Rinviata l’entrata in vigore della riforma anti-fannulloni: mancano i soldi
Doveva essere uno dei fiori all’occhiello dell’attuale esecutivo. Una riforma epocale. Capace di introdurre nel corpaccione molle e corrotto della pubblica amministrazione due principi liberali e sacrosanti: l’efficienza ed il merito.
E invece?
E invece la Riforma Brunetta, la cui entrata in vigore era prevista per quest’anno, rimarrà lettera morta almeno fino al 2013: mancano i soldi per finanziarla.
Eh, già, capita: se a fare il ministro dell’Economia è un signore come Giulio Tremonti.
Capita, in particolare, che manchino i danari per attribuire il salario accessorio in base ai criteri meritocratici individuati dalla norma anti-fannulloni; e che prevedono che al 25% dei dipendenti pubblici più bravi sia dato il 50% del totale dei premi; a quelli che fanno il proprio dovere senza eccellere, l’altra metà; e agli scioperati, niente.
Tutto ciò, anche se Brunetta smentisce, non vedrà la luce prima del 2013. Per la felicità dei fannulloni.
Domanda: e noi dovremmo anche credere che il governo si prepari a varare misure per rilanciare l’economia?
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Come sono contento. Da quando mi sono innamorato di Silvio, sono anch’io un fannullone: non faccio altro che pensare a lui. Uh, signùr…
Camelot scusa se te lo dico ma a mio avviso sei troppo pessimista.
Le cose si aggiusteranno. Berlusconi ha promesso una crescita economica per i prossimi anni di 4-5%, allora di cosa preoccuparsio???