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Si rimprovera alla Moratti di fare campagna elettorale in stile Usa

Tutti a dire: la Moratti ha avuto una caduta di stile; mai avrebbe dovuto rinvangare il passato di Giuliano Pisapia e tirare in ballo la vicenda processuale che lo vide protagonista, molti lustri or sono, e accusato del furto di un’auto che poi avrebbe impiegato per sequestrare una persona e pestarla a sangue.

Così non si fa; come si è caduti in basso; non si può ridurre il confronto politico ad uno scontro sì tanto “cruento”: questi i commenti prevalenti.

Sia consentito dissentire da essi, e fortemente.

L’unica cosa che sia giusto rimproverare alla Moratti, infatti, è di non aver raccontato correttamente la storia: Pisapia alla fine fu assolto da ogni accusa e, al contrario di ciò che ha riferito il sindaco uscente di Milano, mai fece ricorso all’amnistia.

Questo le deve essere rimproverato; non il fatto d’aver provato a sferrare un colpo sotto la cintola al proprio avversario. In campagna elettorale, infatti, per quanto possa apparire immorale ed ignobile alle “anime belle”, tutto è lecito ed ammesso (purché sia legale).

È una regola, questa, in vigore da sempre nella patria della Democrazia: gli Stati Uniti d’America. Dove, durante le campagne elettorali per le Presidenziali, i candidati si danno gran belle randellate e colpi bassi a non finire; e nessuno se ne scandalizza. Come se non bastasse, poi, tutti i “media schierati”, colà, si danno un gran da fare per confezionare – o divulgare – amabili dossier contro gli “avversari politici” (che poi è ciò che fanno da noi la Repubblica ed il Fatto Quotidiano ogni sacrosanto giorno; però violando – almeno di tanto in tanto – la legge).

Si badi bene. Negli Usa, a guerreggiare tra loro a suon di colpi bassi, non sono solo i candidati degli opposti schieramenti, ma finanche quelli che si fronteggiano per vincere le primarie all’interno del medesimo partito.

Giusto per fare un esempio, tre anni or sono, Hillary Clinton e Barack Obama ebbero a dirsene di tutti i colori, per aggiudicarsi il ruolo di candidato democrat alle Presidenziali:

Durissimo attacco di Hillary Clinton a Barack Obama in Ohio. Dopo aver chiuso l’ultimo duello TV porgendogli la mano e dicendosi onorata di sedere al suo fianco, Hillary ha pubblicamente invitato Barack Obama a vergognarsi per come sta conducendo la campagna elettorale.

Secondo la Clinton, lo staff di Obama avrebbe diffuso tra gli elettori email contenenti due false accuse. Nella prima, la Clinton è accusata di voler obbligare i cittadini ad acquistare una polizza assicurativa sanitaria, inclusi coloro che non possono permettersela. Nella seconda, la Clinton è accusata di essere stata in passato una fiera sostenitrice degli accordi NAFTA, nonostante oggi proponga di modificarli radicalmente.

Hillary ha definito false le due accuse, accusando Obama di diffondere informazioni non veritiere sul suo conto e sfidandolo a ripetere tali accuse nel prossimo dibattito televisivo in Ohio.

Bill Burton, il responsabile della campagna elettorale di Barack Obama, intervistato dalla CNN dopo l’ultimo sproloquio della Clinton, si è limitato ad affermare che entrambe le critiche sono accurate e veritiere (…)” (23 febbraio 2008).

Ancora:

Negli ultimi giorni, Obama e il suo staff non hanno fatto mistero della loro intenzione di attaccare la Clinton su ogni genere di argomento. Hanno ad esempio chiesto che la Clinton presenti la sua dichiarazione dei redditi prima della data prevista del 15 aprile. Obama sta anche tentando di mettere sotto una luce negativa la storia personale della sua rivale (…)” (Mark Halperin, Time, 8 marzo 2008).

