Feb 11
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Ruby: “Berlusconi sapeva che ero minorenne e mi disse di presentarmi come nipote di Mubarak”
Tre agosto 2010. Verbale della Procura di Milano.
Ruby viene interrogata dagli inquirenti e parla della prima volta che è stata ad Arcore (in data 14 febbraio 2010):
“(…) Berlusconi mi prese da parte e mi condusse in una stanza dove restammo soli. Mi disse che la mia vita sarebbe cambiata e, anche se non ha mai parlato esplicitamente di rapporti sessuali, non è stato difficile per me capire che mi proponeva di fare sesso con lui (…)“.
“Berlusconi mi consegnò una busta con 50mila euro”.
“Fino a quel momento, la sera del 14 febbraio, Berlusconi sa che ho 24 anni. La volta successiva, mi ricordo era in marzo, l’autista di Emilio Fede viene a prendermi in via Settala, dove abitavo allora. Torno ad Arcore e là, parlando con le altre ragazze invitate, vengo a sapere che chi stava con lui, con Silvio, poteva avere la casa gratis. Alcune ragazze mi dissero di avere avuto a Milano 2 un appartamento con cinque anni di affitto pagati (…)“.
“A Berlusconi avevo detto falsamente di avere ventiquattro anni e di essere egiziana. Quando mi propone di intestarmi quella casa, dovevo dirgli come stavano le cose. Non potevo più mentire. Gli dissi la verità: ero minorenne ed ero senza documenti”. (Si badi bene: dopo aver fatto questa confessione, la giovane marocchina è stata ad Arcore almeno altre sei volte).
Poi Ruby racconta come sia nata la storia della parentela con Mubarak. Attribuendone la “paternità” a Berlusconi. Il quale, a detta della stessa, le avrebbe consigliato:
“Dirai a tutti che sei la nipote di Mubarak così potrai giustificare le risorse che ti metterò a disposizione“.
L’affare s’ingrossa sempre di più.
P.S. Naturalmente, Ruby potrebbe anche aver ritrattato, in un successivo interrogatorio, quanto dichiarato agli inquirenti il 3 agosto. Non lo si può escludere.
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