stessa e così facendo crede di parlare del Paese; mentre negli altri paesi, ogni giorno, si progetta il futuro. Noi stiamo morendo. Lentamente, ma stiamo morendo.

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