Per non parlare, poi, delle accuse che il ticket repubblicano in corsa per la Casa Bianca (John McCain & Sarah Palin), all’epoca ebbe a rivolgere ad Obama:

(…) McCain ha diffuso uno spot in cui si chiede “Chi è il vero Barack Obama” e Sarah Palin ha accusato il senatore dell’Illinois di essere stato amico di un attivista radicale degli anni ’60 da lei definito un “terrorista interno”. Il riferimento è al leader del movimento radicale Weather Underground Bill Ayers, responsabile di una campagna di bombe (che non fece mai vittime) quando Obama aveva otto anni.

E ieri McCain ha rincarato la dose delle accuse sostenendo che Obama conduce una politica di favoreggiamento della corruzione che sta incrementando l’attuale crisi finanziaria globale (…)” (la Repubblica, 9 ottobre 2008).

Ecco, almeno quelli che amano l’America (in ogni suo aspetto), evitino di accusare la Moratti di scorrettezza.

Non ha fatto niente, ma proprio niente, di strano.



17 Comments on “Si rimprovera alla Moratti di fare campagna elettorale in stile Usa”

  1. Leo Vadala Says:

    Caro Camelot: Vivo da 60 anni negli Stati Uniti e non posso smentire cio’ che tu dici, nel senso che sicuramente anche qui durante le campagne elettorali qualche colpo basso viene sferrato ma – credimi, ti prego – paragonare cio’ che accade in Italia a cio’ che accade negli Stati Uniti e’ come paragonare – in senso negativo – il Barcellona all’Albinoleffe.

  2. Leo Vadala Says:

    E debbo anche contestare cio’ che affermi, e cioe’ che “in campagna elettorale, per quanto possa apparire immorabile e ignobile alle ‘anime belle’, tutto e’ lecito ed ammesso (purche’ legale).
    Spero che mi sbagli, ma dai l’impressione che tu approvi questo tipo di campagna elettorale.
    Non sono assolutamente un’anima bella, ma preferisco e daro’ sempre il mio voto a un candidato che fa una campagna elettorale leale (anche se non sono d’accordo con lui) piuttosto che al candidato che tira colpi bassi (anche se sono d’accordo con lui).
    Cordiali saluti

  3. Edo Says:

    Avrei da ridire sia per la forma che il contenuto degli attacchi della Moratti.
    Il contenuto: la Moratti si dimostra la tipica berluscones, garantista e forcaiola a giorni alterni. Che senso ha tirare fuori delle storie vecchie nonostante sia già stato accertato che Pisapia non aveva nulla a che fare con quelle accuse? Capirei se tali accuse fossero ancora pendenti (anche se non da una sedicente garantista)…ma è già tutto chiarito!
    La forma: povera moratti, a sentira parlare faceva quasi tenerezza per la scarsa convinzione ( e credo anche autostima) con cui raccontava quelle fesserie. Ha voluto scimiottare la tipica arroganza del suo boss, senza però nemmeno crederci ma soprattuto con l´aria (più che percepibile)di sparate ca….te.
    E poi non credo che dovremmo scimiottare in tutto e er tutto gli USA, sopratutto se penso che da loro, durante le campagne elettoriali, si fanno dibattiti ancora più assurdi che da noi il salotto di Vespa, senza contare che si viene letteralmente bombardati da simboli, slogan, gadgets e santini che il più delle volte sono ridicoli e totalmente insulsi. Ancora loro se la cavano perchè hanno due partiti, immaginate cosa vorrebbe dire da noi con una decina di liste!
    Infine ci tengo a ribadire (anche se non credo c´entri un granchè su come si fanno le campagne elettoriali) che gli USA possono anche essere stati in passato la culla della democrazia (la più recente almeno, trascurando le poleis greche)ma di certo non sono più la patria da un bel pezzo.

  4. Luca Venturini Says:

    Vero quel che viene fatto notare, MA per essere del tutto corretti bisogna anche rendere conto del fatto che in USA c’è un grosso dibattito sul fatto che forse si è andati troppo oltre con i colpi sotto la cintura, negli ultimi anni. Vedasi le numerose polemiche contro i Tea Party o la costante sguaiataggine dei massimi esponenti Repubblicani, per citare i due argomenti più discussi. Discussione che ha un ovvio interesse anche per noi italiani, considerato il pessimo livello medio del dibattito politico.

    In ogni caso mi sembra che le critiche maggiori alla Moratti siano state proprio sul fatto che ha rivolto all’avversario accuse dimostrabilmente false (al limite, se non oltre il limite, della calunnia, e infatti è stata querelata), non tanto sul fatto che abbia cercato di mettere in difficoltà l’avversario.

  5. camelot Says:

    Risposta a Leo:
    Leo, da voi, negli Usa, si fa molto ma molto di peggio, e anche tra candidati del medesimo schieramento. Suvvia! Inoltre, i colpi bassi, le scorrettezze, personalmente li accetto e considero normali solo in campagna elettorale (e sempreché non integrino reati). Si fa così in tutto il mondo: ovunque esista un sistema elettorale di tipo maggioritario e una forte personalizzazione della politica. È ordinaria amministrazione.
    Ciò che fa schifo, semmai, è il fatto che persone come Concita De Gregorio, di tanto in tanto, e non durante una campagna elettorale, strumentalizzino episodi – tipo: la rottura di un tubo (piazzato negli anni Ottanta) all’interno di una scuola, che cade e provoca la morte di uno studente -, per accusare Berlusconi. Questo fa schifo!

  6. ale Says:

    Raccontare le cose come stanno sarebbe equivalso ad esaltare la trasparenza di Pisapia, condannato (ingiustamente), poi amnistiato ha ugualmente voluto e ottenuto giustizia con formula piena, un esempio per tutti… Sostenere sofismi su l’uscita della Moratti sarebbe come sostenere che Enzo Tortora è un delinquente perché fu condannato in primo grado.
    In un paese civile sarebbe obbligata a scusarsi e sarebbe punita severamente dal voto popolare, in Italia credo purtroppo che questa uscita gli porterà voti

  7. camelot Says:

    Risposta a Luca:
    Luca, proprio per mostrare quanto la pratica sia “trasversale” e finanche interna ai partiti, ho riportato anche il contenuto degli attacchi che si sono rivolti Santo Obama e Hillary Clinton in campagna elettorale.
    Quanto alla Moratti: è stata accusata anche di scorrettezza e non solo di aver dato un’informazione non in tutto completa e veritiera.
    Da noi, inoltre, anche i giornali fanno “ammuina” e contribuiscono, più che altrove, a questo clima arroventato. Ricordo ad esempio, come fosse ieri, l’allarme sociale fittiziamente creato – dal Corriere della Sera (allora diretto da Mieli) e da la Repubblica – speculando su alcuni stupri, al fine di attaccare il governo in carica (si era al principio di questa legislatura). Ricorderai che per un bel numero di giorni sembrava che l’Italia si fosse trasformata nel paese della violenza sessuale (e, tra l’altro, le statistiche di allora dicevano che gli stupri erano in calo rispetto agli anni passati). E a causa di quell’allarme sociale, il governo si vide costretto a varare un pacchetto sicurezza contenente finanche le ronde! Provvedimento cui non avrebbe fatto ricorso, ne sono certo, se i giornali non avessero creato, fittiziamente, quel tipo di panico.
    Su quel tipo di allarme sociale, giova ricordare, fecero basse speculazioni anche gli esponenti del Pd. E non si era in campagna elettorale!

  8. camelot Says:

    Risposta ad ale:
    Sono d’accordo. Infatti ha sbagliato perché ha dato un’informazione non corretta. Ma io non l’ho – diciamo così – “difesa” per questo, per aver dato un’informazione sbagliata, ma solo per il fatto d’aver provato, come avviene in tutto il mondo, a sferrare un colpo basso. Si fa così ovunque. E anche questo genere di cose danno forza e sostanza alla democrazia.
    D’altronde, contro Berlusconi si è sempre detto di tutto e di più, cose spesse volte assolutamente false e calunniose, e nessuno s’è mai scusato o è stato invitato a farlo!
    Così come non si è scusata Concita De Gregorio quando sull’Unità ebbe a calunniare Francesco Storace, sostenendo che il padre avesse partecipato, in gioventù, durante il Fascismo, ad una spedizione punitiva. Cosa che mai avvenne: visto che all’epoca dei presunti fatti, il padre di Storace aveva – se non ricordo male – 8 anni. Nessuno si è mai scusato. E nessuno s’è scandalizzato nemmeno dell’operazione calunniosa.

  9. Edo Says:

    Camelot,
    forse non hai letto o gradito il mio commento. In realtá mi è riuscito molto più polemico di quanto intendessi. No c´`e niente di personale, il fatto è che in altri forum dove scrivo la discussione raggiunge toni molto più accesi del pacato confronto che abbiamo nel tuo blog, e alle volte non riesco a cambiare registro come dire…in realtà seguo con interesse i tuoi articoli e condivido la maggior parte delle tue posizioni, soprattutto in politica economica, su cui credo siamo sulla stessa lunghezza d´onda.
    Ad ogni modo volevo sapere se, supponendo che Pisapia dovesse ancora ricorrere in appello, apprezzeresti lo stesso questo modo di fare campagna elettorale della Moratti(facendo leva su questo ipotetico dubbio di colpevolezza), oppure pensi che che in ogni caso, la Moratti non solo ha creato una polemica inutile al solo scopo di gettare fango nel modo più vile(non a caso l´ha buttata là in modo tale che non ci fosse immediato contraddittorio), ma pure fa la garantista solo con gli amici e la giustizialista con i rivali?
    Te lo chiedo perchè dai tuoi post, vedo che non accenni a questo particolare, come se in campagna elettorale ogni atteggiamento diventi lecito purchè sia legale (nel senso che non sia pura calunnia). Anche passare dall´imbarazzante garantismo, al più agguerrito giustizialismo. In questo caso la tua posizione mi resta difficile da comprendere.

  10. Edo Says:

    Guardando l´ultima puntata di Annozero(purtroppo dall´estero non posso guardare la diretta dei programmi, ma solo le puntate registrate), noto solo ora che Casini,replicando alla Santanchè, riprende le mie stesse argomentazioni, riguardo la Moratti. Me ne compiaccio.
    Questa credo sia la più attenta e seria critica che andava fatta alla Moratti, che dovrebbe solo vergognarsi.

  11. camelot Says:

    Risposta ad Edo:
    Scusami, Edo, non ho capito: non ho risposto ad uno tuo commento? Me ne scuso, forse non l’ho visto.
    Ciò posto, ripeto quanto già detto: io ho solo sostenuto che ricorrere ai colpi bassi, in campagna elettorale, sia una cosa più che accettabile. D’altra parte, nel mio piccolissimo, per le Regioni ebbi a confezionare un dossier riguardante la Bonino, e che poi fu ripreso da Libero (altro che “metodo Boffo). Una cosa normalissima.
    Ciò posto, l’unico errore rimproverabile alla Moratti è quello di aver raccontato male, e non correttamente, la storia.

  12. Edo Says:

    E´ovvio che se Moratti la raccontava giusta avrebbe solo dimostrato (se ancora ce ne fosse bisogno) che la magistratura italiana NON è affatto politicizzata come Berlusconi e i finti garantisti ipocriti come lei vorrebbero far credere, e che la poveretta ha ben pochi argomenti con cui giustificare la sua mediocre e ambigua amministrazione.(vedi la condanna alla corte dei Conti per l´affare consulenze d´oro).

    Mi dispiace ma l´uso di dossier come questi in campagna elettorale dimostra solo che si hanno pochi argomenti, tipico di chi fa populismo di bassa lega. Soprattutto se tali documenti riguardano la condotta di diversi decenni passati che nulla ha a a che fare con la cåpacitá di gestire l´amministrazione di una cittá.

  13. camelot Says:

    RIsposta ad Edo:
    Hai messo assieme argomenti che c’entrano francamente poco.

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